ITALIA
Ancora emergenza nel Modenese, aperte diverse inchieste
Maltempo: un morto, un disperso e 600 sfollati
Annegato un medico a Genova, scomparso un uomo a Bastiglia (Modena). L'Emilia Romagna chiederà al Governo lo stato d'emergenza per le zone colpite dalle abbondanti precipitazioni. Aperte due inchieste per disastro colposo

L'Emilia Romagna chiederà al Governo lo stato d'emergenza per le zone colpite dal maltempo, mentre si lavora per chiudere il prima possibile la breccia nell'argine del Secchia, nel Modenese, che domenica ha provocato l'esondazione del fiume. "Questa calamità riguarda aree già colpite dal sisma 2012", ricorda il presidente Vasco Errani.
Emilia Romagna chiederà lo stato d'emergenza
Intanto la Regione coprirà con risorse proprie i costi degli interventi. Il bilancio regionale 2014 ha stanziato oltre 15 milioni per la sicurezza territoriale di cui più di 9 milioni,
pari al 60%, destinati alla manutenzione.
600 gli sfollati
Già oltre 600, ma il numero è destinato a salire, le persone accolte nei centri predisposti sul territorio, mentre sono andate a vuoto le ricerche di Giuseppe Salvioli, 44 anni, che la scorsa notte con altre due persone stava cercando di portarsi in salvo a Bastiglia su un gommone che si è ribaltato dopo aver urtato un guard-rail. Le altre due persone sono state salvate dai vigili del fuoco mentre Salvioli, impiegato che aveva lavorato a lungo nella ditta di onoranze funebri del fratello, avrebbe battuto la testa per poi scomparire trascinato dalla corrente.
In Liguria recuperato il cadavere di un uomo
In Liguria intanto è stato trovato morto il medico siriano Elias Kassabij, 66 anni, travolto domenica dalla piena del rio Sessarego nel Genovese: il cadavere è stato trovato mattina nelle acque, tra gli arbusti del rio, a 400 metri dal luogo dell'incidente.
Il progettista del terrazzo crollato iscritto nel registro degli indagati
L'emergenza maltempo, che ora si sposta verso Centro Sud, è 'approdata' anche a palazzo di Giustizia. La procura di Savona ha iscritto nel registro degli indagati per disastro colposo il progettista del terrazzo crollato assieme alla frana che ha
fatto deragliare l'Intercity Genova-Ventimiglia ad Andora ("L'allerta meteo ha fatto in modo che la velocità del treno fosse ridotta e questo ha salvato molte vite umane", dice il
presidente della Regione Liguria Claudio Burlando).
Aperta inchiesta a Modena dopo il cedimento dell'argine destro del Secchia
Anche la magistratura modenese ha aperto un'inchiesta, pure in questo caso per disastro colposo, dopo il cedimento dell'argine destro del Secchia. Il fascicolo è aperto a carico di ignoti per stabilire eventuali responsabilità nella rottura del manufatto. Per l'Aipo, Agenzia interregionale per il Po, il cedimento sarebbe dipeso da perforazioni causate da animali come volpi e tassi (cavità create per le tane), insieme all'eccessivo carico delle precipitazioni. La falla, rileva l'Aipo, è avvenuta in un tratto di alveo rettilineo, "regolarmente sottoposto a manutenzione e già interessato da verifiche post sisma senza che emergessero criticità".
Danni ingenti
Una stima dei danni nel Modenese, molto ingenti, è da quantificare ma l'acqua ha devastato tutto: infrastrutture pubbliche, case, attività agricole. 'Il lavoro e l'economia sono
in ginocchio', dicono sindacati e imprenditori. Critico il presidente del Consiglio nazionale dei Geologi, Gian Vito Graziano: "Aver paura della pioggia - dice riferendosi al quadro
nazionale - è una situazione tutta italiana, le cause del dissesto non risiedono solo nei cambiamenti climatici, ma soprattutto nello stato di grave malattia del territorio, che
stiamo lasciando morire per incuria".
400 mm di acqua nei bacini del Trebbia, Taro, Enza e Secchia
Da giovedì le precipitazioni hanno portato fino a 400 mm d'acqua nei bacini del Trebbia, Taro, Enza e Secchia, fino a 300 mm in quelli del Panaro e del Reno. La rottura dell'argine ha raggiunto i 50 metri di apertura stabilizzandosi poi, con un'erosione continua, su un'apertura di 70-80 metri. Delle 600 persone accolte nei centri, 300 sono state dirottate a Mirandola e Modena, 50 a Carpi e Medolla; 54 ospiti di una casa di riposo sono stati trasferiti all'ospedale di Baggiovara e in altre strutture, un gruppo di disabili di Sorbara è stato accolto a Carpi, 250 persone hanno trovato ospitalità in hotel.
Tratti in salvo in elicottero
In più c'è chi ha trovato una sistemazione autonoma. Interventi per portare in salvo persone sono stati compiuti anche con gli elicotteri da vigili del fuoco e polizia. L'Azienda Usl ha fatto sapere, rassicurando, che non c'è alcuna emergenza di tipo sanitario. Intanto in Liguria, a Ospedaletti, la frana ha costretto tra l'altro all'evacuazione di un hotel per uno smottamento della collina sovrastante, mentre in Toscana è allarme per la tenuta del lago di Massaciuccoli: è stato superato il secondo livello di allerta e il rischio di rottura, spiega il Consorzio di bonifica, "aumenta notevolmente".
Emilia Romagna chiederà lo stato d'emergenza
Intanto la Regione coprirà con risorse proprie i costi degli interventi. Il bilancio regionale 2014 ha stanziato oltre 15 milioni per la sicurezza territoriale di cui più di 9 milioni,
pari al 60%, destinati alla manutenzione.
600 gli sfollati
Già oltre 600, ma il numero è destinato a salire, le persone accolte nei centri predisposti sul territorio, mentre sono andate a vuoto le ricerche di Giuseppe Salvioli, 44 anni, che la scorsa notte con altre due persone stava cercando di portarsi in salvo a Bastiglia su un gommone che si è ribaltato dopo aver urtato un guard-rail. Le altre due persone sono state salvate dai vigili del fuoco mentre Salvioli, impiegato che aveva lavorato a lungo nella ditta di onoranze funebri del fratello, avrebbe battuto la testa per poi scomparire trascinato dalla corrente.
In Liguria recuperato il cadavere di un uomo
In Liguria intanto è stato trovato morto il medico siriano Elias Kassabij, 66 anni, travolto domenica dalla piena del rio Sessarego nel Genovese: il cadavere è stato trovato mattina nelle acque, tra gli arbusti del rio, a 400 metri dal luogo dell'incidente.
Il progettista del terrazzo crollato iscritto nel registro degli indagati
L'emergenza maltempo, che ora si sposta verso Centro Sud, è 'approdata' anche a palazzo di Giustizia. La procura di Savona ha iscritto nel registro degli indagati per disastro colposo il progettista del terrazzo crollato assieme alla frana che ha
fatto deragliare l'Intercity Genova-Ventimiglia ad Andora ("L'allerta meteo ha fatto in modo che la velocità del treno fosse ridotta e questo ha salvato molte vite umane", dice il
presidente della Regione Liguria Claudio Burlando).
Aperta inchiesta a Modena dopo il cedimento dell'argine destro del Secchia
Anche la magistratura modenese ha aperto un'inchiesta, pure in questo caso per disastro colposo, dopo il cedimento dell'argine destro del Secchia. Il fascicolo è aperto a carico di ignoti per stabilire eventuali responsabilità nella rottura del manufatto. Per l'Aipo, Agenzia interregionale per il Po, il cedimento sarebbe dipeso da perforazioni causate da animali come volpi e tassi (cavità create per le tane), insieme all'eccessivo carico delle precipitazioni. La falla, rileva l'Aipo, è avvenuta in un tratto di alveo rettilineo, "regolarmente sottoposto a manutenzione e già interessato da verifiche post sisma senza che emergessero criticità".
Danni ingenti
Una stima dei danni nel Modenese, molto ingenti, è da quantificare ma l'acqua ha devastato tutto: infrastrutture pubbliche, case, attività agricole. 'Il lavoro e l'economia sono
in ginocchio', dicono sindacati e imprenditori. Critico il presidente del Consiglio nazionale dei Geologi, Gian Vito Graziano: "Aver paura della pioggia - dice riferendosi al quadro
nazionale - è una situazione tutta italiana, le cause del dissesto non risiedono solo nei cambiamenti climatici, ma soprattutto nello stato di grave malattia del territorio, che
stiamo lasciando morire per incuria".
400 mm di acqua nei bacini del Trebbia, Taro, Enza e Secchia
Da giovedì le precipitazioni hanno portato fino a 400 mm d'acqua nei bacini del Trebbia, Taro, Enza e Secchia, fino a 300 mm in quelli del Panaro e del Reno. La rottura dell'argine ha raggiunto i 50 metri di apertura stabilizzandosi poi, con un'erosione continua, su un'apertura di 70-80 metri. Delle 600 persone accolte nei centri, 300 sono state dirottate a Mirandola e Modena, 50 a Carpi e Medolla; 54 ospiti di una casa di riposo sono stati trasferiti all'ospedale di Baggiovara e in altre strutture, un gruppo di disabili di Sorbara è stato accolto a Carpi, 250 persone hanno trovato ospitalità in hotel.
Tratti in salvo in elicottero
In più c'è chi ha trovato una sistemazione autonoma. Interventi per portare in salvo persone sono stati compiuti anche con gli elicotteri da vigili del fuoco e polizia. L'Azienda Usl ha fatto sapere, rassicurando, che non c'è alcuna emergenza di tipo sanitario. Intanto in Liguria, a Ospedaletti, la frana ha costretto tra l'altro all'evacuazione di un hotel per uno smottamento della collina sovrastante, mentre in Toscana è allarme per la tenuta del lago di Massaciuccoli: è stato superato il secondo livello di allerta e il rischio di rottura, spiega il Consorzio di bonifica, "aumenta notevolmente".