POLITICA
Il ministro al Forum della Pa
Padoan: "La svolta dell'Ue è nelle mani dell'Italia"
Il titolare di via XX settembre analizza il voto delle Europee: "Abbiamo le carte in regola per proporre riforme"

La svolta dell'Ue è nelle mani dell'Italia. E' questa la convinzione del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, esposta durante il suo intervento al Forum della Pubblica amministrazione in corso a Roma.
Il titolare di via XX settembre si è soffermato a parlare del risultato delle recenti elezioni Europee e dell'imminente semestre di presidenza italiana, suggerendo le ricette per far ripartire l'Europa dopo un voto che ha confermato comunque lo stato di grande disagio dell'Ue dove i disoccupati continuano a non diminuire. Per Padoan bisognerà far passare la crescita, quella vera, non dalle scorciatoie, ma da misure strutturali che non sono solo la riforma del lavoro e del fisco, ma anche le riforme istituzionali che servono a dare certezza di azione e di governo.
L'Italia, che comunque ha le carte in regola sia in termini di continuo consolidamento della finanza pubblica, sia in termini di riforme e proposte da fare, "deve comunque aggredire 60 miliardi di debiti pregressi della Pubblica Amministrazione, dei quali 52,5 miliardi sono debiti commerciali" ha concluso Padoan.
Il titolare di via XX settembre si è soffermato a parlare del risultato delle recenti elezioni Europee e dell'imminente semestre di presidenza italiana, suggerendo le ricette per far ripartire l'Europa dopo un voto che ha confermato comunque lo stato di grande disagio dell'Ue dove i disoccupati continuano a non diminuire. Per Padoan bisognerà far passare la crescita, quella vera, non dalle scorciatoie, ma da misure strutturali che non sono solo la riforma del lavoro e del fisco, ma anche le riforme istituzionali che servono a dare certezza di azione e di governo.
L'Italia, che comunque ha le carte in regola sia in termini di continuo consolidamento della finanza pubblica, sia in termini di riforme e proposte da fare, "deve comunque aggredire 60 miliardi di debiti pregressi della Pubblica Amministrazione, dei quali 52,5 miliardi sono debiti commerciali" ha concluso Padoan.