Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/ContentItem-6fb0ca74-328b-42fc-a458-5d7722e8e011.html | rainews/live/ | true
ITALIA

Il rapporto Anac

Corruzione, 'non solo soldi, il posto di lavoro la nuova tangente'

La corruzione passa attraverso vari vantaggi: dalla benzina ai pasti; dalle ristrutturazioni edilizie alla tinteggiatura. Non mancano le prestazioni sessuali

Condividi
Il posto di lavoro come nuova tangente: la nuova frontiera della corruzione emerge dal dossier “La corruzione in Italia nel triennio 2016-2019: numeri, luoghi e contropartite del malaffare”, presentato a Roma dal presidente dell'Anac, Raffaele  Cantone. L'analisi "ha consentito di dare riscontro fattuale al cosiddetto fenomeno della 'smaterializzazione' della tangente, che vede una sempre minor ricorrenza della contropartita economica. Il denaro continua a rappresentare il principale strumento dell'accordo illecito, tanto da ricorrere nel 48% delle vicende esaminate, spesso  per importi esigui cha vanno dai 2.000 ai 3.000 euro ma in alcuni casi anche da 50 a 100  euro appena, e talvolta quale percentuale fissa sul valore degli  appalti".  "A fronte di questa 'ritirata' del contante, dovuta anche alla difficoltà di occultamento delle somme illecitamente percepite -  osserva il dossier - si manifestano nuove e più pragmatiche forme di  corruzione. In particolare, il posto di lavoro si configura come la nuova frontiera del pactum sceleris: soprattutto al Sud l'assunzione di coniugi, congiunti o soggetti comunque legati al corrotto, non di rado da ragioni clientelari, è stata riscontrata nel 13% dei casi. A seguire, a testimonianza di più sofisticate modalità  criminali, si colloca l'assegnazione di prestazioni professionali  (11%), specialmente sotto forma di consulenze, spesso conferite a  persone o realtà giuridiche riconducibili al corrotto o in ogni caso compiacenti. Le regalie sono presenti invece nel 7% degli episodi".

Dalla benzina alla tinteggiatura
 Ma si corrompe anche per benefit sulla benzina, pasti, pernottamenti  e non mancano singolari  ricompense di varia tipo come ristrutturazioni edilizie, riparazioni, servizi di pulizia, trasporto mobili, lavori di falegnameria,  giardinaggio, tinteggiatura, comprese talvolta le prestazioni sessuali - conclude Anac - Tutte contropartite di modesto controvalore  indicative della facilità con cui viene talora svenduta la funzione  pubblica ricoperta".
 
In 3 anni arrestati 43 politici, 20 sindaci
A riprova che si corrompe soprattutto nella pubblica amministrazione, nel periodo tra agosto 2016 e agosto 2019 sono stati 207 i pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio indagati per corruzione. Sono stati 47 i politici indagati (23% del totale). Di questi, 43 sono stati arrestati: 20 sindaci, 6 vice-sindaci, 10 assessori, più altri 4 indagati a piede libero, e 7 consiglieri.
 
I reati soprattutto al sud
Nello specifico, sono stati 46 i dirigenti indagati, ai quali ne vanno aggiunti altrettanti tra funzionarie dipendenti più 11 responsabili unici del procedimento. Secondo i dati Anac, le forme di condizionamento dell'apparato pubblico più estese e pervasive si registrano prevalentemente a livello locale, specie al Sud, secondo forme di penetrazione capillare nel tessuto sociale, economico-imprenditoriale, politico e istituzionale.
 
A rischio le attività nei comuni
I Comuni rappresentano gli enti maggiormente a rischio, come si evince anche dalla analisi delle amministrazioni in cui si sono verificati episodi di corruzione: dei 152 casi censiti, 63 hanno avuto luogo proprio nei municipi (41%), seguiti dalle società partecipate (24 casi, pari al 16%) e dalle Aziende sanitarie 16 casi, ovvero (17;11%)