ITALIA
Le indagini conodtte dal Ros dei Carabinieri
Terrorismo, cinque arresti a Torino non 'eseguibili' per motivi procedurali
I cinque - tutti tunisini - sono sospettati di aver creato in Italia un gruppo collegato all'Isis. Il gip a giugno aveva respinto l'istanza della Procura che ha fatto ricorso al Riesame. I giudici hanno ribaltato la decisione del Gip ma l'ordinanza non è esecutiva

Ordine di arresto per 5 tunisini accusati di terrorismo internazionale: sono sospettati di aver creato in Italia un gruppo collegato all'Isis. La decisione del Tribunale del Riesame di Torino - attraverso il Pm Andrea Paladino - è arrivata dopo una lunga e complessa indagine condotta dal Ros dei Carabinieri. I militari sono stati messi in allerta da false dichiarazioni di studenti stranieri - presso l'università del Capoluogo piemontese -necessarie per ottenere il permesso di soggiorno.
Nell'inchiesta del Ros ci sono anche i nomi di due tunisini morti in Siria. I due 'foreign fighters' erano formalmente indagati dalla procura: dopo un soggiorno in Italia erano andati a combattere in Medio Oriente e, alla loro morte, i compagni li avevano salutati come "martiri" con dei post su Facebook.
Al momento però i cinque non possono essere arrestati. Lo scorso giugno, infatti, il gip aveva respinto l'istanza avanzata da Padalino, che ha fatto ricorso al tribunale del riesame. I giudici hanno ribaltato la decisione del gip, ma l'ordinanza non è esecutiva e gli indagati possono ancora ricorrere in Cassazione. Al momento quindi nessun arresto è possibile.
Nell'inchiesta del Ros ci sono anche i nomi di due tunisini morti in Siria. I due 'foreign fighters' erano formalmente indagati dalla procura: dopo un soggiorno in Italia erano andati a combattere in Medio Oriente e, alla loro morte, i compagni li avevano salutati come "martiri" con dei post su Facebook.
Al momento però i cinque non possono essere arrestati. Lo scorso giugno, infatti, il gip aveva respinto l'istanza avanzata da Padalino, che ha fatto ricorso al tribunale del riesame. I giudici hanno ribaltato la decisione del gip, ma l'ordinanza non è esecutiva e gli indagati possono ancora ricorrere in Cassazione. Al momento quindi nessun arresto è possibile.