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ITALIA

L'inchiesta

Morte di Tiziana Cantone. La procura di Napoli dispone la riesumazione

 La misura disposta dal sostituto procuratore Giovanni Corona nell'ambito delle indagini aperte di recente che ipotizzando il reato di omicidio.  La giovane fu trovata impiccata in una casa di Mugnano di Napoli. Era il 13 settembre 2016. Si sarebbe tolta la vita dopo la scoperta di alcuni suoi video in rete

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La Procura della Repubblica di Napoli Nord ha disposto la riesumazione del cadavere di Tiziana Cantone la 31enne che si sarebbe tolta la vita il 13 settembre del 2016 in una abitazione di Mugnano, in provincia di Napoli, a causa della diffusione in chat di alcuni suoi video privati.

La riesumazione dei resti della 31 enne è stata disposta dal sostituto procuratore Giovanni Corona nell'ambito delle indagini aperte di recente che ipotizzando il reato di omicidio contro ignoti. La riesumazione dovrebbe avvenire nella prima decade di giugno. 

La vicenda
Tiziana Cantone fu trovata impiccata in una casa di Mugnano di Napoli. Era il 13 settembre 2016. La ragazza si sarebbe tolta la vita dopo la scoperta che alcuni suoi video, privati, circolavano liberamente on line. Questa stando alla versione ufficiale emersa dalle indagini effettuate dopo il fatto dai Carabinieri e dallo stesso ufficio giudiziario cioè la Procura di Napoli Nord.

Le nuove prove: tracce di 2 Dna
Tra le tracce più importanti quelli di due Dna maschili trovati  sulla pashmina che Tiziana si sarebbe avvolta intorno al collo per togliersi la vita.
  
L'iphone
Altra traccia sull'iphone trovato a poca distanza dal corpo della ragazza trovato acceso, sbloccato e utilizzato per navigare sul web, per oltre un'ora, dopo il sequestro seguito al ritrovamento del cadavere. Gli investigatori avevano sempre sostenuto che,invece, non fu possibile scandagliare i contenuti del cellulare in quanto inaccessibile per il pin. Non solo. Anche il consulente nominato dalla procura, tre giorni dopo, disse di non essere stato in grado ad accedere ai dati del cellulare, sempre per la password. Invece, anche in quell'occasione,  l’iphone venne accesso, sbloccato e utilizzato per navigare, per circa 45 minuti.
 
Il cellulare del fidanzato
Un ultimo elemento che, come i precedenti, è stato consegnato alla procura di Napoli nord riguarda l'ex fidanzato di Tiziana: il suo cellulare, quando i carabinieri erano nell'abitazione di Mugnano dove era stata trovato il cadavere della 31enne, si è agganciato a una cella telefonica di quella zona, tracciando i suoi spostamenti.
 
Una serie di ombre, in sostanza, sull'operato della polizia giudiziaria che hanno spinto la Procura ad aprire un altro fascicolo, questa volta per omicidio, che si affianca a quello per frode processuale aperto in relazione alla cancellazione di tutti i dati dell'iphone e dell'ipad di Tiziana, avvenuta quando i due dispositivi erano sotto custodia.