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MONDO

No a 2.500 euro a persona

Svizzera, bocciato referendum reddito per tutti

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Gli svizzeri hanno ufficialmente bocciato il "reddito di base incondizionato" per tutti: la proposta, promossa da un gruppo indipendente, è stata infatti respinta dalla maggioranza dei cantoni della Confederazione, scrive l'agenzia di stampa svizzera. Per essere approvata la proposta avrebbe dovuto essere approvata da una doppia maggioranza, quella dei cantoni e dei votanti.

L'esito era stato annunciato dalle prime proiezioni di gfs.bern per la radiotelevisione elvetica SRG SSR, secondo le quali il quesito era stato respinto dal 78% dei votanti. Il dato ha un margine di errore di tre punti percentuali.

E' una sonora sconfitta per la 'rivoluzione' proposta di introdurre un reddito di cittadinanza per garantire una vita dignitosa a tutti, compresi quanti non lavorano, per scelta o per necessità. La cifra ipotizzata dal comitato promotore, un gruppo di cittadini indipedenti, era di 2.500  franchi svizzeri, ovvero 2.500 euro. Per i minori, 'solo' 625 euro.

Oltre che sul reddito garantito per tutti, gli elettori svizzeri si dovevano pronunciare su altri quesiti. Il 66% dei votanti ha approvato la riforma delle richieste di asilo, che prevede procedure più rapide e meno costose. Approvata anche, con il 62% secondo dati ancora parziali, la modifica della legge sulla medicina della procreazione che autorizza la diagnosi preimpianto (DPI). A condizioni restrittive, gli embrioni ottenuti con una fecondazione artificiale potranno essere sottoposti a un esame genetico.

Bocciata infine con il 78% l'iniziativa "per un finanziamento equo dei trasporti" che voleva usare la tassa sugli olii minerali per finanziare solo le nuove strade e non anche le ferrovie. Così come è stata respinta con il 67,6% l'iniziativa "A favore del servizio pubblico" per imporre che i benefici prodotti da agenzie di servizi pubblici vengano usati solo per investimenti nelle imprese che li hanno generati.