MONDO
La notizia sulla stampa britannica
Gran Bretagna: limiti all'ingresso di europei
Il governo britannico sta valutando l'introduzione di un tetto annuale per limitare l'arrivo di cittadini Ue nel Paese. La proposta prevederebbe l'ingresso facilitato solo per i lavori ad alta specializzazione

Il governo britannico sta pensando di rivoluzionare i rapporti sull'immigrazione con l'Unione europea arrivando ad introdurre un tetto annuale di 75mila ingressi per limitare l'arrivo di stranieri nel Paese. Lo scrive il Sunday Times, che avrebbe visto il rapporto dell'Home Office sulla libera circolazione nell'Ue.
Fra le proposte, quella di facilitare l'ingresso di professionisti altamente specializzati, da Paesi come Germania, Olanda, e Austria, che abbiano però già avuto un'offerta di lavoro nel Regno Unito. Per i lavori a bassa specializzazione il quadro viceversa si complica: la priorità verrebbe data ai britannici. Di sicuro questo rapporto è destinato a creare nuovi attriti con Bruxelles.
Il premier David Cameron, recentemente, aveva proposto in un duro editoriale sul Financial Times di limitare la circolazione in Europa per evitare il cosiddetto "turismo dei benefit", vale a dire i flussi migratori legati al sistema di welfare del Paese di destinazione. Da Bruxelles immediata la risposta: "La libertà di movimento all'interno dell'Europa è un principio non negoziabile".
Fra le proposte, quella di facilitare l'ingresso di professionisti altamente specializzati, da Paesi come Germania, Olanda, e Austria, che abbiano però già avuto un'offerta di lavoro nel Regno Unito. Per i lavori a bassa specializzazione il quadro viceversa si complica: la priorità verrebbe data ai britannici. Di sicuro questo rapporto è destinato a creare nuovi attriti con Bruxelles.
Il premier David Cameron, recentemente, aveva proposto in un duro editoriale sul Financial Times di limitare la circolazione in Europa per evitare il cosiddetto "turismo dei benefit", vale a dire i flussi migratori legati al sistema di welfare del Paese di destinazione. Da Bruxelles immediata la risposta: "La libertà di movimento all'interno dell'Europa è un principio non negoziabile".