Coronavirus
Scuola
Covid, sospese lezioni in presenza in scuole di Perugia
Per limitare i contagi il provvedimento resterà in vigore fino al 14 febbraio
Il Comune di Perugia ha emanato un'ordinanza che prevede la sospensione dell'attività didattica in presenza delle Scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado a partire da martedì 2 febbraio e fino a domenica 14 febbraio.
Lo prevede un'ordinanza del sindaco Andrea Romizi nell'ambito degli interventi necessari al fine di contenere un ulteriore diffusione del contagio da Covid 19. La decisione è stata presa in seguito agli incontri con i vertici della Regione in sede Anci Umbria, durante i quali è stato richiesto un intervento da parte di 31 Comuni umbri particolarmente interessati dalla diffusione dei casi. Lo si legge sulla pagina Facebook dell'amministrazione comunale.
Il Comune ha spiegato che la sospensione delle lezioni in presenza si è resa necessaria "al fine di tutelare la salute di tutta la comunità perugina in osservanza del parere del Cts e del Commissario emergenza Covid".
Gli alunni con disabilità potranno comunque proseguire le lezioni in classe mentre sono escluse le attività di laboratorio che continueranno in modalità a distanza.
Sulla base dei test effettuati per gli studenti delle Scuole superiori, l'amministrazione sta poi valutando la possibilità di avviare lo stesso percorso di testing anche per i ragazzi delle Scuole primarie di tutto il territorio comunale, al fine di anticipare il rientro a scuola, di concerto con le autorità sanitarie. "L'Amministrazione comunale - prosegue la nota - seguirà con attenzione l'evolversi della situazione epidemiologica al fine di procedere ad una revisione del provvedimento in accordo con le autorità sanitarie locali".
Indicazione al fermo delle lezioni in presenza a 31 comuni umbri da parte del Servizio Sanità pubblica per limitare i contagi
Indicazioni "cogenti" di adottare misure per limitare i contagi Covid, che prevedono tra l'altro la sospensione delle lezioni in presenza in tutte le scuole, sono state date dal Servizio igiene e sanità pubblica territoriale a 31 Comuni umbri, quasi tutti della provincia di Perugia, che presentano una maggiore incidenza di casi. Lo ha annunciato l'Anci al termine della riunione di oggi. Le ordinanze dovranno essere adottate dai singoli Comuni che ne stabiliranno anche la decorrenza.
Lo prevede un'ordinanza del sindaco Andrea Romizi nell'ambito degli interventi necessari al fine di contenere un ulteriore diffusione del contagio da Covid 19. La decisione è stata presa in seguito agli incontri con i vertici della Regione in sede Anci Umbria, durante i quali è stato richiesto un intervento da parte di 31 Comuni umbri particolarmente interessati dalla diffusione dei casi. Lo si legge sulla pagina Facebook dell'amministrazione comunale.
Il Comune ha spiegato che la sospensione delle lezioni in presenza si è resa necessaria "al fine di tutelare la salute di tutta la comunità perugina in osservanza del parere del Cts e del Commissario emergenza Covid".
Gli alunni con disabilità potranno comunque proseguire le lezioni in classe mentre sono escluse le attività di laboratorio che continueranno in modalità a distanza.
Sulla base dei test effettuati per gli studenti delle Scuole superiori, l'amministrazione sta poi valutando la possibilità di avviare lo stesso percorso di testing anche per i ragazzi delle Scuole primarie di tutto il territorio comunale, al fine di anticipare il rientro a scuola, di concerto con le autorità sanitarie. "L'Amministrazione comunale - prosegue la nota - seguirà con attenzione l'evolversi della situazione epidemiologica al fine di procedere ad una revisione del provvedimento in accordo con le autorità sanitarie locali".
Indicazione al fermo delle lezioni in presenza a 31 comuni umbri da parte del Servizio Sanità pubblica per limitare i contagi
Indicazioni "cogenti" di adottare misure per limitare i contagi Covid, che prevedono tra l'altro la sospensione delle lezioni in presenza in tutte le scuole, sono state date dal Servizio igiene e sanità pubblica territoriale a 31 Comuni umbri, quasi tutti della provincia di Perugia, che presentano una maggiore incidenza di casi. Lo ha annunciato l'Anci al termine della riunione di oggi. Le ordinanze dovranno essere adottate dai singoli Comuni che ne stabiliranno anche la decorrenza.