ITALIA
Puglia
San Severo. Raffiche di mitra in pieno giorno: ucciso il boss, ferite altre due persone
Michele Russi, detto "Coccione", 3 anni fa fu oggetto di un altro agguato in cui furono esplosi una trentina di colpi. L'agguato, il 14 febbraio 2015, avvenne in viale Checchia Rispoli, mentre l'uomo era in auto con il genero

Ha tentato di scappare dalla pioggia dei proiettili cercando rifugio in un barbiere ma è stato raggiunto e ucciso dai killer. E' la dinamica dell'omicidio di Michele Russi, detto "Lilino Coccione" di 58 anni ucciso questa mattina, poco dopo mezzogiorno, a San Severo. Nell'agguato sono rimaste ferite due persone: il genero della vittima di 48 anni e un giovane di 27 anni, dipendente del salone per parrucchieri da uomo dove si è consumato il delitto.
Secondo quanto ricostruito dalla Polizia, Russi e il genero si trovavano nei pressi del parrucchiere da uomo, in via Terranova, alla periferia della città. Erano accanto all'auto del 58enne quando i killer, almeno due persone, sono giunte sul posto sparando con fucile e pistola. Una pioggia di proiettili proseguita anche all'interno del salone dove i due hanno tentato di rifugiarsi. Almeno una cinquantina i proiettili esplosi che hanno ucciso Russi, ferito il cognato e anche un dipendente del salone da barbiere.
Sul posto sono giunte pattuglie di polizia, carabinieri e personale del 118. Per Michele Russi non c'era più nulla da fare: i due feriti sono stati trasportati all'ospedale Masselli Mascia. Il più grave è proprio il ragazzo ferito in più parti del corpo. Michele Russi era un personaggio di spicco della criminalità organizzata di San Severo, già noto per reati soprattutto legati agli stupefacenti: 3 anni fa l'uomo fu oggetto di un altro agguato in cui furono esplosi una trentina di colpi. L'agguato, il 14 febbraio 2015, avvenne in viale Checchia Rispoli, mentre l'uomo era in auto con il genero, Claudio Guerrieri, che rimase ferito di striscio dalla tempesta di fuoco proveniente dalla mitraglietta di un killer. Inoltre la vittima era lo zio di Francesco Paolo Russi l'uomo di 36 anni ucciso in un agguato compiuto a San Severo in corso Leone Mucci lo scorso 25 agosto.
Secondo quanto ricostruito dalla Polizia, Russi e il genero si trovavano nei pressi del parrucchiere da uomo, in via Terranova, alla periferia della città. Erano accanto all'auto del 58enne quando i killer, almeno due persone, sono giunte sul posto sparando con fucile e pistola. Una pioggia di proiettili proseguita anche all'interno del salone dove i due hanno tentato di rifugiarsi. Almeno una cinquantina i proiettili esplosi che hanno ucciso Russi, ferito il cognato e anche un dipendente del salone da barbiere.
Sul posto sono giunte pattuglie di polizia, carabinieri e personale del 118. Per Michele Russi non c'era più nulla da fare: i due feriti sono stati trasportati all'ospedale Masselli Mascia. Il più grave è proprio il ragazzo ferito in più parti del corpo. Michele Russi era un personaggio di spicco della criminalità organizzata di San Severo, già noto per reati soprattutto legati agli stupefacenti: 3 anni fa l'uomo fu oggetto di un altro agguato in cui furono esplosi una trentina di colpi. L'agguato, il 14 febbraio 2015, avvenne in viale Checchia Rispoli, mentre l'uomo era in auto con il genero, Claudio Guerrieri, che rimase ferito di striscio dalla tempesta di fuoco proveniente dalla mitraglietta di un killer. Inoltre la vittima era lo zio di Francesco Paolo Russi l'uomo di 36 anni ucciso in un agguato compiuto a San Severo in corso Leone Mucci lo scorso 25 agosto.