MONDO
I giornalisti hanno annoverato Joseph Goebbels tra “uomini illustri”
L’intera redazione della TV pubblica russa è stata licenziata in tronco
La Redazione internet della radio e televisione pubblica russa VGTRK è stata licenziata
per aver postato sul sito ufficiale del canale “all news” Vesti una citazione del gerarca
nazista.
La Redazione internet della radio e televisione pubblica russa VGTRK è stata licenziata
per aver postato sul sito ufficiale del canale “all news” Vesti una citazione del gerarca
nazista.
I giornalisti della redazione SMM (social mass media) ha confezionato uno speciale
dedicato al leader della rivoluzione bolscevica Vladimir Lenin in occasione della 90esima ricorrenza della sua morte.
I giornalisti russi hanno pubblicato una raccolta di citazioni delle personalità, ossia “uomini illustri”, con tanto di foto a fianco, sui meriti di Lenin. Insieme a Joseph Stalin, Mahatma Gandhi, Winston Churchill, Albert Einstein e Boris Pasternak è stato inserito anche il ministro della propaganda del Terzo Reich nonché uomo di fiducia di Hitler, Joseph Goebbels.
Il gerarca nazista in un discorso del 1926, lodò Lenin ed è stata proprio questa citazione a essere stata postata sul sito della TV pubblica russa, insieme con la foto di Goebbels.
La citazione incriminata: “Tra questa gente (i russi) Lenin è stato il più grande. Lui
voleva indicare la via a questo popolo. E per quel popolo è diventato tutto”.
Sulla pagina ufficiale di Vesti su Facebook è apparso il seguente annuncio: “La direzione della Radiotelevisione pubblica russa (VGTRK) si scusa per la pubblicazione scorretta e pertanto comunica che l’intera redazione-internet Vesti è stata licenziata in tronco”.
La pubblicazione su Goebbels è stata rimossa dal sito, ma comunque è stata conservata da Google e numerosi screenshot della pagina continuano a girare in rete.
Non è la prima volta che Joseph Goebbels è annoverato tra “le grandi personalità”
o “uomini illustri”. L’anno scorso la casa editrice russa “Algoritm” ha pubblicato il
romanzo di Goebbels che risale al 1928, intitolato “Michael. Un destino germanico
nelle annotazioni dei diari”.
Anche se l’editore nell’annotazione al libro ha precisato di “non aver perseguito alcuno scopo politico” poiché l’autore del romanzo “sognava di diventare romanziere” il tribunale russo ha riconosciuto la pubblicazione “estremista”, vietandone la vendita e ordinando il suo ritiro dal commercio.
per aver postato sul sito ufficiale del canale “all news” Vesti una citazione del gerarca
nazista.
I giornalisti della redazione SMM (social mass media) ha confezionato uno speciale
dedicato al leader della rivoluzione bolscevica Vladimir Lenin in occasione della 90esima ricorrenza della sua morte.
I giornalisti russi hanno pubblicato una raccolta di citazioni delle personalità, ossia “uomini illustri”, con tanto di foto a fianco, sui meriti di Lenin. Insieme a Joseph Stalin, Mahatma Gandhi, Winston Churchill, Albert Einstein e Boris Pasternak è stato inserito anche il ministro della propaganda del Terzo Reich nonché uomo di fiducia di Hitler, Joseph Goebbels.
Il gerarca nazista in un discorso del 1926, lodò Lenin ed è stata proprio questa citazione a essere stata postata sul sito della TV pubblica russa, insieme con la foto di Goebbels.
La citazione incriminata: “Tra questa gente (i russi) Lenin è stato il più grande. Lui
voleva indicare la via a questo popolo. E per quel popolo è diventato tutto”.
Sulla pagina ufficiale di Vesti su Facebook è apparso il seguente annuncio: “La direzione della Radiotelevisione pubblica russa (VGTRK) si scusa per la pubblicazione scorretta e pertanto comunica che l’intera redazione-internet Vesti è stata licenziata in tronco”.
La pubblicazione su Goebbels è stata rimossa dal sito, ma comunque è stata conservata da Google e numerosi screenshot della pagina continuano a girare in rete.
Non è la prima volta che Joseph Goebbels è annoverato tra “le grandi personalità”
o “uomini illustri”. L’anno scorso la casa editrice russa “Algoritm” ha pubblicato il
romanzo di Goebbels che risale al 1928, intitolato “Michael. Un destino germanico
nelle annotazioni dei diari”.
Anche se l’editore nell’annotazione al libro ha precisato di “non aver perseguito alcuno scopo politico” poiché l’autore del romanzo “sognava di diventare romanziere” il tribunale russo ha riconosciuto la pubblicazione “estremista”, vietandone la vendita e ordinando il suo ritiro dal commercio.