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POLITICA

'Riforma varata da Pd durante caso Consip'

Intercettazioni. Bonafede: togliamo il bavaglio alla stampa. Pd: è il governo dello smantellamento

"La norma che abbiamo impedito entrasse in vigore era stata scritta con l'intento di impedire ai cittadini di ascoltare le parole dei politici indagati o quelle che pronunciano quando sono al telefono con gli indagati. Lo dimostra la storia del provvedimento che oggi blocchiamo", aggiunge il ministro

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"Oggi abbiamo tolto le mani della vecchia politica sulle intercettazioni che rappresentano uno strumento fondamentale per fenomeni come la corruzione che hanno dilaniato questo paese. Impediamo che venga messo il bavaglio sulla informazione e sulla possibilità di far conoscere ai cittadini fatti politicamente rilevanti che i cittadini hanno diritto di conoscere". Queste le parole del Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri.

"La norma che abbiamo impedito entrasse in vigore era stata scritta con l'intento di impedire ai cittadini di ascoltare le parole dei politici indagati o quelle che pronunciano quando sono al telefono con gli indagati - aggiunge il ministro - Lo dimostra la storia del provvedimento che oggi blocchiamo", ricordando che tale norma è stata approvata "in concomitanza con il caso Consip". 

Bonafede ha poi aggiunto: "Riscriveremo la norma sulle intercettazioni attraverso un percorso partecipato. Ho scritto una lettera a tutte le procure distrettuali d'Italia, al Consiglio Nazionale Forense, perché voglio che su una materia così delicata possano esprimersi gli attori principali che quotidianamente vivono la realtà delle indagine. Ho già ricevuto numerosi contributi importantissimi, attraverso questo discorso partecipato arriveremo a una riscrittura che troverà un punto di equilibrio tra tutti i delicatissimi diritti in gioco", ha sottolineato il guardasigilli. Il ministro, infine, ha sottolineato che "nemmeno un euro sarà sprecato" tra quello spesi (40 milioni) per comprare le attrezzature necessarie per l'attuazione della riforma: "si tratta di attrezzature - ha spiegato Bonafede - che potranno essere utilizzate per qualsiasi norma in materia perché aumentano la qualità elle intercettazioni.

Critiche le opposizioni. "Il governo dello smantellamento continua la sua opera di demolizione. Dopo l'abbandono della riforma del codice penitenziario, adesso vuole cancellare la riforma sulle intercettazioni, varata a tutela di tutti i cittadini (e non certo dei politici), per tenere insieme il principio del diritto di informazione e del diritto alla privacy. Una norma equilibrata su cui a suo tempo anche l'Anm non espresse giudizi di contrarietà - ha sottolineato Walter Verini, deputato del Pd in commissione Giustizia della Camera - . Mentre la scorsa è stata la legislatura del miglioramento del sistema giustizia attraverso le riforme: nuovo codice antimafia, processo penale, leggi anticorruzione, diritto fallimentare e altre ancora; questa sembra essere la legislatura del cupio dissolvi. Invece di condurre in porto e applicare le riforme fatte, l'intento principale del governo M5s-Lega sembra essere soltanto quello di smantellare".