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ITALIA

Sisma del centro Italia

Nuove scosse nella notte. Vasco Errani nominato Commissario per il terremoto

Dalla mezzanotte registrati tre terremoti di magnitudo superiore a 3.0:  la più forte di 3.6 alle 5.53 in provincia di Rieti. Il CdM approva la proposta del premier Renzi di nominare l'ex governatore dell'Emilia Romagna a Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione. Renzi: "I soldi ci sono, il problema è controllarli". E il viceministro Nencini annuncia una carta di identità sugli edifici

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Continua a tremare la terra nelle zone colpite una settimana fa dal terremoto. Dalla mezzanotte, sono state registrate 3 scosse di magnitudo superiore a 3,0:  la più forte di 3.6 alle 5.53 in provincia di Rieti,  un'altra di magnitudo 3.1 alle 3.55 con epicentro in Provincia di Macerata, ma sempre al confine con Umbria e Lazio. E a poco piu' di una settimana dall'inizio della sequenza con il terremoto di magnitudo 6.0 avvenuto alle ore 03:36 del 24 agosto, la Rete Sismica Nazionale dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha localizzato complessivamente oltre 3.400 eventi. Sono 147, ha reso noto l'Istituto, i terremoti di magnitudo compresa tra 3.0 e 4.0; 13 quelli localizzati di magnitudo compresa tra 4.0 e 5.0 e uno di magnitudo maggiore di 5.0 (quello di magnitudo 5.4 (Mw 5.3) del 24 agosto alle ore 04:33 italiane nella zona di Norcia (Perugia).

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Errani nominato Commissario straordinario
"Il Consiglio dei ministri ha approvato la proposta del presidente Renzi di nominare Vasco Errani Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione nei territori colpiti dal terremoto del 24 agosto scorso". Si legge in un comunicato di Palazzo Chigi. "Il Commissario, riferendo direttamente al Presidente del Consiglio, operera' il coordinamento con le Amministrazioni statali, in raccordo con i Presidenti delle Regioni interessate dal sisma e con i Sindaci, nonche' in stretto contatto con l'Autorita' nazionale anticorruzione, per definire piani, programmi e risorse necessarie a ricostruire edifici pubblici e privati ed infrastrutture".
"Vasco Errani - si legge nel comunicato del Governo - ha alle spalle un'esperienza maturata quale Commissario delegato per l'attuazione degli interventi sui territori emiliani colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012: un compito non facile che ha assolto con sensibilita', esperienza e grande correttezza".

Sulla nomina di Errani a Commissario straordinario per la ricostruzione, il premier Renzi era intervenuto questa mattina ai microfoni di Rtl. "Ci sono opinioni diverse sulla nomina di Errani, ma io ragiono con molto buon senso: questa realtà sismica ha riguardato quattro regioni, è un fazzoletto di terra ma ha riguardato quattro regioni. A fronte di queste quattro regioni noi potevamo o nominare quattro commissari per accontentare tutti o mettere uno che parla con i presidenti di Regione e coi sindaci e che abbia un`esperienza su questi temi: ecco che cosa è Vasco Errani". "Errani- aveva concluso Renzi- è uno che quando c`è stato da ritirare su l'Emilia-Romagna ha tenuto botta. Questo è il motivo per il quale l'esperienza è fondamentale: uno deve sapere dove mettere le mani, come si fanno gli interventi, come si coinvolge la gente, come si danno le prime risposte, a partire dalle scuole".

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio De Vincenti ha intanto comunicato che il risarcimento dei danni sarà riconosciuto a chiunque li abbia subiti. "I danni maggiori" del terremoto sono stati "nei tre Comuni di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, ma ci sono danni anche nelle zone limitrofe e la Protezione civile sta conducendo le verifiche necessarie a definire il cratere ma ci tengo a sottolineare che tutti coloro che hanno subito danni potranno comunque chiedere il riconoscimento di questi danni e ottenerli sia nella fase emergenziale sia nella fase della ricostruzione" ha detto durante l'audizione davanti alle commissioni riunite di Camera e Senato sul terremoto del 24 agosto e sulle politiche di prevenzione sismica. Nelle zone interessate dal sisma, ha aggiunto, "si stanno facendo le verifiche dei danni e le verifiche ambientali".

Nuovo arresto per sciacallaggio ad Amatrice
Nuovo arresto per sciacallaggio nella zona di Amatrice. Si tratta di un pregiudicato di 46 anni, originario della provincia di Rieti, notato dai carabinieri a ridosso della "zona rossa" mentre scavalcava la recinzione di una casa danneggiata dal sisma. Alla vista dei militari, l'uomo ha tentato di nascondersi, ma e' stato subito dopo individuato e arrestato. La perquisizione personale ha consentito di trovare e sequestrare un cacciavite utilizzato per forzare la serratura dell'abitazione evacuata. Espletate le formalita' di rito, il 46enne e' stato posto a disposizione dell'autorita' giudiziaria in attesa del rito direttissimo. Pattuglie composte dai carabinieri del comando provinciale di Rieti e dai vari reparti di rinforzo giunti da tutta Italia, vigilano senza sosta nell'arco delle ventiquattro ore i comuni di Amatrice e Accumoli e tutte le frazioni interessate dal terremoto.

Si aggrava il bilancio delle vittime
Si aggrava, intanto, il bilancio del disastro. Nel reparto di Rianimazione dell'ospedale civile 'Spirito Santo' di Pescara, è infatti morto Filippo Sanna, il giovane di 23 anni, originario di Nuoro, che viveva ad Amatrice (Rieti) con la famiglia: il giovane era rimasto per alcune ore, sotto le macerie della sua casa. Filippo viveva con i genitori e la sorella, rimasta ferita anche lei, seppur in condizioni meno gravi. Il 23enne era stato portato in elisoccorso all'ospedale di Pescara.  Le condizioni del 23enne erano apparse subito gravi, secondo le fonti sanitarie attraverso cui si e' avuta notizia del decesso. Una volta tirato fuori dalle macerie ad Amatrice, era stato portato in elisoccorso all' ospedale di Pescara. Filippo Sanna si trovava nel reparto di Rianimazione. Accanto a lui, in questi sette giorni dall'inizio della tragedia, la famiglia e i parenti.
Nelle stesse ore ad Amatrice è stato recuperato dalle squadre dei vigili del fuoco il corpo della sesta vittima sotto le macerie dell'hotel Roma ad Amatrice. Era stato individuato nei giorni scorsi all'interno di una delle camere crollate, grazie a un minuzioso lavoro di intelligence delle squadre Usar (Urban search and rescue) dei vigili del fuoco, che hanno prima recuperato le piantine dell'hotel e i registri delle presenze, quindi proceduto all'estrazione con un'operazione di grande difficolta' che e' andata avanti giorno e notte senza sosta. Sale così a 294 il bilancio delle vittime del terremoto del 24 agosto scorso che ha colpito le province di Rieti e Ascoli Piceno.

Ritrovato il fornaio disperso
E' stato ritrovato il corpo di Gianni Cicconi, 50 anni, uno dei tre fornai di Amatrice. L'uomo era tra i dispersi dalla notte del crollo ma i vigili del fuoco, dopo aver cercato tra le macerie del forno non avevano trovato il corpo.
Dopo l'esame del Dna, Cicconi e' stato identificato e, ha spiegato il sindaco di Amatrice, riconosciuto dai familiari. 

Renzi: i soldi ci sono, il problema è controllarli
"Il problema è controllare i soldi. Dobbiamo controllarli, perché i soldi ci sono. Se poi mancano si prendono, usando tutte le flessibilità europee, ma non mi preoccupa questo: il punto chiave è controllare tutto, centesimo per centesimo. Dobbiamo dire come li spendiamo con trasparenza". Così Matteo renzi questa mattina ai microfoni di Rtl 102.5, parlando degli interventi che nell'immediato il governo deve mettere in atto nelle zone colpite dal sisma il 24 agosto.
"Se i soldi servono ce li prendiamo- ha ribadito- l'ho detto agli europei. Ma occorre spenderli bene. Ci vogliono le persone che ci dicono cosa fare e come, per non sprecare i soldi dei contribuenti". 

Una carta di identità per gli edifici
Intanto, in una intervista al Corriere della Sera il viceministro alle Infrastrutture, Riccardo Nencini, annuncia che il governo sta lavorando a una sorta di carta d'identità per gli edifici, "almeno per le zone 1 e 2, quelle a più alto rischio sismico nella mappatura attuale", e dovrà contenere "il progetto originale, le varianti, i collaudi. In assenza di questi documenti, caso possibile per gli edifici più vecchi, almeno una verifica sulla sicurezza statica". "Non è possibile - sottolinea - che una settimana dopo il terremoto stiamo ancora qui a litigare per capire se in quella scuola o in quell'altra i lavori sono stati fatti oppure no, se è stato fatto un adeguamento oppure un semplice miglioramento, se ci sono stati i controlli". Nencini spiega che l'idea alla base del fascicolo è legare gli incentivi fiscali "a un effettivo miglioramento della sicurezza, secondo la nuova classificazione della vulnerabilità degli edifici, su sei livelli, alla quale sta lavorando il mio ministero". "Possiamo arrivare - dice - fino a 5 miliardi di euro l'anno. Con un impegno lungo, nell'arco di due generazioni come ha detto il presidente Renzi".