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ITALIA

Associazioni: Pronti a manifestare nella Capitale

Liguria, caos autostrade: anche stamani 16 km di code. Toti "Ambulanze rallentate"

Criticità ogni giorno, nelle ore 'canoniche': dalle 7 alle 10 del mattino e poi nel tardo pomeriggio, dalle 17.30 alle 20. L'ad di Autostrade per l'Italia, Roberto Tomasi, aveva avvertito che luglio sarebbe stato un mese complicato. Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Paola De Micheli: "Punto sulla Liguria molto sero, non va sottovalutato"

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Nuova mattinata di disagi sulle autostrade della Liguria. Sulla A26 si era arrivati a 16 chilometri di coda per lavori tra Ovada e il bivio per la A10. La situazione è migliorata in tarda mattinata, con code a tratti che però sono continuate nella tratta. La mattinata aveva registrato le prime criticità in A12 dove, con la ritardata apertura del casello di Genova est (riaperto alle 7:45 anziché le 6), si erano formati incolonnamenti. Il transito è stato poi reso possibile con l'adozione di un senso unico alternato, in conseguenza dell'esclusione di una delle corsie all'interno della galleria San Pantaleo a seguito delle ispezioni condotte questa notte e dei lavori di ripristino da effettuare. Sulla A10 si erano formati, sempre per lavori, 3 chilometri di coda tra Varazze ed Arenzano verso Genova. 

Niente di nuovo, ma sotto il sole sull'A26 ci sono decine e decine di macchine in coda tutti i giorni. Non è una cosa da poco, tanto che la polizia stradale ha deciso di mettere in preallerta la Protezione civile nel caso la calura renda necessario distribuire acqua agli automobilisti e ai camionisti che affrontano un vero e proprio calvario.

Tutto questo dura dalla mattina fin verso mezzogiorno quando, piano piano, sull'A26 la coda si smaltisce. Le ore 'canoniche' son sempre quelle: dalle 7 alle 10 del mattino e poi nel tardo pomeriggio, dalle 17:30 alle 20. Non resta che aspettare la sera.

Aspi chiuderà cantieri entro il 10? Intanto Toti attacca: "Ambulanze rallentate"
L'ad di Autostrade per l'Italia, Roberto Tomasi, aveva avvertito che luglio sarebbe stato un mese complicato. E siamo appena all'inizio. Riuscirà Aspi a chiudere i cantieri entro il 10 luglio, cioè entro venerdì? Intanto, dopo il botta e risposta tra il ministro Paola De Micheli e il governatore Toti, proprio quest'ultimo torna in argomento con un tema spinoso: quello delle ambulanze costrette a prendere l'autostrada.

"Sulle nostre autostrade le ambulanze impiegano fino al triplo del tempo per raggiungere gli ospedali - ha detto oggi il governatore -. A conferma della grave situazione sulle nostre autostrade, ecco i dati che arrivano dal 118: in 18 comuni dell'area genovese, i primi analizzati, le ambulanze percorrono abitualmente l'autostrada per raggiungere gli ospedali cittadini e i tempi di percorrenza nell'ultimo mese sono aumentati dal 30% al 50%, con punte fino al 300% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. E nonostante questi dati allarmanti - e ancora una volta il governatore lamenta il silenzio del ministero - nonostante le lettere e gli appelli quotidiani, dal Ministero dei Trasporti non abbiamo ottenuto neanche una risposta".

De Micheli: "Punto sulla Liguria molto serio, non va sottovalutato"
Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Paola De Micheli, ha ricordato nelle ultime ore che: "La Liguria ha più della metà delle gallerie presenti in tutto il sistema della viabilità italiana e nel tempo si sono accumulati pesanti e profondi ritardi nei controlli e nelle manutenzioni". Ed ha proseguito: "Il punto sulla Liguria è molto serio, non va sottovalutato o banalizzato. Non mi sembra di aver sentito grandi proclami nei cinque anni precedenti da parte di chi ora, compatibilmente con la situazione elettorale, si lamenta. Ci siamo noi adesso e ci assumiamo questa responsabilità" ribadisce. In un tweet del 4 luglio inoltre il ministro aveva sottolineato: "Stiamo cercando tutte le soluzioni per ridurre il più possibile i disagi, e lo faremo col metodo seguito fino ad ora: con dedizione, costanza e rigore senza mai tralasciare nessun aspetto dei problemi e sempre insieme alle istituzioni locali".

Associazioni: manifesteremo a Roma
Una grande manifestazione a Roma per far sentire la voce di Genova messa alle corde dai cantieri autostradali. Autotrasportatori, spedizionieri, agenti marittimi, terminalisti, commercianti e artigiani si sono riuniti per cercare la via per fare arrivare al governo, al ministero e ad Autostrade in modo inequivocabile il messaggio di una situazione insostenibile che richiede risposte immediate per chi lavora e vive a Genova e sono pronti a gesti eclatanti. Per ora ci sono diverse ipotesi, contenute in una bozza da condividere in tempi strettissimi. E sul tavolo c'è pure la proposta del presidente di Ascom Confcommercio Paolo Odone di chiedere il rinvio dell'inaugurazione del nuovo ponte sul Polcevera.

La manifestazione a Roma sembra però quella che raccoglie più consensi, ma a patto che sia rigorosamente apartitica e apolitica e coinvolga l'intera città. "Noi pensiamo di andarci con i camion. Stiamo subendo un danno che raggiunge numeri impossibili. Solo per la nostra categoria è di 1 milione al giorno più la conseguente perdita di mercato, di competitività verso altri scali e traffici: rischia di diventare un'ecatombe" sottolinea Giuseppe Tagnochetti, coordinatore ligure di Trasportounito. "Abbiamo provato a scrivere una bozza di documento congiunto, se troverà l'assenso di tutti partiamo" spiega Giampaolo Botta, segretario generale di Spediporto. L'altro fronte è quello giudiziario. "Abbiamo discusso tutti insieme con i legali i profili di una possibile azione di risarcimento: civilistici, amministrativi ma soprattutto penali" aggiunge Tagnochetti.