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MONDO

Micronesia. Uccisa Procuratrice Usa, indagava su traffico minori

L'omicidio ha messo sotto shock la piccola isola di Yap, nel Pacifico, dove la procuratrice, arrivata da quattro anni, era considerata un personaggio scomodo

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Una procuratrice federale americana, che indagava su un traffico di minori nell'isola di Yap, è stata uccisa. Si tratta di Rachelle Bergeron, 33 anni, attivista per i diritti umani. Secondo i media locali è stata raggiunta da colpi di arma da fuoco mentre faceva jogging. Ucciso anche il cane di famiglia che si trovava con lei in quel momento. 

"È il lavoro più pericoloso in Yap", ha detto Amos Collins, un amico di famiglia, in un'intervista con la Abc. Collins ha detto di aver aiutato Simon Haemmerling, marito di Bergeron e pilota locale, a portarla in ospedale dopo che le hanno sparato al petto e alle gambe a distanza ravvicinata lunedì notte.

Durante i suoi quattro anni sull'isola, situata a 500 miglia a sud-ovest di Guam, Bergeron ha combattuto apertamente contro il traffico di sesso infantile a Yap. Così come nelle isole vicine che compongono gli Stati Federati di Micronesia, dove ragazze locali di appena 12 anni sono costretti a prestare servizio ai marinai sulle navi ormeggiate nei porti. I quattro stati micronesiani sono una repubblica indipendente strettamente associata agli Stati Uniti, che fornisce oltre il 70 per cento del bilancio locale.

"Si preoccupava appassionatamente di porre fine al traffico di sesso", ha affermato Dorchen Leidholdt, direttrice di Sanctuary for Families, un'organizzazione no-profit di New York che fornisce consulenza e servizi legali alle vittime della tratta di sesso dove Bergeron un tempo lavorava. "Era perfettamente consapevole della violenza che si verificava nel traffico di minori. E non aveva paura di confrontarsi con nessuno. "

Bergeron è volata dagli Usa, precisamente da New York, a Yap nell'estate del 2015 per aiutare i bambini e le donne dell'isola che ha anche gravi problemi con la violenza domestica. Più del 60% delle persone ricoverate in ospedale a Yap sono donne vittime di abusi, secondo i rapporti delle Nazioni Unite.Enlarge Image