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ITALIA

Il caso

Non era acido ma acqua bollente: a Castelfidardo uomo inventa aggressione

Si era rovesciato accidentalmente addosso dell'acqua bollente, facendo cadere involontariamente una pentola, ed ha inventato - di fronte ai soccorritori del 118 - un'aggressione con l'acido, con tanto di 'uomo misterioso' in fuga. 

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Si era rovesciato accidentalmente addosso dell'acqua bollente, facendo cadere involontariamente una pentola, ed ha inventato - di fronte ai soccorritori del 118 - un'aggressione con l'acido, con tanto di 'uomo misterioso' in fuga.

Finisce così il 'giallo' che ha movimentato la vigilia di Natale nel centro storico di Castelfidardo, in provincia di Ancona.

L'uomo, un pensionato di 61 anni, aveva raccontato ai soccorritori giunti in suo aiuto nella serata di ieri, che qualcuno aveva suonato alla porta di casa e, una volta aperto l'uscio, lo aveva colpito alla testa e cosparso di acido.

Ma i medici prima e i carabinieri poi hanno incominciato a notare delle inconcruenze nella sua versione dei fatti.

L'uomo, giunto all'ospedale di Torrette "visibilmente ubriaco", viene riferito da chi indaga, non aveva infatto ricevuto nessun colpo e le ustioni erano state causate da acqua bollente e non da acido.

Quando i militari hanno cominciato ad indagare - non trovando per altro nella sua abitazione alcuna traccia di acido - il pensionato si è mostrato prima reticente, ma poi alla fine ha confessato la verità: è stato lui stesso a procurarsi le ustioni, rovesciando accidentalmente una pentola d'acqua bollente nell'ambito di un incidente domestico e ha inventato l'aggressione.

L'uomo, che ha una prognosi di 15 giorni, potrebbe rischiare una denuncia per procurato allarme.