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Il big match di Milano ha chiuso la ventottesima giornata
Serie A. Il Napoli attacca, l'Inter resiste. A San Siro finisce 0-0 ed è sorpasso Juve
Come al San Paolo un girone fa. Predominio partenopeo netto, ma l'occasione più eclatante è il palo colpito da Skriniar a inizio ripresa

Zero gol come un girone fa al San Paolo. Inter e Napoli pareggiano ancora e lasciano le reti bianche anche a San Siro. Per i partenopei il risultato di Milano significa lasciare la vetta della classifica, posizione occupata (prima in condominio, poi da soli per lunghi mesi) dall'inizio del campionato. In testa c'è ora la Juventus, di un punto e con una gara da recuperare. L'Inter dimostra fin da subito di 'gradire' il pari e apprezza il punto che la tiene al quinto posto, ma a ridosso della Lazio. E con una partita da recuperare, ovvero il derby (a proposito, il Milan è a -5).
Soliti 'titolarissimi' per Sarri. Solito 4-2-3-1 per Spalletti. Che però mette Rafinha al centro dei trequartisti (Borja Valero in panchina) e piazza Brozovic e Gagliardini davanti alla difesa. Nerazzurri molto accorti, sono gli ospiti a fare la partita. E a non trovare il minimo spazio. Insigne si dà molto da fare, Mertens prova ad arretrare il raggio d'azione. Ma non si passa. Dall'altra parte, Icardi non è servito, l'Inter cerca sbocchi sulle corsie. Dove Candreva è attivo, molto meno un abulico Perisic. Hamsik e Mertens ci provano da fuori, senza fortuna. Il primo tempo scivola via registrando zero emozioni.
La ripresa, invece, offre fiamate in apertura. Si comincia con il palo, colpito di testa da Skriniar (48') su punizione di Cancelo. Risponde Insigne, il cui destro agiro non termina lontano dal palo. Quindi tocca a Koulibaly evitare guai deviando sull'esterno della rete un pericoloso cross di Candreva. Spalletti cambia lo scacchiere: Eder per Rafinha, l'italobrasiliano parte dalla stessa posizione di Mazinho jr. Grande imbucata di Mertens per Insigne, che cerca un inutile 'cucchiaio' quasi a tu per tu con Handanovic (palla alta). Tocca a Sarri usare la panchina, Zielinski per Hamsik. Inter in affanno, diverse le palle perse in uscita. Il Napoli non sa approfittarne. Spalletti corre ai ripari e inserisce Borja Valero per Candreva. Pochi istanti prima, l'Inter aveva dato segni di risveglio: Eder dalla distanza, comoda parata di Reina. Fuori l'evanescente Perisic, entra Karamoh; Sarri prova la soluzione aerea, Milik per Mertens. Poi Rog per Allan. Predominio territoriale netto dei partenopei, ma l'Inter non sbanda più. Stesso copione dell'andata, medesimo risultato.
Soliti 'titolarissimi' per Sarri. Solito 4-2-3-1 per Spalletti. Che però mette Rafinha al centro dei trequartisti (Borja Valero in panchina) e piazza Brozovic e Gagliardini davanti alla difesa. Nerazzurri molto accorti, sono gli ospiti a fare la partita. E a non trovare il minimo spazio. Insigne si dà molto da fare, Mertens prova ad arretrare il raggio d'azione. Ma non si passa. Dall'altra parte, Icardi non è servito, l'Inter cerca sbocchi sulle corsie. Dove Candreva è attivo, molto meno un abulico Perisic. Hamsik e Mertens ci provano da fuori, senza fortuna. Il primo tempo scivola via registrando zero emozioni.
La ripresa, invece, offre fiamate in apertura. Si comincia con il palo, colpito di testa da Skriniar (48') su punizione di Cancelo. Risponde Insigne, il cui destro agiro non termina lontano dal palo. Quindi tocca a Koulibaly evitare guai deviando sull'esterno della rete un pericoloso cross di Candreva. Spalletti cambia lo scacchiere: Eder per Rafinha, l'italobrasiliano parte dalla stessa posizione di Mazinho jr. Grande imbucata di Mertens per Insigne, che cerca un inutile 'cucchiaio' quasi a tu per tu con Handanovic (palla alta). Tocca a Sarri usare la panchina, Zielinski per Hamsik. Inter in affanno, diverse le palle perse in uscita. Il Napoli non sa approfittarne. Spalletti corre ai ripari e inserisce Borja Valero per Candreva. Pochi istanti prima, l'Inter aveva dato segni di risveglio: Eder dalla distanza, comoda parata di Reina. Fuori l'evanescente Perisic, entra Karamoh; Sarri prova la soluzione aerea, Milik per Mertens. Poi Rog per Allan. Predominio territoriale netto dei partenopei, ma l'Inter non sbanda più. Stesso copione dell'andata, medesimo risultato.