Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/ContentItem-71c18a85-dac3-4dd2-a671-f4f520d5a0df.html | rainews/live/ | true
SPETTACOLO

Cinema

Torino Film Festival, Giuseppe Battiston e Stefano Fresi migliori attori

Assegnati i premi della 37esima edizione del Torino Film Festival. Miglior film è 'Hvítur, hvítur dagur a white, white day' di Hlynur Pálmason (Islanda/Danimarca/Svezia)

Condividi
Cast 'Il grande passo di Antonio Padovan'
di Tiziana Di Giovannandrea
I premi della 37esima edizione del Torino Film Festival sono stati assegnati. Dal 22 al 30 novembre è andato in scena uno dei festival ogni anno più importante del cinema italiano: sono stati presentati in concorso 197 film, di cui 142 lungometraggi e 45 anteprime mondiali. 

La giuria presieduta da Cristina Comencini e composta da Fabienne Babe (Francia), Bruce McDonald (Canada), Eran Riklis (Israele), Teona Strugar Mitevska (Macedonia) ha attribuito il premio per il Miglior film (di 18.000 euro) a 'Hvítur, hvítur dagur a white, white day' di Hlynur Pálmason (Islanda/Danimarca/Svezia).

Il premio Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di 7.000 euro è andato a 'Le rêve de noura' di Hinde Boujemaa (Tunisia, Francia, Qatar) mentre ad aggiudicarsi il titolo di Miglior Attrice sono state Viktoria Miroshnichenko e Vasilisa Perelygina, per il film 'Dylda / Beanpole di Kantemir Balagov' (Russia).

Il premio per il Migliore Attore è andato a Giuseppe Battiston e Stefano Fresi per il film 'Il grande passo di Antonio Padovan' (Italia); il premio per la Miglior sceneggiatura è stato assegnato a 'Wet Season' di Anthony Chen (Singapore /Taiwan). Il Premio del Pubblico è andato a 'Ms. white light' di Paul Shoulberg (Stati Uniti).

La Giuria di Internazionale.doc composta da Sara Fattahi (Siria), Vladimir Perisic (Serbia), Erik Negro (Italia), ha assegnato poi i seguenti premi: Miglior film per Internazionale.doc (6.000 euro) a: '143 rue du desert' di Hassen Ferhani (Algeria/Francia/Qatar). "Un'umile osservazione dei cambiamenti di spazio e tempo. Con Malika e lo sguardo del regista ci tuffiamo in un imprevedibile viaggio sociopolitico attraverso il cuore del deserto", si legge nella motivazione del riconoscimento. Il Premio Speciale della giuria per Internazionale.doc è andato a 'Khamsin' di Grégoire Couvert e Grégoire Orio (Francia) dal momento che è "un tentativo di comprendere il passato attraverso l'arte al fine di reinventare una possibilità di futuro", come recita la motivazione. 

La Giuria di Italiana.doc composta da Eleonora Mastropietro (Italia), Pippo Mezzapesa (Italia), Annina Wettstein (Svizzera) ha assegnato i seguenti premi: Miglior film per Italiana.doc (6.000 euro) a: "Fuori tutto" di Gianluca Matarrese "per il coraggio e la freschezza con cui il regista realizza un racconto intimo, rendendo il dramma della propria famiglia emblema di una crisi economica dilagante". Il Premio Speciale della giuria per Italiana.doc è andato invece a 'L'apprendistato' di Davide Maldi dal momento che si tratta di "un racconto di formazione all'interno di un universo chiuso, capace di condensare forza visiva, delicatezza e paradosso".

La Giuria di Italiana.corti formata da Elia Billoni (Italia), Monica Strambini (Italia), Lucio Villani (Italia) ha poi assegnato i seguenti premi: Premio il Miglior cortometraggio (euro 2.000) a 'Spera Teresa' di Damiano Giacomelli che è una "graffiante e sofisticata riflessione sulla caducità del presente in relazione alla batteria della macchina da presa". Il Premio Speciale della giuria è andato a 'La buca' di Dario Fedele "per la capacità di raccontare la vitalità di chi aspetta, nonostante l'impossibilità di filmare".

La Giuria composta da Francesco Grieco (Italia), Diana Martirosyan (Armenia), Heidi Strobel (Germania) ha attribuito il Premio Fipresci (Premio della Federazione Internazionale della Stampa Cinematografica) per il Miglior film a: 'Le rêve de Noura' di Hinde Boujemaa (Tunisia, Francia, Qatar), "per la sua atmosfera realistica e la sua storia veritiera, caparbia, limpida e suggestiva, girata in un luogo specifico e marginale; il film affronta infatti problemi globali riguardanti scelta, libertà, responsabilità e convenzioni sociali conservatrici, che si basano anche su bisogni umani semplici e basilari nonché sulle fondamenta di ogni società: rivalità, felicità, dominio". 

La Giuria composta da Altan (Italia), Paolo Mereghetti (Italia), Cosimo Torlo (Italia) ha assegnato il Premio Cipputi 2019 - Miglior film sul mondo del lavoro a: 'Ohong village' di Lungyin Lim (Taiwan/Repubblica Ceca). "Lungyin Lim - si legge nella motivazione del premio - mette a confronto nel suo film le due facce del lavoro: quella dura e sfinente di chi fatica ogni giorno a guadagnarsi da vivere e quella gratificante e sognata di chi avrebbe trovato la strada per la ricchezza. Così il figlio del povero pescatore che torna a Taiwan dalla Cina dopo aver inseguito i miti del successo e del denaro diventa lo strumento di un confronto dove i sogni devono fare i conti con la realtà e le sirene del guadagno nascondono sconfitte e delusioni".

Per quanto riguarda il Premio Cinema D'acqua', Prima edizione del concorso per cortometraggi italiani organizzato collaborazione con Qc terme, la giuria composta da Marì Alberione (Italia), Sandro Avanzo (Italia), Alessandro Bolis (Italia) ha deciso di assegnare il premio Cinema D'Acqua per il Miglior film di 1.000 euro a 'Apollo 18' di Marco Renda, "per la capacità di celebrare il passato e parlare del presente, vedendo nell'acqua un elemento d'incontro, di comunicazione e di condivisione".

La giuria composta da Fabio Geda, Rossella Schillaci, Francesco Ghiaccio, ha deciso di assegnare ex-aequo il Premio Torino Factory di 2.500 euro a: 'Manuale di storie dei cinema' di Stefano D'Antuono e Bruno Ugioli "per la meticolosità della ricerca storica. Per il tono ironico, ma emotivamente carico, che tiene insieme il racconto, restando coerente fino all'ultimo fotogramma e ai saluti finali. Per il montaggio accurato che mantiene alto il ritmo dell'esposizione catturando con efficacia l'attenzione dello spettatore", e a 'Selene' di Sara Bianchi"perché la regista ha saputo raccontare in modo suggestivo una storia intima e dolorosa, capace di emozionare con delicatezza, evocando il vissuto della protagonista con rapide e eloquenti pennellate. Per la buona fotografia, la cura nelle inquadrature e l'uso narrativamente efficace del montaggio".

La 38esima edizione del Torino film festival si svolgerà dal 20 al 28 novembre 2020.