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MONDO

Caso Abu Omar, grazia parziale per agente Cia De Sousa

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha concesso la grazia parziale di un anno di reclusione a Sabrina De Sousa. E' quanto si legge in un comunicato della presidenza della Repubblica.

"Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato - ai sensi di quanto previsto dall'art. 87 comma 11 della Costituzione - il decreto con cui è stata concessa a Sabrina De Sousa la grazia parziale di un anno di reclusione", si spiega nella nota.

Sabrina De Sousa è la cittadina statunitense che era stata condannata nel processo sul caso Abu Omar.  "La destinataria del provvedimento di clemenza è stata condannata - si spiega nel comunicato della presidenza della Repubblica -, in concorso con altre persone, alla pena di sette anni di reclusione per il reato di sequestro di persona, avvenuto a Milano nel febbraio del 2003; detta pena è stata ridotta a quattro anni per l'indulto di cui alla legge n. 241 del 2006, già riconosciuto all'interessata nella misura di tre anni. Per effetto del provvedimento del Capo dello Stato, a carico della De Sousa permane la pena di tre anni di reclusione, pena che consente la presentazione di istanze di misure alternative alla reclusione, senza necessità di detenzione carceraria", si legge ancora.

"La decisione tiene conto del parere favorevole formulato dal ministro della Giustizia a conclusione della prevista istruttoria. Nella valutazione della domanda di grazia, il Capo dello Stato - si legge nel comunicato - ha considerato l'atteggiamento tenuto dalla condannata, la circostanza che gli Stati Uniti hanno interrotto la pratica delle extraordinary renditions, e l'esigenza di riequilibrare la pena a carico della predetta rispetto a quella degli altri condannati per il medesimo reato". 

Pg Milano revoca esecuzione pena De Sousa
Dopo la firma della grazia parziale per De Sousa, il procuratore generale di Milano, Antonio Lamanna, ha revocato l'ordine di esecuzione di pena emesso nei confronti dell'ex agente della Cia il 24 settembre 2012. Il Pg ha anche richiesto all'autorità di polizia l'immediata restituzione dell'ordine di esecuzione della pena "in quanto non più eseguibile".