MONDO
Presidenziali e politiche
Elezioni in Turchia, Erdogan rivendica la "vittoria della democrazia"
Il leader del partito di opposizione Chp, Ince, ammette la sconfitta. I filocurdi dell'Hdp superano la soglia di sbarramento ed entrano in Parlamento. Liberata l'italiana fermata nel sud-est del Paese

"Abbiamo dato a tutti una lezione di democrazia. Nessuno si azzardi a danneggiare la democrazia gettando ombre su questo risultato elettorale, per nascondere il proprio fallimento": così il presidente Recep Tayyip Erdogan, ad Ankara, da dove ha seguito lo spoglio delle schede che lo ha visto trionfare al primo turno e riconfermato alla poltrona di presidente con più del 52% di voti.
Erdogan rivendica una vittoria che ancora non è ufficiale e risponde all'opposizione che già ha accusato il presidente uscente di brogli, affermando che lo spoglio non sarebbe giunto al 95%, ma sarebbe ancora fermo al 37%.
Lo sfidante dell'opposizione, Ince: accetto vittoria Erdogan
"La competizione non è stata equa, ma accetto che (Recep Tayyip Erdogan) ha vinto". Così Muharrem Ince, principale candidato dell'opposizione nel voto presidenziale in Turchia, in un messaggio. Finora, il suo Chp aveva contestato i dati diffusi dall'agenzia statale Anadolu, che a spoglio pressoché concluso (98,4%) danno a Erdogan il 52,5% dei consensi, e dunque la vittoria al primo turno. Sopra il 30%il suo partito socialdemocratico, un risultato che il Chp non toccava dagli anni Settanta. "La Turchia ha tagliato i suoi legami con la democrazia, con il sistema parlamentare e sta andando verso il regime di un uomo solo" ha concluso Ince.
Hdp supera la soglia di sbarramento
Supera la soglia di sbarramento del 10% ed entra in Parlamento il partito filo-curdo Hdp, che con l'11,47% delle preferenze si è garantito 67 seggi (dato non scontato, considerando che è rimasto fuori dalle coalizioni). La sua sarà un'opposizione senza sconti, che già con la candidatura del detenuto Demirtas ha avuto il merito di riportare al centro del dibattito la violazione dei diritti civili e politici a danni dei parlamentari e attivisti detenuti in attesa di processo.
Liberata l'italiana fermata nel sud-est del Paese
"Sono libera, me la sono cavata con poco: una notte in carcere, dove sono stata trattata benissimo".
Lo ha detto Cristiana Cattafesta, a Radio Capital. La donna era stata fermata in Turchia dove si trovava per svolgere attività di osservazione elettorale per il principale partito filo-curdo del Paese, l'Hdp.
Erdogan vince ma il suo partito perde 7 punti
"Non abbiamo raggiunto il nostro obiettivo". Akp è passato infatti dal 49,5% al 42,4%. Maggioranza garantita grazie alla coalizione con i nazionalisti dell'Mhp, ora ago della bilancia.
Erdogan rivendica una vittoria che ancora non è ufficiale e risponde all'opposizione che già ha accusato il presidente uscente di brogli, affermando che lo spoglio non sarebbe giunto al 95%, ma sarebbe ancora fermo al 37%.
Lo sfidante dell'opposizione, Ince: accetto vittoria Erdogan
"La competizione non è stata equa, ma accetto che (Recep Tayyip Erdogan) ha vinto". Così Muharrem Ince, principale candidato dell'opposizione nel voto presidenziale in Turchia, in un messaggio. Finora, il suo Chp aveva contestato i dati diffusi dall'agenzia statale Anadolu, che a spoglio pressoché concluso (98,4%) danno a Erdogan il 52,5% dei consensi, e dunque la vittoria al primo turno. Sopra il 30%il suo partito socialdemocratico, un risultato che il Chp non toccava dagli anni Settanta. "La Turchia ha tagliato i suoi legami con la democrazia, con il sistema parlamentare e sta andando verso il regime di un uomo solo" ha concluso Ince.
Hdp supera la soglia di sbarramento
Supera la soglia di sbarramento del 10% ed entra in Parlamento il partito filo-curdo Hdp, che con l'11,47% delle preferenze si è garantito 67 seggi (dato non scontato, considerando che è rimasto fuori dalle coalizioni). La sua sarà un'opposizione senza sconti, che già con la candidatura del detenuto Demirtas ha avuto il merito di riportare al centro del dibattito la violazione dei diritti civili e politici a danni dei parlamentari e attivisti detenuti in attesa di processo.
Liberata l'italiana fermata nel sud-est del Paese
"Sono libera, me la sono cavata con poco: una notte in carcere, dove sono stata trattata benissimo".
Lo ha detto Cristiana Cattafesta, a Radio Capital. La donna era stata fermata in Turchia dove si trovava per svolgere attività di osservazione elettorale per il principale partito filo-curdo del Paese, l'Hdp.
Erdogan vince ma il suo partito perde 7 punti
"Non abbiamo raggiunto il nostro obiettivo". Akp è passato infatti dal 49,5% al 42,4%. Maggioranza garantita grazie alla coalizione con i nazionalisti dell'Mhp, ora ago della bilancia.