SPORT
La vetrina degli Europei
Euro2020: Sassuolo e Bergamo in vetrina, la provincia va in paradiso

Giovani talentuosi, giocatori all'apice, insperati trascinatori di Nazionali di seconda fascia: sono numerosi i calciatori della 'provinciali' italiane che si sono messi in mostra nella prima settimana di Euro 2020. Con due città capofila, Bergamo e Sassuolo, che hanno visto scendere in campo per la competizione continentale 13 giocatori, di cui 5 tra le file degli Azzurri. Con prestazioni finora generalmente positive, per la gioia dei direttori sportivi che hanno visto impennare le loro quotazioni di mercato. Non si tratta di una congiuntura astrale favorevole, ma degli ultimi frutti di una stagione in cui Atalanta e Sassuolo si sono affermate come le sorprese della Serie A grazie a un calcio fresco e propositivo. Merito di società e allenatori che hanno saputo valorizzare giocatori fino all'anno scorso sconosciuti e lanciare nella mischia tanti talenti emergenti.
Tra le file degli orobici i più appariscenti sono l'incursore azzurro Matteo Pessina, a segno ieri contro il Galles, il centrocampista Martin De Roon, divenuto un faro della selezione orange e l'esterno tedesco Robin Gosens, che dopo un paio di stagioni prolifiche si è preso la Nazionale ed è stato l'eroe della sfida contro il Portogallo. Senza dimenticarsi del capitano nerazzurro Rafael Toloi, il difensore oriundo che Mancini ha fortemente voluto come jolly per il torneo continentale. Un passo indietro ci sono i due fantasisti dell'est, Miranchuk e Malinovskij, impegnati con Russia e Ucraina. Il primo ha già lasciato il segno nello scontro decisivo contro la Finlandia, l'altro ha sbagliato un rigore ma finora si è dimostrato il valore aggiunto della squadra guidata da Shevchenko. A loro si aggiungono Remo Freuler e Mario Pasalic che nonostante la buona stagione subiscono la fase di difficoltà attraversata da Svizzera e Croazia. E poi il danese Joakim Maehele, sbarcato in Italia durante il mercato di gennaio, che non ha sfigurato con la maglia biancorossa.
Dal Sassuolo invece provengono tre Azzurri: il centrocampista Manuel Locatelli, fresco autore di una doppietta, l'ala Domenico Berardi e il giovane attaccante Giacomo Raspadori. Tra le selezioni estere c'è invece il difensore turco Mert Muldur che non ha brillato e il centrocampista slovacco Lukas Haraslin, a caccia contro la Spagna di un biglietto per la fase finale. In tutto 13 calciatori, a sufficienza per scendere in campo, dimostrando che il bel gioco espresso nei club italiani è replicabile ovunque e la classe provinciale può andare in paradiso.
Tra le file degli orobici i più appariscenti sono l'incursore azzurro Matteo Pessina, a segno ieri contro il Galles, il centrocampista Martin De Roon, divenuto un faro della selezione orange e l'esterno tedesco Robin Gosens, che dopo un paio di stagioni prolifiche si è preso la Nazionale ed è stato l'eroe della sfida contro il Portogallo. Senza dimenticarsi del capitano nerazzurro Rafael Toloi, il difensore oriundo che Mancini ha fortemente voluto come jolly per il torneo continentale. Un passo indietro ci sono i due fantasisti dell'est, Miranchuk e Malinovskij, impegnati con Russia e Ucraina. Il primo ha già lasciato il segno nello scontro decisivo contro la Finlandia, l'altro ha sbagliato un rigore ma finora si è dimostrato il valore aggiunto della squadra guidata da Shevchenko. A loro si aggiungono Remo Freuler e Mario Pasalic che nonostante la buona stagione subiscono la fase di difficoltà attraversata da Svizzera e Croazia. E poi il danese Joakim Maehele, sbarcato in Italia durante il mercato di gennaio, che non ha sfigurato con la maglia biancorossa.
Dal Sassuolo invece provengono tre Azzurri: il centrocampista Manuel Locatelli, fresco autore di una doppietta, l'ala Domenico Berardi e il giovane attaccante Giacomo Raspadori. Tra le selezioni estere c'è invece il difensore turco Mert Muldur che non ha brillato e il centrocampista slovacco Lukas Haraslin, a caccia contro la Spagna di un biglietto per la fase finale. In tutto 13 calciatori, a sufficienza per scendere in campo, dimostrando che il bel gioco espresso nei club italiani è replicabile ovunque e la classe provinciale può andare in paradiso.