Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/ContentItem-71fcc89b-f8f1-45d1-80dc-e85e7f96520e.html | rainews/live/ | true
ITALIA

Milano

Morto Nedo Fiano, uno degli ultimi sopravvissuti ad Auschwitz

Aveva 95 anni, era il padre del deputato Emanuele. Dureghello: "Esempio di vita per tutti noi"

Condividi

E' morto a Milano Nedo Fiano, papà del deputato Emanuele e uno degli ultimi sopravvissuti di Auschwitz. Aveva 95 anni.

"Mi piange il cuore per la scomparsa di Nedo Fiano. Sopravvissuto a Auschwitz, ha avuto la forza di raccontare l'orrore a intere generazioni. Un esempio di vita per tutti noi. Un abbraccio a Emanuele Fiano e alla famiglia dalla comunità ebraica di Roma" scrive in un tweet la presidente della comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello.

Dureghello a Rainews24: Nedo Fiano personalità straordinaria

Figlio Emanuele: non avrò mai la sua forza
"Papà ci ha lasciati. Ci rimarranno per sempre le sue parole e il suo insegnamento, il suo ottimismo e la sua voglia di vivere. Non avrò mai io la forza che ebbe lui e che lo fece risalire dall'abisso, ma da lui ho imparato che per le battaglie di vita e contro ogni odio bisogna combattere sempre. Questo ci ha insegnato la memoria che lui ha contribuito a diffondere. Sia lieve a papà la terra che lo accoglie e sempre su di noi la sua mano ci protegga". Lo scrive su Facebook il figlio Emanuele.

Casellati: perdiamo voce instancabile di testimonianza
"Oggi perdiamo una delle ultime, instancabili voci di testimonianza della Shoah. Le mie condoglianze per la scomparsa di Nedo Fiano e un abbraccio ai suoi cari in questo momento di dolore". Lo scrive su twitter il presidente del Senato, Elisabetta Casellati.

Fico: un abbraccio ai suoi cari
"Nedo Fiano dopo essere sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz ha dedicato la propria vita a testimoniare gli orrori della Shoah. Ci lascia oggi a 95 anni. Un abbraccio a @emanuelefiano  e a tutti i suoi cari". Così il presidente della Camera, Roberto Fico, sui social.

Conte: perdiamo prezioso testimone pagina buia della Storia
"Con la scomparsa di Nedo Fiano perdiamo uno degli ultimi sopravvissuti all’orrore della Shoah, un appassionato, prezioso testimone di una delle pagine più buie della Storia dell’umanità. Un commosso pensiero e una partecipe vicinanza al figlio Emanuele e ai suoi cari". Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Sassoli: il regno dei Giusti è la sua dimora
"Un pensiero di forte affetto e vicinanza a Emanuele Fiano e alla famiglia per la scomparsa di Nedo Fiano, prezioso testimone degli orrori della Shoah, scrittore raffinatissimo, uomo mite, gentile, tenace, di intransigente, cristallino valore. Il regno dei Giusti è la sua dimora". Lo scrive su Twitter il presidente del Parlamento Ue, David Sassoli.

Franceschini: scompare un grande italiano
"Con grande dolore ho appreso della scomparsa di Nedo Fiano - dichiara il ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini - un grande italiano che ha dovuto vivere le terribili conseguenze delle leggi razziali e l'orrore della deportazione nel campo di sterminio di Auschwitz  da cui è ritornato, unico sopravvissuto della sua famiglia, per testimoniare alle successive generazioni la terribile esperienza che lo ha accomunato a milioni di perseguitati dai regimi fascisti e nazisti. Sono vicino a tutta la famiglia, al figlio Emanuele, in questo triste momento di lutto".

Zingaretti: da oggi il mondo è più povero
"Con la scomparsa di Nedo Fiano, il mondo perde un uomo che dopo essere sopravvissuto all'orrore della Shoah, ha passato il resto della vita trasmettendo ai giovani il valore della memoria. Un grande abbraccio a @emanuelefiano e alla sua famiglia. Da oggi il mondo è più povero". Così su twitter il segretario Pd, Nicola Zingaretti.

Renzi: addio Nedo, e grazie
"Nedo Fiano era uno degli ultimi testimoni diretti di Auschwitz. La sua famiglia - venduta per qualche migliaio di lire da un delatore ai nazisti - fu sterminata nelle camere a gas. Lui si salvò miracolosamente. Dopo qualche anno nella sua Firenze decise di andare a vivere a Milano: troppo forte il dolore di respirare ogni giorno nei luoghi della sua famiglia distrutta. Ormai anziano - dopo una vita di successi - decise di tornare a vedere la casa dove era cresciuto: lo conobbi cosi, mentre ero presidente della provincia. Gli proposi di organizzare un charter con gli studenti delle superiori per tornare a Auschwitz. Mi disse che per lui il dolore sarebbe stato troppo grande. Poi cambiò idea. E per due anni - assieme alla Comunità Ebraica di Firenze - organizzammo i voli della memoria. Una delle più toccanti esperienze della mia vita politica". Lo scrive su Facebook il leader di Italia Viva ed ex premier, Matteo Renzi.

"La sua voce in albergo la sera prima della visita ai lager, la sua emozione nei luoghi della prigionia, la sua forza d’animo nell’incitare alla fine i ragazzi a vivere la propria vita da protagonisti: non dimenticherò mai - prosegue Renzi - i tanti istanti che adesso mi tornano in testa. Quanta bellezza in quell’uomo che trasmetteva alle nuove generazioni il testimone della memoria. Da Sindaco gli ho consegnato il fiorino d’oro. Da premier sono andato a trovarlo con suo figlio Lele quando già stava male. Ma è da uomo che oggi voglio ricordarlo: non dimenticherò mai gli occhi di Nedo mentre parla degli occhi della sua mamma. Oggi Nedo ha chiuso gli occhi per sempre. Oggi i miei occhi sono pieni di lacrime. Benedico il giorno che ti ho incontrato e ti dico grazie, caro Nedo. Sei stato un gigante nella tua vita. E sei stato meraviglioso nell'accettare di rivivere il dolore di Auschwitz per educare le nuove generazioni. Per dare loro speranza. Per insegnare a tutti noi che dire MAI PIÙ è un dovere. Ciao Nedo, grazie".

Sala: sua testimonianza grande insegnamento per tutti 
"Addio a Nedo Fiano. Sopravvissuto alla Shoah, ha saputo raccontare la tragedia dell'Olocausto. La testimonianza di ciò che ha vissuto durante la deportazione ad Auschwitz resterà per sempre un grande insegnamento per tutti noi. Un abbraccio a Emanuele e a tutta la famiglia Fiano". Così in un tweet il sindaco di Milano, Beppe Sala.

Raggi: mi stringo alla famiglia 
"E' scomparso Nedo Fiano, uno degli ultimi sopravvissuti ad Auschwitz e testimone dell'Olocausto. Mi stringo al figlio Emanuele e a tutta la sua famiglia in questo momento di dolore". Lo scrive su Twitter il sindaco di Roma, Virginia Raggi.

Ucei: scomparsa lascia vuoto profondo
"La scomparsa di Nedo Fiano lascia un vuoto profondo. Ricordo un Testimone ma anche un uomo straordinario, amante della vita nonostante la terribile esperienza vissuta nel lager. Il 20enne Nedo fu l'unico della sua famiglia a fare ritorno. Con la disperazione negli occhi, ma anche la voglia di costruire e ricostruire insieme all'amata Rina, la compagna di scuola ritrovata e insieme alla quale avrebbe messo al mondo tre figli - Enzo, Andrea ed Emanuele - cui tutti ci stringiamo con affetto in questo momento di immenso dolore". Lo dichiara in una nota la presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni dichiara, anche a nome di tutto il Consiglio Ucei.

"La sua lucida testimonianza, il suo incrollabile impegno civile e di Memoria, resteranno un segno indelebile nelle generazioni. Sia il suo ricordo di benedizione", conclude Di Segni.

Moked: ci lascia uno degli ultimi Testimoni italiani
"Ci ha lasciati Nedo Fiano, uno degli ultimi Testimoni italiani della Shoah. Nato a Firenze nel 1925, da tempo residente a Milano, è stato uno dei primi sopravvissuti a confrontarsi sulla sua drammatica esperienza in pubblico. Ad aprire percorsi nuovi d'incontro e racconto con le nuove generazioni". Così Moked, il portale dell'ebraismo.

"Unico della sua famiglia a sopravvivere all'inferno del lager, Fiano era stato catturato da un fascista in borghese nella fiorentina Via Cavour, rinchiuso nelle carceri cittadine e poi, dopo l'internamento a Fossoli, destinato prima ad Auschwitz e poi a Buchenwald. Straziante l'ultimo abbraccio alla madre, sulla banchina del lager. Un abbraccio segnato dalla consapevolezza che mai più si sarebbero rivisti". "Ciò che ha connotato tutta la mia vita - avrebbe raccontato il Testimone in uno dei suoi numerosi interventi - è stata la mia deportazione nei campi di sterminio nazisti. Con me ad Auschwitz finì tutta la mia famiglia, vennero sterminati tutti. A diciotto anni sono rimasto orfano e quest'esperienza così devastante ha fatto di me un uomo diverso, un testimone per tutta la vita".

Moked sottolinea che sono "lacerazioni incurabili, ma anche la forza di costruire e ricostruirsi una vita insieme all'amata Rina Lattes, la compagna di scuola ritrovata dopo la Shoah, assieme alla quale avrebbe messo al mondo i tre figli Enzo, Andrea ed Emanuele".