Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/ContentItem-72359c9f-52ef-446a-be78-e4ea86344c3b.html | rainews/live/ | true
MONDO

Capital Gazette: 'non siamo nemici del popolo'

Strage di Annapolis, Trump nega bandiere a mezz'asta per i giornalisti uccisi. Ma poi cambia idea

A sollecitare la decisione il sindaco di Annapolis, Gavin Buckley, che ha presentato la richiesta attraverso la delegazione del Maryland al Congresso. Dopo la sua protesta dalla Casa Bianca è arrivato il via libera alla commemorazione

Condividi
L'amministrazione Trump non ha voluto ordinare bandiere a mezz'asta negli edifici federali per onorare le cinque vittime dell'attacco della scorsa settimana nella redazione della Capital Gazette. Ad annunciarlo era stato il sindaco di Annapolis, Gavin Buckley, che aveva fatto la richiesta. Poi però dalla Casa Bianca è arrivato il contrordine: "Il Presidente ha ordinato che in tutti gli edifici federali le bandiere siano issate a mezz'asta", ha detto la portavoce Lindsay Walters, citata dal Washington Post




Nei mesi scorsi l'amministrazione ha ordinato le bandiere a mezz'asta per altre stragi, come quella nella scuola di Parkland, in cui morirono 17 persone, e quella della scuola di Santa Fe in Texas, in cui ne morirono 10.

Il governatore del Maryland, il repubblicano Larry Hogan, ha ordinato bandiere a mezz'asta negli edifici statali. I cinque dipendenti del giornale di Annapolis sono stati uccisi da Jarrdo Ramos, che nel 2012 aveva denunciato il giornale per diffamazione ed in seguito aveva rivolto diverse minacce ai giornalisti attraverso i social media. 

Nella lettera con cui la redazione del giornale ha ringraziato per le manifestazioni di solidarietà, non è mancata una critica a Trump per le sue note posizioni critiche nei confronti dei media. "Noi non gli perdoneremo di averci chiamato nemici del popolo - hanno scritto i giornalisti riferendosi ad uno dei più clamorosi attacchi di Trump contro la stampa - perché mettere in luce le cose negative e combattere le ingiustizie è il nostro lavoro".