SPETTACOLO
Situazione era precipitata dopo operazione al cuore
Musica. Manager: "Nicola Di Bari fuori pericolo, condizioni ora stazionarie"
"Ora sta facendo ulteriori visite e accertamenti. All'inizio - spiega - è andato tutto bene, poi ci sono state delle complicazioni e ha temuto per la sua vita. Per questo mi ha chiesto di dare notizia sulle sue condizioni"

Migliorano le condizioni di salute del cantante Nicola Di Bari, ricoverato all'ospedale San Raffaele di Milano, dove è stato sottoposto ad un intervento al cuore che ha fatto temere per la sua vita. Lo dice all'Adnkronos il manager dell'artista Franco Mariello spiegando che "adesso è fuori pericolo e la situazione è stazionaria. Può succedere di tutto ma sembra che si stia ristabilendo. Grazie a Dio la cosa pare che sia rientrata. Ora sta facendo ulteriori visite e accertamenti. All'inizio - continua il manager - è andato tutto bene, poi ci sono state delle complicazioni e Nicola Di Bari ha temuto per la sua vita. Per questo mi ha chiesto di dare notizia sulle sue condizioni". Il cantante dopo che le sue condizioni si erano aggravate era stato trasferito nel reparto di rianimazione.
Nicola Di Bari, che ha compiuto 80 anni lo scorso 29 settembre, ha vinto due volte il Festival di Sanremo. Nel 1971 con "Il cuore è uno zingaro" in coppia con Nada, nello stesso anno vince anche 'Canzonissima' con "Chitarra suona più piano", battendo in extremis Massimo Ranieri; questa canzone fu scelta anche da Mina per il suo album "Uiallalla" nel 1989; il brano è stato poi inciso con il titolo "Guitarra Suena Mas Bajo" (La Hora) anche dal gruppo musicale spagnolo 'Los Catinos'. Il 1971 è anche l'anno di un omaggio a Luigi Tenco, con l'album Nicola Di Bari canta Luigi Tenco. Dopo pochissimi mesi, nel 1972 trionfa ancora a Sanremo con "I giorni dell'arcobaleno", presentata anche allo Eurovision Song Contest di quell'anno, a Edimburgo: in tale occasione riscosse moltissimi applausi e lusinghieri giudizi dalla critica, guadagnando un onorevole sesto posto.
Il cinema. Da Lizzani a Checco Zalone
Negli anni settanta l'attività artistica di Nicola Di Bari ha interessato anche il cinema: ha partecipato al film poliziesco "Torino nera" del 1972, con la regia di Carlo Lizzani e a fianco di attori quali Bud Spencer. In precedenza aveva recitato con altri due cantanti, Don Backy e Caterina Caselli, nel film "L'immensità" (La ragazza del Paip's) del 1967, diretto da Oscar De Fina e in "La ragazza del prete", del 1970, diretto da Domenico Paolella. Nel 2010 è uscito al cinema il film di Paolo Virzì dal titolo "La prima cosa bella", con il successo del cantante pugliese come colonna sonora. Nel film si ascolta sia la versione originale, sia una cover interpretata da Malika Ayane. Nel 2020 ha una parte in "Tolo Tolo", il film campione d'incassi di Checco Zalone, in cui interpreta lo zio del protagonista, ansioso di incassare il risarcimento dello Stato per la sua morte presunta.
Nei primi anni duemila riacquista maggiore notorietà grazie alla ripubblicazione in CD delle sue canzoni più celebri, grazie alle "cover" di altri artisti e ai revival. Continua ad effettuare concerti in America Latina e pubblica un nuovo album in italiano: "Un lungo viaggio d'amore".
Nicola Di Bari, che ha compiuto 80 anni lo scorso 29 settembre, ha vinto due volte il Festival di Sanremo. Nel 1971 con "Il cuore è uno zingaro" in coppia con Nada, nello stesso anno vince anche 'Canzonissima' con "Chitarra suona più piano", battendo in extremis Massimo Ranieri; questa canzone fu scelta anche da Mina per il suo album "Uiallalla" nel 1989; il brano è stato poi inciso con il titolo "Guitarra Suena Mas Bajo" (La Hora) anche dal gruppo musicale spagnolo 'Los Catinos'. Il 1971 è anche l'anno di un omaggio a Luigi Tenco, con l'album Nicola Di Bari canta Luigi Tenco. Dopo pochissimi mesi, nel 1972 trionfa ancora a Sanremo con "I giorni dell'arcobaleno", presentata anche allo Eurovision Song Contest di quell'anno, a Edimburgo: in tale occasione riscosse moltissimi applausi e lusinghieri giudizi dalla critica, guadagnando un onorevole sesto posto.
Il cinema. Da Lizzani a Checco Zalone
Negli anni settanta l'attività artistica di Nicola Di Bari ha interessato anche il cinema: ha partecipato al film poliziesco "Torino nera" del 1972, con la regia di Carlo Lizzani e a fianco di attori quali Bud Spencer. In precedenza aveva recitato con altri due cantanti, Don Backy e Caterina Caselli, nel film "L'immensità" (La ragazza del Paip's) del 1967, diretto da Oscar De Fina e in "La ragazza del prete", del 1970, diretto da Domenico Paolella. Nel 2010 è uscito al cinema il film di Paolo Virzì dal titolo "La prima cosa bella", con il successo del cantante pugliese come colonna sonora. Nel film si ascolta sia la versione originale, sia una cover interpretata da Malika Ayane. Nel 2020 ha una parte in "Tolo Tolo", il film campione d'incassi di Checco Zalone, in cui interpreta lo zio del protagonista, ansioso di incassare il risarcimento dello Stato per la sua morte presunta.
Nei primi anni duemila riacquista maggiore notorietà grazie alla ripubblicazione in CD delle sue canzoni più celebri, grazie alle "cover" di altri artisti e ai revival. Continua ad effettuare concerti in America Latina e pubblica un nuovo album in italiano: "Un lungo viaggio d'amore".