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ITALIA

Le minacce via chat: "Se ti ripresenti qua il cane ti spappola viva"

Nada Cella, le minacce contro la criminologa

Mesi di chiamate e messaggi audio molti dei quali dal contenuto intimidatorio inviati da Annalucia Cecere - la donna indagata nella nuova inchiesta sull'omicidio di Nada Cella - alla criminologa Antonella Pesce Delfino, che ha avuto un ruolo cruciale nella riapertura del 'cold case'

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Emergono altri dettagli dall'inchiesta riaperta dopo 25 anni sull'omicidio a Chiavari di Nadia Cella. Oltre ad Annalucia Cecere, sono indagati il commercialista Marco Soracco e l'anziana madre di questi. Secondo gli inquirenti Cecere avrebbe ucciso per gelosia nei confronti di Soracco, che avrebbe avuto un interesse per Nadia.

Accuse e minacce via chat
Agli atti ci sarebbero decine di chiamate e messaggi audio - molti dei quali dal contenuto intimidatorio - inviati da Annalucia Cecere - indagata nella nuova inchiesta - alla criminologa Antonella Pesce Delfino, la donna che ha avuto un ruolo cruciale nella riapertura del 'cold case', rimasto senza soluzione per 25 anni.

L'omicidio 25 anni fa
Nada Cella fu uccisa il 6 maggio 1996 a Chiavari all'interno dello studio del commercialista Marco Soracco, dove lavorava come segretaria. Stando alla nuova ipotesi degli inquirenti, il movente del delitto sarebbe passionale e legato a un'infatuazione per lo stesso professionista, a sua volta indagato insieme all'anziana madre per false dichiarazioni ai pubblici ministeri. 

L'indagine privata di Antonella Pesce Delfino
Nel corso della sua indagine privata - iniziata tre anni fa dopo avere conosciuto la madre di Nada - Antonella Pesce Delfino, criminologa, si era presentata a casa di Cecere che oggi ha 53 anni e vive in provincia di Cuneo. Con uno stratagemma e senza menzionare mai direttamente il caso Nada Cella era riuscita a parlare con lei. Ma era bastato un accenno alla riviera ligure e il nome di un uomo conosciuto a Chiavari per provocare la reazione della donna. Che da allora aveva iniziato ad inviarle decine di messaggi anche in riferimento all'omicidio (a cui la criminologa non aveva però fatto alcun riferimento esplicito): "Ora faccio riaprire il caso stai tranquilla, anzi ho parlato ora con la polizia di Chiavari, ti ci trascino per i capelli e poi ti faccio fare le domandine". Sono registrazioni che ora sono agli atti dell'inchiesta coordinata dal procuratore Francesco Pinto e dal sostituto Gabriella Dotto.

Ancora minacce
Infine una frase che suona come ulteriore minaccia: "Perché sei venuta qua ad assicurarti che io avessi solo un cane? No, non ho solo quello. Ne ho anche un altro che se ti ripresenti qua ti spappola viva".

Le accuse della procura
Annalucia Cecere e Marco Soracco sono difesi dall'avvocato Andrea Vernazza e sono accusati di false dichiarazioni al Pm per "avere mentito sui reali rapporti tra il professionista e l'ex insegnante".