La guerra commerciale
Donald Trump e la minaccia dei dazi, Colaninno: potremmo esportare la Vespa dal Vietnam
Il presidente Piaggio commenta dalle pagine del Corriere la minaccia Usa di imporre dazi fino al 100% su diversi prodotti di punta europei, fra cui la Vespa. Secondo Cnn, già oggi Trump firmerà due ordini esecutivi. In ballo ci sono 100 milioni di dollari l'anno di esportazioni Usa, che il presidente americano vendicherebbe con misure ritorsive su una cifra equivalente di prodotti Ue

"Ma perché se la prendono con la Vespa, che cosa c`entra con la carne bovina?". Con queste parole, il presidente della
Piaggio, Roberto Colaninno, commenta in una intervista al Corriere della Sera la minaccia Usa di imporre forti dazi su diversi prodotti di punta europei, fra cui la Vespa. "Purtroppo ho visto la notizia. Una guerra commerciale? Non lo so. Di certo non è un bacetto. Questa crociata protezionistica ci procura più un danno di immagine che finanziario. Altri marchi europei patiranno molto di più: l`austriaca Ktm, ma anche la tedesca Bmw", spiega il numero uno della Piaggio. "Che cosa dobbiamo fare? Non possiamo fare la guerra all`America. Speriamo che si sgonfi tutto. Comunque non sono sicuro che saremo toccati. Piaggio produce le Vespe anche in Vietnam. E non è ancora chiaro se questi nuovi dazi colpiranno il marchio e i codici che identificano i prodotti o il Paese che li produce. Perché se fosse una misura contro il Paese, noi potremmo aggirarla facilmente vendendo in America le Vespe prodotte in Vietnam", chiosa Colaninno.
All'indomani dell'indiscrezione pubblicata dal Wall Street Journal, resta in primo piano la guerra commerciale che Donald Trump potrebbe scatenare contro l'Unione europea, rispolverando una contesa ventennale: il bando di Bruxelles alle carni bovine Usa trattate con gli ormoni. E secondo la Cnn, il presidente Usa è già pronto all’azione. Nelle prossime ore, farà la sua prima mossa nel tentativo di rimodellare la politica commerciale americana. Firmerà due ordini esecutivi volti a combattere gli “abusi” del commercio estero che contribuiscono al deficit commerciale degli Stati Uniti. Da una parte, avvierà un’ampia revisione degli accordi con alcuni partner commerciali, dall’altra l’applicazione più rigorosa delle leggi antidumping americane per impedire ai produttori stranieri di sottoquotare le aziende Usa con la vendita di beni a un prezzo “iniquo”.
In ballo ci sono 100 milioni di dollari l'anno di esportazioni Usa, che Trump vendicherebbe con misure ritorsive su una cifra equivalente di prodotti Ue, tra cui ci sono la Vespa e l'acqua minerale San Pellegrino. Per il quotidiano Usa, l'amministrazione Trump sta valutando di imporre dazi puntitivi fino al 100% del loro valore su numerosi prodotti dell'Unione europea. E nel mirino del tycoon non c'è solo il made in Europe. Ieri, il presidente Usa ha già preannunciato sul suo profilo twitter che l'incontro con il presidente cinese Xi Jinping fissato per la prossima settimana sarà "molto difficile". Quella cinese è la seconda economia del mondo. "Noi - ha continuato the Donald nel tweet - non possiamo più avere enormi deficit commerciali (...) e perdite di posti di lavoro. Le imprese americane devono essere pronte a cercare altre alternative". Quello del 6-7 aprile al Mar-a-Lago, il resort privato del presidente americano, sarà il primo incontro tra i due leader. Trump nella campagna elettorale ha usato spesso l'argomento della Cina, sostenendo di voler aumentare fortemente i dazi doganali e accusando i cinesi di "rubare" milioni di posti di lavoro agli americani.
A Bruxelles per ora nessuno vuol parlare di conflitto
Mentre la Commissione Ue "segue da vicino" la questione, a Bruxelles nessuno per ora vuole parlare di "conflitto" perché non ci sono stati ancora atti formali da parte dell'amministrazione Trump. Inoltre, sempre da Bruxelles si fa notare che eventuali tariffe sui prodotti Ue imposte dagli Usa come misura di rappresaglia "dovrebbero essere autorizzate dall'Organizzazione Mondiale del Commercio". La polemica intanto rimbalza da una sponda all'altra dell'Atlantico. Dall'Italia replica il presidente del consiglio Paolo Gentiloni, secondo cui "dazi e protezionismi sono chiusure che non devono mettere un freno alla qualità, perché la qualità è crescita e la crescita deve essere per tutti".
Nel mirino delle autorità Usa ci sono fino a 90 prodotti europei
tra i quali la Vespa della Piaggio e l'acqua minerale San Pellegrino. Ma ci sono anche l'acqua minerale Perrier, le moto dell'austriaca Ktm e quelle della svedese Husqvarna, alcuni formaggi francesi tra cui il Roquefort e il foie gras francese.
La guerra commerciale sulla carne agli ormoni risale al 1996, quando gli Usa portano il caso al Wto, che sanziona il bando Ue. Nel 2009 Usa e Ue fanno la pace. Tuttavia, secondo i produttori Usa il mercato Ue non è stato adeguatamente aperto. Nel 2015 il dipartimento al Commercio Usa si diceva pronto a prendere provvedimenti contro l'Europa, mentre la commissione Ue proponeva di risolvere la disputa nell'ambito del Ttip, l'accordo di libero scambio tra Europa e Usa, naufragato a settembre. Ora Trump pensa di tornare all'attacco.