ECONOMIA
Gran Bretagna
Airbag difettosi, Mercedes richiama 400.000 auto
Il problema riguarda le auto vendute tra il novembre del 2011 e lo scorso luglio

La casa automobilistica Mercedes-Benz, di proprietà della tedesca Daimler, ha richiamato 400.000 auto in Gran Bretagna per problemi di sicurezza legati all'airbag. I richiami riguardano in particolare i modelli classe A, B, C ed E e riguardano le auto vendute tra il novembre del 2011 e lo scorso luglio.
Airbag disattivati
Un portavoce di Mercedes ha dichiarato alla BBC: "È possibile che si verifichi una scarica elettrostatica che può disattivare involontariamente l'airbag del conducente". Ha poi aggiunto che il problema di apertura dell'airbag ha interessato "solo alcuni veicoli" e in "rari casi". Il portavoce ha inoltre affermato che le auto sono sicure in condizioni di guida normale ma che nel caso di accensione dell'apposita spia di segnalazione occorre contattare l'assistenza stradale o il rivenditore più vicino.
Interventi di controllo
Sarà comunque la casa automobilistica a contattare i clienti con le auto "a rischio". L'intervento, ovviamente gratuito - ha assicurato il portavoce - richiede un'ora di lavoro. Con una nota, il marchio controllato dal gruppo Daimler ha precisato che la vicenda non è legata ai problemi del produttore giapponese Takata.
Airbag disattivati
Un portavoce di Mercedes ha dichiarato alla BBC: "È possibile che si verifichi una scarica elettrostatica che può disattivare involontariamente l'airbag del conducente". Ha poi aggiunto che il problema di apertura dell'airbag ha interessato "solo alcuni veicoli" e in "rari casi". Il portavoce ha inoltre affermato che le auto sono sicure in condizioni di guida normale ma che nel caso di accensione dell'apposita spia di segnalazione occorre contattare l'assistenza stradale o il rivenditore più vicino.
Interventi di controllo
Sarà comunque la casa automobilistica a contattare i clienti con le auto "a rischio". L'intervento, ovviamente gratuito - ha assicurato il portavoce - richiede un'ora di lavoro. Con una nota, il marchio controllato dal gruppo Daimler ha precisato che la vicenda non è legata ai problemi del produttore giapponese Takata.