MONDO
I giornalisti denunciano censura e clima da propaganda
Russia-Ucraina, è guerra informatica
Il sito del presidente Kremlin.ru ha subito un attacco massiccio da parte di hacker. Una risposta, forse, alla stretta del governo sulle fonti di informazione indipendenti in Russia, a pochi giorni dal referendum che in Crimea. Hacker in azione anche contro i siti web governativi della neonata Repubblica di Crimea

Le tensioni tra Russia e Ucraina scatenano una cyberguerra. Il sito del Cremlino Kremil.ru ha subito un attacco hacker, la risposta alla stretta esercitata da Putin sulle fonti di informazione.
I giornalisti parlano di vera e propria censura e di "clima di propaganda senza precedenti nell'epoca post sovietica". Sabato la manifestazione contro la guerra in Ucraina, prevista a Mosca sarà dedicata anche alla libertà di stampa.
Attaccati siti governativi Crimea
Hacker in azione anche contro i siti web governativi della neonata Repubblica di Crimea: l'attacco ha colpito il portale dell'Alta Corte di Simferopoli, insieme ad
altri, così come quello del Comitato elettorale per ilreferendum di domenica a Sebastopoli. Lo riferiscono i media locali.
La stretta sui media
Da giovedì sera, su decisione dell'Authority per il controllo dei media, è bloccato l'accesso al blog e dell'oppositore Alexei Navalny su LiveJournal, al sito vicino all'opposizione Ej.ru - che pubblica approfondimenti e commenti politici - e al sito dell'ex campione di scacchi e figura anti-Putin, Garry Kasporv (kasparov.ru).
Altri noti siti, come quello di Radio Eco di Mosca, sono stati temporaneamente bloccati perchè pubblicavano il blog di Navalny. I vertici della radio hanno spiegato che il sito è tornato accessibile oggi dopo che il link alle pubblicazioni del blogger è stato rimosso, su ordine delle autorità. Per diverse ore, giovedì, anche il sito Grani.ru, dove appaiono gli interventi di diverse figure di spicco dell'opposizione di piazza e dove si informa anche degli eventi di protesta e' stato bloccato.
Censura e clima di propaganda
Il direttore del centro demoscopico indipendente Levada, Lev Gudkov, ha lanciato l'allarme per un clima di "propaganda in Russia, senza precedenti nell'epoca post sovietica", i giornalisti parlano di vera e propria censura ordinata dal Cremlino. Nei giorni scorsi è stata licenziata la direttrice del sito Lenta.ru e sostituita con una figura vicina al potere, dopo che un suo reporter aveva pubblicato l'intervista a un attivista del movimento di estrema destra ucraino, Pravi Sektor. Diversi redattori si sono licenziati in segno di protesta, mentre oggi il sito ha subito un pesante attacco hacker.
A febbraio era stata la volta della tv indipendente Dozhd, praticamente oscurata nelle sue trasmissioni via cavo e accessibile ormai solo su internet. Poco prima, su ordine del presidente Vladimir Putin è stata annunciata la chiusura della maggiore agenzia statale Ria Novosti, ribattezza con nuovo nome e sotto la direzione di uno dei piu' celebri anchorman della tv di Stato, Dmitry Kiseliov.
I giornalisti parlano di vera e propria censura e di "clima di propaganda senza precedenti nell'epoca post sovietica". Sabato la manifestazione contro la guerra in Ucraina, prevista a Mosca sarà dedicata anche alla libertà di stampa.
Attaccati siti governativi Crimea
Hacker in azione anche contro i siti web governativi della neonata Repubblica di Crimea: l'attacco ha colpito il portale dell'Alta Corte di Simferopoli, insieme ad
altri, così come quello del Comitato elettorale per ilreferendum di domenica a Sebastopoli. Lo riferiscono i media locali.
La stretta sui media
Da giovedì sera, su decisione dell'Authority per il controllo dei media, è bloccato l'accesso al blog e dell'oppositore Alexei Navalny su LiveJournal, al sito vicino all'opposizione Ej.ru - che pubblica approfondimenti e commenti politici - e al sito dell'ex campione di scacchi e figura anti-Putin, Garry Kasporv (kasparov.ru).
Altri noti siti, come quello di Radio Eco di Mosca, sono stati temporaneamente bloccati perchè pubblicavano il blog di Navalny. I vertici della radio hanno spiegato che il sito è tornato accessibile oggi dopo che il link alle pubblicazioni del blogger è stato rimosso, su ordine delle autorità. Per diverse ore, giovedì, anche il sito Grani.ru, dove appaiono gli interventi di diverse figure di spicco dell'opposizione di piazza e dove si informa anche degli eventi di protesta e' stato bloccato.
Censura e clima di propaganda
Il direttore del centro demoscopico indipendente Levada, Lev Gudkov, ha lanciato l'allarme per un clima di "propaganda in Russia, senza precedenti nell'epoca post sovietica", i giornalisti parlano di vera e propria censura ordinata dal Cremlino. Nei giorni scorsi è stata licenziata la direttrice del sito Lenta.ru e sostituita con una figura vicina al potere, dopo che un suo reporter aveva pubblicato l'intervista a un attivista del movimento di estrema destra ucraino, Pravi Sektor. Diversi redattori si sono licenziati in segno di protesta, mentre oggi il sito ha subito un pesante attacco hacker.
A febbraio era stata la volta della tv indipendente Dozhd, praticamente oscurata nelle sue trasmissioni via cavo e accessibile ormai solo su internet. Poco prima, su ordine del presidente Vladimir Putin è stata annunciata la chiusura della maggiore agenzia statale Ria Novosti, ribattezza con nuovo nome e sotto la direzione di uno dei piu' celebri anchorman della tv di Stato, Dmitry Kiseliov.