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MONDO

La visita a Nuova Delhi

Italia-India: firmati 6 documenti, tra i temi la sicurezza. Gentiloni: rafforzare partnership con Ue

Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, inizia la sua visita in India e incontra il premier Modi. Il presidente del Consiglio italiano: "L'Italia sostiene il lavoro per rafforzare la partnership tra India e Unione Europea". Per la stampa indiana questo è "un nuovo inizio" dopo il "congelamento" delle relazioni bilaterali dovuto al caso giudiziario dei due marò. Gentiloni è il primo presidente del Consiglio italiano a far tappa in India da ben dieci anni

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L'incontro tra il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ed il primo ministro indiano Narendra Modi si è concluso con la firma di 6 documenti che segnano i 70 anni di collaborazione tra i due paesi. L'anniversario sarà nel marzo 2018 ed in occasione i due primi ministri hanno scoperto il logo che verrà usato per le celebrazioni.

Il primo documento riguarda la firma di un accordo sulla sicurezza tra le Ferrovie dello Stato e quelle indiane. Il secondo protocollo riguarda proprio i 70 anni di relazioni diplomatiche tra Italia e India. Il terzo documento è sulla cooperazione energetica. Il quarto protocollo esecutivo riguarda la collaborazione culturale. Il quinto si basa sulla collaborazione tra la Farnesina e l'istituto del servizio esteri del ministero degli esteri indiani. L'ultimo riguarda la promozione di investimenti Ice e Investindia.

La nota congiunta Modi-Gentiloni
"Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha sottolineato che l'Italia sostiene il lavoro per rafforzare la partnership tra India e Unione Europea", si legge nella dichiarazione congiunta firmata da Gentiloni e Modi. "Gentiloni - si legge - ha anche rimarcato il fatto che l'Ue e l'India condividono molti interessi e obiettivi e che possono lavorare insieme per affrontare le sfide globali e preservare il sistema di regole che sovrintendono alla governance internazionale. I due leader hanno, poi, sottolineato l'importanza della partnership economica tra India e Unione Europea e preso atto degli sforzi di entrambe le parti in direzione di una ripresa rapida dei negoziati per un accordo globale e reciprocamente vantaggioso sugli scambi commerciali e gli investimenti a livello mondiale India-Ue (BTIA)".

Aziende italiane in India
"Gentiloni ha sottolineato l'impegno dell'Italia sull'iniziativa "Make-in-India" attraverso le attività delle 628 aziende italiane che hanno investito oltre 2,4 miliardi di dollari e offrono lavoro a oltre 23.000 persone in India. Entrambi i leader si sono impegnati a incoraggiare ulteriormente lo sviluppo di una rete di cooperazione industriale tra i due paesi. I due leader hanno accolto con favore la firma di un Mou tra l'agenzia italiana del commercio (Ice) e Invest India per assistere gli sforzi bilaterali volti a migliorare le attività di investimento reciproco". "I due leader - si legge -  hanno annunciato l'organizzazione di un forum indo-italiano di alto livello sul design, con particolare riguardo al design industriale, al design automatico, all'architettura, al design degli interni e alla moda. Il forum di alto livello si impegna a riunire esperti di rilievo dalle aree identificate reciprocamente, con l'obiettivo di definire un programma di attività per il forum (mostre, workshop, contatti tra giovani designer, ecc.).

Impegno comune per il clima
Nella dichiarazione congiunta Gentiloni e Modi, "hanno confermato il loro forte impegno per la piena attuazione dell'accordo di Parigi, adottato in virtù della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e guidata dai suoi principi, compreso il principio di equità e responsabilità comune, ma differenziata in base rispettive capacità, alla luce di diverse circostanze nazionali".

Modi: ottimista per il futuro
Modi ha detto di essere "molto ottimista" per il futuro delle relazioni italo-indiane, sottolineando anche che "per molti nostri giovani e studenti l'Italia è un luogo ambito di studio e specializzazione". Modi ha ribadito che "dopo aver incontrato i leader economici della delegazione italiana, ho avvertito un grande ottimismo per le opportunità bilaterali future". Siamo determinati, ha proseguito, a "incoraggiare una più grande partnership con imprese italiane nei nostri principali programmi e progetti di sviluppo". E, ha osservato, "i settori che hanno più potenziale in questo ambito mi sembrano le 'smart cities', l'agroalimentare, la farmaceutica e le infrastrutture". Ma per il premier indiano non si deve dimenticare "l'importanza della cooperazione nei settori della scienza e delle tecnologie, un contesto in cui da molto tempo siamo partner".

Modi ha poi voluto sottolineare la partecipazione italiana ad un grande evento a cui il suo governo tiene molto. "Mi fa molto piacere - ha detto - che nel World Food India di questa settimana a Mumbai l'Italia, con una importante partecipazione, sia la 'focus country'". E ha infine assicurato di essere molto contento che da una parte "i giovani indiani ambiscano a poter studiare in italia per specializzarsi ad alto livello", mentre stia crescendo fra gli italiani l'interesse per la cultura indiana, il suo cibo, il cinema, la danza, lo yoga e la medicina ayurvedica".

Gentiloni: problemi alle spalle, ora grandi chance
"Segnalo l'importanza di questa operazione che rimette l'Italia sul binario dei rapporti con una delle dieci economie del mondo, il Paese più popoloso", ha dichiarato Gentiloni a margine della cerimonia all'ambasciata italiana a Delhi per il ripristino del volo diretto Roma-Delhi, parlando del vertice con il primo ministro indiano Nerendra Modi. Un incontro che ha riaperto i canali delle relazioni tra i due Paesi dopo il caso marò: da dieci anni, infatti, un presidente del Consiglio italiano non si recava in visita a Delhi e quanto successo con i fucilieri italiani non ha certamente aiutato. "Penso che il problema che creava difficoltà tra i due Paesi sia superato", ha aggiunto Gentiloni che, poi, si è soffermato sul potenziale degli investimenti nelle infrastrutture: "Ogni giorno le ferrovie indiane trasportano circa venti milioni persone. Di chance ne abbiamo tante con 400 milioni di persone della middle class che vogliono prodotti italiani, dal turismo alla moda. È stata una fatica diplomatica riuscire ad aprire questa strada, ma è molto positivo".