MONDO
L'ex trader Kerviel rientra in Francia per consegnarsi alla giustizia
Jerome Kerviel,è stato condannato a tre anni di carcere nel 2010 per aver fatto perdere alla sua banca Société Générale 5 miliardi di euro, ci ha ripensato

Nuovo colpo di scena nella vicenda di Jerome Kerviel: l'ex trader ha deciso di lasciare l'Italia e fare rientro in Francia, per consegnarsi, entro la mezzanotte al commissariato frontaliero di Mentone.
L'ex trader della Société Générale è stato condannato a 5 anni in Francia con l'accusa di aver fatto perdere 4,9 miliardi di euro alla sua banca attraverso operazioni di trading non autorizzate per oltre 50 miliardi di dollari.
Di fronte alla minaccia di un mandato di cattura internazionale, ha superato la frontiera italiana. "Sto tornando in Francia", ha detto lasciando il suo albergo di Ventimiglia. Ieri aveva condizionato il suo ritorno alla concessione della grazia da parte di Francois Hollande.
Kerviel ha effettuato un pellegrinaggio da Parigi a Roma per incontrare il Papa, che lo ha ricevuto nei gionri scorsi. Mentre era sulla via del ritorno è giunta la conferma della condanna da parte della Corte d'Appello. Kerviel ha sempre sostenuto di essere stato una pedina di un gioco più grande che coinvolgeva altre persone nella maxi-frode e aveva chiesto l'immunità per nuovi testimoni a suo discolpa.
L'ex trader della Société Générale è stato condannato a 5 anni in Francia con l'accusa di aver fatto perdere 4,9 miliardi di euro alla sua banca attraverso operazioni di trading non autorizzate per oltre 50 miliardi di dollari.
Di fronte alla minaccia di un mandato di cattura internazionale, ha superato la frontiera italiana. "Sto tornando in Francia", ha detto lasciando il suo albergo di Ventimiglia. Ieri aveva condizionato il suo ritorno alla concessione della grazia da parte di Francois Hollande.
Kerviel ha effettuato un pellegrinaggio da Parigi a Roma per incontrare il Papa, che lo ha ricevuto nei gionri scorsi. Mentre era sulla via del ritorno è giunta la conferma della condanna da parte della Corte d'Appello. Kerviel ha sempre sostenuto di essere stato una pedina di un gioco più grande che coinvolgeva altre persone nella maxi-frode e aveva chiesto l'immunità per nuovi testimoni a suo discolpa.