Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/ContentItem-73fd2e80-0e43-4753-a37e-79033f9e2379.html | rainews/live/ | true
MONDO

Il vertice che dovrebbe tracciare una roadmap

Conferenza sulla Libia, Sarraj: europei in ritardo. La replica di Conte: l'Italia c'è sempre stata

Al via nella capitale tedesca la conferenza che cerca di disinnescare lo scontro politico e militare fra Tripoli e Bengasi. Di Maio: sì a missione sotto l'egida Onu

Condividi
"L'Europa non è arrivata tardi, ci siamo sempre stati. Noi siamo un Paese dell'Europa, siamo un paese più direttamente interessato. Nelle ultime fasi l'Europa sta maturando la grande convinzione che su questi dossier deve muoversi con la massima determinazione e con una voce sola". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte a Berlino, commentando le parole di al-Sarraj secondo cui l'Europa è arrivata "tardi e divisa" sulla Libia. 



Sarraj e Haftar da Merkel, colloqui separati 
Il premier libico Fayez al Sarraj e il generale Khalifa Haftar hanno avuto colloqui con la cancelliera Angela Merkel, prima dell'inizio del vertice a Berlino. Lo scrive l'agenzia di stampa tedesca Dpa, secondo la quale i due colloqui con la cancelliera, accompagnata dal ministro degli Esteri Heiko Maas, sono avvenuti separatamente. 

La bozza del documento
"Esortare le parti libiche a fermare tutte le ostilità contro le strutture petrolifere" del Paese. È uno dei punti contenuti nella bozza della dichiarazione finale della Conferenza di Berlino, secondo le ultime anticipazioni riportate da Al Arabiya in un tweet. Ieri la National Oil Corporation libica è stata costretta su pressione del generale Khalifa Haftar a chiudere i terminal petroliferi della Cirenaica.

La Conferenza sulla Libia si appresta a chiedere alla parti in conflitto di tenere quest'ultimo lontano dai pozzi petroliferi. Lo afferma anche Reuters, riferendo il contenuto della bozza della dichiarazione finale, in cui si ribadisce che Noc è l'unica compagnia autorizzata a vendere greggio. L'appello della Conferenza, che sta per aprirsi nella capitale libica, giunge dopo il blocco alla vendita di petrolio imposto dal generale della Cirenaica, Khalifa haftar. 

Salta la conferenza stampa congiunta alla fine del vertice di Berlino. Lo apprende l'Ansa da fonti diplomatiche. Angela Merkel chiuderà il summit incontrando i giornalisti insieme al segretario generale dell'Onu Antonio Guterres. 

Sarraj: europei in ritardo
"L'Europa deve fare autocritica.Gli europei sono arrivati troppo tardi". Lo dice il premier libico Fayez al Sarraj al Welt am Sonntag. Il primo ministro Sarraj si mostra deluso anche per le divergenze delle posizioni in Europa sulla questione libica, con la Francia più favorevole al rivale Haftar. "Ci saremmo aspettati che la Ue si schierasse in modo chiaro contro l'offensiva di Khalifa Haftar, e che aiutasse a risolvere la crisi attuale". "L'Europa purtroppo ha avuto finora un ruolo molto modesto. Anche se alcuni Paesi hanno un rapporto speciale con la Libia e sono nostri vicini con molti interessi in comune", ha aggiunto Sarraj.

"Se l'aggressione riprenderà, continueremo a difenderci con forza fino a quando non sarà sconfitta. Noi non abbiamo attaccato nessuno". Lo ha detto alla Dpa il capo del  governo di Tripoli, Fayez Serraj, parlando dell'offensiva del generale Khalifa Haftar e di una possibile ripresa degli scontri in caso di  fallimento della conferenza di Berlino.

"Una lunga esperienza ci fa essere dell'avviso che ci sia da dubitare della serietà dell'altra parte". Così il premier Fayez al Sarraj in una intervista alla Dpa, prima dell'inizio del vertice di Berlino sulla Libia. Senza citare esplicitamente il generale Khalifa Haftar, Sarraj ha aggiunto: "tutti sanno che aspira al potere ad ogni costo".   

Erdogan: Berlino tappa importante
La conferenza di Berlino "è una tappa importante" per cementare il cessate il fuoco in Libia. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. "Consideriamo la conferenza di Berlino una tappa importante per cementare il cessate il fuoco e trovare una soluzione politica", ha detto il presidente turco parlando con i giornalisti all'aeroporto di Istanbul prima di partire per la capitale tedesca. Erdogan ha anche invitato a fare in modo che "gli sforzi non siano scarificati ai mercanti di sangue e caos".

La "Turchia è fondamentale partner" dell'Italia e dell'Ue "interlocutore cruciale per stabilità regionale. Ribadita responsabilità comune per pacificazione Libia". Lo scrive sui Twitter la Farnesina, riportando contenuti dell'incontro tra il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e l'omologo turco, Mevlut Cavusoglu, che si è tenuto a Berlino, dove si apre la Conferenza per la pace in Libia.

Di Maio: sì a una missione sotto egida Onu
"Il blocco delle esportazioni di petrolio indebolisce la Libia e il popolo libico, una delle poche entrate che ha la Libia per sostenere i suoi cittadini", ha detto Di Maio a Berlino. Poi: sì a una missione internazionale sotto la guida dell'Onu.



"La premessa di tutto in Libia è il raggiungimento di una tregua stabile. Il cessate il fuoco è il primo atto da consolidare, seguito dall'embargo sulle armi". A dirlo, è il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, in una intervista al Corriere della Sera nel giorno della Conferenza di Berlino. "Troppi attori in campo sono un freno per la pace", spiega Sassoli, che fa sapere che si lavora "al ritiro dei militari stranieri". Sassoli da giorni insiste sulla "necessità di riavviare il dialogo", "il momento è molto delicato - sottolinea- ma a Berlino c'è la possibilità di fare progressi e avviare un processo negoziale".

"Oggi si svolge a Berlino una conferenza volta a discutere della crisi in Libia. Auspico vivamente che questo vertice, così importante, sia l'avvio di un cammino verso la cessazione delle violenze e una soluzione negoziata che conduca alla pace e alla tanto desiderata stabilità del Paese". Lo ha detto papa Francesco in Piazza San Pietro dopo la recita dell'Angelus.