MONDO
C'era una volta Saddam
Dal colpo di Stato, alle guerre nel golfo, fino alla cattura: per 24 anni il figlio di un allevatore di pecore ha guidato l'Iraq. Nel 2006, la condanna a morte per impiccagione

Nato da una famiglia di allevatori e orfano di padre ancora prima di nascere, a 19 anni Saddam si iscrive al partito Ba'th. Nel 1958 inizia la sua carriera politica con un fallito colpo di Stato. Da allora, è l'ascesa verso il potere. Ecco una cronistoria:
14 luglio 1958
Saddam partecipa al fallito colpo di Stato contro Re Faysal. Tre anni dopo, il generale Abd el-Karim Kassem abolisce la monarchia e giustizia il re: nello stesso anno, Saddam Hussein tenta di ucciderlo e fugge poi in Egitto, dove si laurea in giurisprudenza.
1963-1967, gli anni dei colpi di Stato
Nel febbraio 1963, Saddam torna in Iraq dopo il colpo di Stato contro il generale Kassem. L'anno dopo è incarcerato; riesce a fuggire solo nel 1967. Nel 1968, contribuisce al colpo di Stato non violento del partito Ba'th contro il regime di Abd al-Rahmān ʿĀref.
L'ascesa al potere
E' il 1968 l'anno in cui Saddam sale nella gerarchia di potere irachena: viene promosso come vicepresidente del Consiglio del Comando Rivoluzionario; nel1973 diventa generale dell'esercito iracheno. Nel 1979, il presidente della Repubblica Ahmad Hasan al-Bakra annuncia il ritiro e Saddam Hussein, suo parente, lo sostituisce. In quegli anni e fino alla metà degli anni ottanta, Saddam Hussein intraprende una serie di riforme in campo sociale, come la concessione di pari diritti alle donne e nazionalizza l'industria petrolifera irachena.
La guerra contro l'Iran
Nell'anno in cui Saddam sale al potere, l'Iran è investito dalla rivoluzione islamica: l'ayatollah Khomeini spodesta lo scià Reza Pahlavi. E' l'anno delle espulsioni di migliaia di iracheni di origine iraniana dal Paese e di crescenti tensioni che portarono all'attacco contro Teheran. Nel 1980, Baghdad inizia una guerra che sarebbe poi durata otto anni. La pace viene stipulata solo nel 1990.
L'invasione del Kuwait e la prima guerra del golfo
In quell'anno, l'Iraq invade il Kuwait, che si arrende poco dopo. Dopo un ultimatum dell'Onu, una coalizione guidata dagli Stati Uniti inizia una campagna aerea contro l'Iraq e le truppe irachene nel piccolo Stato confinante. I bombardamenti durano quattro settimane. A cui seguì l'operazione desert storm, la fase terrestre della campagna condotta da militari arabi e dai Marine che poi si fermarono a soli 60 chilometri da Baghdad. L'armistizio arriva il 3 marzo 1991.
L'embargo e oil for food
Nel novembre del 2000 chiede il pagamento in dollari del petrolio. L'embargo imposto dall'Onu nel 1991 aveva fortemente indebolito il Paese; solo nel 1996, il parlamento iracheno accetta il piano del Consiglio di Sicurezza: oil for food. Ovvero, la possibilità di poter vendere petrolio per far fronte alle necessità alimentari del Paese. Nel 2002 un referendum che chiede una riconferma di Saddam al potere lo riconferma con il 100% dei voti.
La seconda guerra del golfo
Accusato dalla comunità internazionale di avere ancora armi nucleari e di non adempiere agli obbligi, l'Iraq viene nuovamente attaccato. E' il 19 marzo 2003, quanto 300mila soldati americani e inglesi invadono il Paese, con l'operazione Iraqi Freedom e l'obiettivo di trovare "armi di distruzione di massa". A novembre, il Consiglio di sicurezza Onu vota la risoluzione 1441, col riferimento a "ispezioni per il disarmo in Iraq”. Solo alcuni mesi dopo, uno dei capi degli ispettori dichiara nel rapporto all’Onu che “non ci sono prove di programmi di armamenti segreti dell’Iraq”. La guerra dura pochi mesi: il primo maggio 2003, George H.Bush proclama la fine dei combattimenti.
La cattura e la condanna a morte
Saddam viene trovato in una buca di una fattoria a Tikrit, il 13 dicembre 2003. L'operazione viene battezzata Alba rossa. Le immagini del dittatore sporco, con la barba lunga e ferito fanno il giro del mondo. Il processo inizia il 19 ottobre 2005: sul banco degli imputati, altre sette persone accusate di crimini contro l'umanità. Il 5 novembre 2006 Saddam è condannato per impiccagione. L'esecuzione avvienealle sei del 30 dicembre 2006, la stessa data della festa del sacrificio per l'Islam.
14 luglio 1958
Saddam partecipa al fallito colpo di Stato contro Re Faysal. Tre anni dopo, il generale Abd el-Karim Kassem abolisce la monarchia e giustizia il re: nello stesso anno, Saddam Hussein tenta di ucciderlo e fugge poi in Egitto, dove si laurea in giurisprudenza.
1963-1967, gli anni dei colpi di Stato
Nel febbraio 1963, Saddam torna in Iraq dopo il colpo di Stato contro il generale Kassem. L'anno dopo è incarcerato; riesce a fuggire solo nel 1967. Nel 1968, contribuisce al colpo di Stato non violento del partito Ba'th contro il regime di Abd al-Rahmān ʿĀref.
L'ascesa al potere
E' il 1968 l'anno in cui Saddam sale nella gerarchia di potere irachena: viene promosso come vicepresidente del Consiglio del Comando Rivoluzionario; nel1973 diventa generale dell'esercito iracheno. Nel 1979, il presidente della Repubblica Ahmad Hasan al-Bakra annuncia il ritiro e Saddam Hussein, suo parente, lo sostituisce. In quegli anni e fino alla metà degli anni ottanta, Saddam Hussein intraprende una serie di riforme in campo sociale, come la concessione di pari diritti alle donne e nazionalizza l'industria petrolifera irachena.
La guerra contro l'Iran
Nell'anno in cui Saddam sale al potere, l'Iran è investito dalla rivoluzione islamica: l'ayatollah Khomeini spodesta lo scià Reza Pahlavi. E' l'anno delle espulsioni di migliaia di iracheni di origine iraniana dal Paese e di crescenti tensioni che portarono all'attacco contro Teheran. Nel 1980, Baghdad inizia una guerra che sarebbe poi durata otto anni. La pace viene stipulata solo nel 1990.
L'invasione del Kuwait e la prima guerra del golfo
In quell'anno, l'Iraq invade il Kuwait, che si arrende poco dopo. Dopo un ultimatum dell'Onu, una coalizione guidata dagli Stati Uniti inizia una campagna aerea contro l'Iraq e le truppe irachene nel piccolo Stato confinante. I bombardamenti durano quattro settimane. A cui seguì l'operazione desert storm, la fase terrestre della campagna condotta da militari arabi e dai Marine che poi si fermarono a soli 60 chilometri da Baghdad. L'armistizio arriva il 3 marzo 1991.
L'embargo e oil for food
Nel novembre del 2000 chiede il pagamento in dollari del petrolio. L'embargo imposto dall'Onu nel 1991 aveva fortemente indebolito il Paese; solo nel 1996, il parlamento iracheno accetta il piano del Consiglio di Sicurezza: oil for food. Ovvero, la possibilità di poter vendere petrolio per far fronte alle necessità alimentari del Paese. Nel 2002 un referendum che chiede una riconferma di Saddam al potere lo riconferma con il 100% dei voti.
La seconda guerra del golfo
Accusato dalla comunità internazionale di avere ancora armi nucleari e di non adempiere agli obbligi, l'Iraq viene nuovamente attaccato. E' il 19 marzo 2003, quanto 300mila soldati americani e inglesi invadono il Paese, con l'operazione Iraqi Freedom e l'obiettivo di trovare "armi di distruzione di massa". A novembre, il Consiglio di sicurezza Onu vota la risoluzione 1441, col riferimento a "ispezioni per il disarmo in Iraq”. Solo alcuni mesi dopo, uno dei capi degli ispettori dichiara nel rapporto all’Onu che “non ci sono prove di programmi di armamenti segreti dell’Iraq”. La guerra dura pochi mesi: il primo maggio 2003, George H.Bush proclama la fine dei combattimenti.
La cattura e la condanna a morte
Saddam viene trovato in una buca di una fattoria a Tikrit, il 13 dicembre 2003. L'operazione viene battezzata Alba rossa. Le immagini del dittatore sporco, con la barba lunga e ferito fanno il giro del mondo. Il processo inizia il 19 ottobre 2005: sul banco degli imputati, altre sette persone accusate di crimini contro l'umanità. Il 5 novembre 2006 Saddam è condannato per impiccagione. L'esecuzione avvienealle sei del 30 dicembre 2006, la stessa data della festa del sacrificio per l'Islam.