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POLITICA

La crisi di governo. Bufera su bozza contratto, "è già cambiata"

Governo, Di Maio: "Forse oggi si chiude". Ma intanto torna a salire lo spread

I punti principali: un organismo terzo che decida sulle controversie tra i due partiti, Via le sanzioni alla Russia, uscita dall'Euro. Ma di Maio precisa: questa bozza è già cambiata

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Il movimento Cinque stelle conta di chiudere oggi sul contratto di Governo con la Lega. Lo ha annunciato il capo politico di M5s, Luigi Di Maio, lasciando ieri Montecitorio e smentendo le indiscrezioni sulla bozza di programma circolate ieri. Il tavolo tecnico si riunisce ancora stamattina per definire i punti delle trenta pagine messe già nero su bianco. Di Maio afferma che la bozza pubblicata ieri sull'Huffington Post è stata già cambiata. In particolare miglioramenti sono stati apportati su debito, euro, immigrazione e beni comuni. 
 
La bozza trapelata ieri è esplosiva.  I punti principali sono: 1) dall'euro si deve poter uscire; 2) l'Europa deve cambiare radicalmente; 3) via le sanzioni alla Russia; 4) rivalutare la presenza dei contingenti italiani nelle missioni all'estero; 5) chiedere alla Bce di cancellare 250 miliardi di debito pubblico; 6) vendere 200 miliardi di patrimonio immobiliare pubblico; 7) a Cassa Depositi e Prestiti tutte le partecipazioni dello Stato nelle aziende; 8) rimarrà la progressivita' delle imposte; 9) condoni ma anche carcere per gli evasori fiscali; 10) superare la legge Fornero stanziando 5 miliardi "per agevolare l'uscita dal mercato del lavoro delle categorie ad oggi escluse"; 11) reddito di cittadinanza da 780 euro mensili con uno stanziamento di 17 miliardi annui; 12) Comitato di Conciliazione per appianare eventuali dissensi tra M5s e Lega; 13) per i migranti superamento del regolamento di Dublino; 14) chiusura delle moschee e delle associazioni islamiche radicali; 15) riforma ed estensione della legittima difesa; 16) potenziamento delle intercettazioni; 17) riforma della prescrizione; 18) chiudere le fonti inquinanti dell'Ilva a Taranto e salvaguardare i livelli occupazionali.

Parallelamente prosegue la trattativa per chiudere il nodo della premiership e della composizione della squadra di governo. Secondo quanto si apprende da fonti di entrambi i partiti, sarebbe tramontata l'idea di un premier 'terzo'. Tutte le ipotesi sarebbero tornate sul campo, anche quella della staffetta a Palazzo Chigi tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Ma quest'ultima viene considerata la meno probabile dalle stesse fonti mentre prende quota l'idea di affidare la presidenza del Consiglio a un esponente pentastellato che non sia Di Maio. In ogni modo, sarebbe in programma un incontro tra Salvini e Di Maio nelle prossime ore.

Salvini: premier? Sarebbe onore ma se serve faccio passo di lato
Salvini  premier? Sarebbe per me l'onore più grande del mondo. Se  avessi la certezza che andando al governo anche non da premier di poter fare parecchie cose utili per il nostro Paese mi metto in gioco e se serve faccio anche un passo a  lato'. Lo ha affermato il leader della Lega, Matteo Salvini,  in diretta Facebook.  




Borsa: Milano peggiora,  debole l'euro, cresce lo spread
Prime reazioni dei mercati dopo le indiscrezioni sulla bozza di contratto sul programma di un possibile governo giallo-verde.

A Milano, maglia nera tra i listini del Vecchio Continente, il Ftse Mib cede l'1,52% e scivola sotto i 24 mila punti mentre lo spread si allarga di quasi 12 punti base a 142 punti. Debole anche l'euro che perdelo 0,3% sul mercato spot di Londra, a 1,183 sul dollaro.
 
Monti: cancellazione del debito? Non sta né in cielo né in terra
Ci sono "idee assolutamente infattibili che gettano una luce pericolosa e antipatica sull'Italia. L'idea della cancellazione del debito italiano nelle mani della Bce non sta ne' in cielo ne' in terra", soprattutto se "presentata da un singolo paese e in questo modo". Lo ha detto Mario Monti a Rainews 24.

Per Monti questo "puo' alimentare gli stereotipi" secondo i quali "gli italiani non sono pronti a onorare gli impegni presi". E poi emerge "la convinzione, in alcuni partecipanti all'elaborazione del programma di governo, che per fare più crescita possiamo sottrarre risorse agli italiani del futuro, ai nostri figli e nipoti che tanto non se ne accorgono". Insomma, sottolinea Monti, abbiamo "lottato anni per liberare l'Italia da questi stereotipi".