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MONDO

Seconda giornata al Tribunale internazionale di Amburgo

Marò, l'India: "No a misure provvisorie per Girone". Il 24 agosto pronunciamento Tribunale del mare

L'ambasciatore italiano Francesco Azzarello ha definito "del tutto inaccettabili" le accuse che l'India ha riservato all'Italia di "essere un Paese che non mantiene la parola". Il legale italiano, Sir Daniel Bethlehem:"L'India gioca un gioco pericoloso, ha costruito un castello di carte" contro l'Italia, per "continuare a esercitare la propria giurisdizione sui due Marine" che considera come già condannati, mentre, "non sono stati nemmeno incriminati". Il pronunciamento del Tribunale verrà emesso il 24 agosto

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Sede del Tribunale internazionale sul diritto del mare ad Amburgo
Amburgo
Se Salvatore Girone venisse autorizzato a rientrare in Italia, ci sono forti possibilità che non tornerebbe in India per farsi processare, nemmeno se l'arbitrato internazionale dovesse decidere che la giurisdizione sul caso dei marò è indiana. Queste le parola pronunciate ieri dall'avvocato di parte indiana, il francese Alain Pellet, nel corso della seconda giornata all'Itlos al Tribunale internazionale sul diritto del mare di Amburgo.

Questa mattina ci sono state le repliche italiane, nel pomeriggio quelle indiane che per bocca dell'agente Neeru Chadha, ha ribadito il "no a tutte le misure provvisorie" chieste dall'Italia sul caso dei marò.

Netta la risposta dell'ambasciatore italiano Francsco Azzarello che ha definito "del tutto inaccettabili" le accuse che l'India ha riservato all'Italia di "essere un Paese che non mantiene la parola". Gli impegni presi con New Delhi, sulla vicenda marò, "sono sempre stati onorati", ha sottolineato l'ambasciatore nelle sue repliche, precisando che non "possono essere messi in discussione i sentimenti dell'Italia nei confronti delle famiglie dei pescatori uccisi". 

Il capo del team legale italiano, Sir Daniel Bethlehem, ha aperto la fase delle repliche alle dichiarazioni indiane rilasciate ieri davanti alla corte:"L'India gioca un gioco pericoloso, ha costruito un castello di carte" contro l'Italia, allo scopo di "continuare a esercitare la propria giurisdizione sui due Marine", Parlando di "diritto creativo", l'avvocato internazionale ha quindi ribadito che le dichiarazioni dell'India dimostrano che Delhi considera Massimiliano Latorre e Salvatore Girone come già condannati, mentre, "lo devo sottolineare, non sono stati nemmeno incriminati per omicidio dalla giustizia indiana" per la morte dei due pescatori uccisi al largo del Kerala il 15 febbraio 2012.

Il presidente del Tribunale, Vladimir Golitsyn, al termine dell'udienza ha comunicato che il pronunciamento sulle richieste urgenti dell'Italia a tutela dei due marò verrà emesso il 24 agosto.

Per l'ex ministro degli Esteri Giulio Terzi, "La posizione italiana appare forte e decisa" e si dice ottimista su quanto il Tribunale del Mare deciderà perchè "c'è la sensazione, condivisa anche da alcuni colleghi accademici di diritto internazionale, che le posizioni italiane siano molto solide sui punti di diritto, sui fatti e sui presupposti che hanno contrassegnato l'intera vicenda", anzi, continua l'ex ministro "al punto in cui siamo arrivati, con la conclusione del dibattito di questa mattina, mi sembra che ci sia una certa difficoltà da parte dell'India".

Soddisfatto il fuciliere di Marina Massimiliano Latorre che su Facebook ha scritto: "Questi 2 giorni sono stati caratterizzati da un buon lavoro della delegazione del Governo Italiano. Ma ora, e come accade ormai da più di tre anni, non ci resta che restare uniti e con le dita incrociate affinché si possa avere una giusta sentenza e rivedere finalmente in Italia Salvatore".