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ITALIA

Modena

Terremoto del 2012, Mattarella a Mirandola: "Emilia modello esemplare di ricostruzione"

"C'è stata la solidarietà dell'intero Paese e il sostegno del pubblico, ma il merito dei lavoratori e davvero esemplare - ha detto il Capo dello Stato -. Questo consente oggi di guardare con rimpianto e dolore quanto avvenuto ma anche di guardare con fiducia al futuro"

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"Non è un giorno di festeggiamento, è un giorno di apprezzamento di quanto fatto, un'occasione per riconfermare l'impegno per la ricostruzione e per completarla. Vorrei dirvi con chiarezza che in questo impegno avete il sostegno di tutta l'Italia. Auguri". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è rivolto alla popolazione dell'Emilia, nel corso della sua visita a Mirandola a cinque anni dal terremoto che ha provocato la morte di 28 persone e la distruzione di capannoni, aziende e abitazioni.

"La ricostruzione non è fatta solo da pietre, ma anche da valori e scelte - ha aggiunto Mattarella, nel suo saluto durante il convegno sulla scuola nell'aula magna Rita Levi Montalcini -. Voi avete scelto la scuola e le aziende" ed "è stato giusto dare precedenza a scuole e imprese", proprio "nella terra di Pico della Mirandola", dove "le aziende sono state capaci di far fronte a quanto avvenuto e riprendere con vigore" la propria attività.

"C'è stata la solidarietà dell'intero Paese e il sostegno del pubblico, ma il merito dei lavoratori e davvero esemplare - ha detto il Capo dello Stato -. Questo consente oggi di guardare con rimpianto e dolore quanto avvenuto ma anche di guardare con fiducia al futuro".

Il nostro territorio è fragile, va curato
L'anniversario dei cinque anni dal terremoto in Emilia ricorda quanto il "nostro territorio" sia fragile e abbia bisogno di essere "curato". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della sua visita a Mirandola, auspicando che quanto fatto in questo territorio per la ricostruzione e la messa in sicurezza possa essere esteso a tutto il Paese. "Vi è una particolarità - ha detto Mattarella - che questo evento sismico di cinque anni fa ha ricordato al nostro Paese ancora una volta: la fragilità del nostro territorio. Tre anni prima c'era stato il terremoto all'Aquila e quattro anni dopo in Centro Italia". C'è quindi "l'esigenza di curare il nostro territorio, di mettere in sicurezza le strutture produttive e abitative. Queste sono condizioni che vanno estese ovunque, anche nelle zone recentemente colpite" in centro Italia.

La caparbietà degli emiliani ha vanificato paure post terremoto
Dopo il terremoto che ha colpito l'Emilia il 20 e 29 maggio 2012, "molti temevano che si potesse creare una fuga" dai comuni più colpiti. Ma la "caparbietà" del popolo emiliano "ha vanificato" queste paure. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della sua visita a Mirandola, in provincia di Modena. "Si è condiviso qui e in tutta Italia il dolore" per le vittime del terremoto e per i danni provocati dalle scosse, "e la condivisione è stata al centro di questa ricostruzione",ha spiegato Mattarella. "Allora era probabile e molti temevano" che ci sarebbero state "disgregazioni" nel tessuto sociale. "C'era il timore che si potesse creare una fuga" dai comuni e dai paesi più colpiti. Ma "la vostra caparbietà - ha aggiunto il presidente della Repubblica - ha vanificato le vostre paure e avviato una ricostruzione di grande successo". Qui è stata portata avanti "un'opera molto importante", frutto della "capacità di reazione culturale del tessuto sociale".