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MONDO

Il ministro a Bloomberg Tv

Emergenza profughi, Gentiloni: "Europa deve avere politica comune sui migranti"

Il titolare della Farnesina invoca l'unione d'intenti dell'Unione europea. Forum di ong lanciano l'allarme: "In arrivo 130mila migranti"

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"La crisi c'è, ma penso che l'Europa, con centinaia di milioni di persone, possa accettare centinaia di migliaia di migranti, ma a una condizione: che abbia una politica comune e non pensi di lasciare l'onere ai Paesi di
confine". L'appello è del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni a Bloomberg Tv. "E' incredibile che fino ad ora non avevamo una politica europea sulla migrazione" ha proseguito il titolare della Farnesina, invocando anche il ruolo della Russia che potrebbe svolgere un ruolo decisivo per la soluzione politica.

 Ma è proprio l'offensiva aerea e di terra in corso da parte della Russia, dell'Iran e delle forze governative siriane nelle regioni centro-settentrionali di Hama, Idlib e Aleppo che spaventa 47 organizzazioni non governative internazionali basate al confine tra Siria e Turchia basato a Gaziantep e partner riconosciuto dalle Nazioni Unite. Secondo il Forum di ong sarebbero circa 130mila civili siriani sono in fugadalla zona. 

Nell'ultimo comunicato del Forum si registra un "aumento significativo della frequenza e dell'intensità dei bombardamenti aerei" russi e governativi siriani nelle regioni di Aleppo, Hama e Idlib. "I raid continuano a prender di mira aree dove c'è un'altra concentrazione di civili. Scuole, ospedali e mercati sono a rischio", si legge. "Nei giorni scorsi sono stati colpiti centri sanitari che lavorano grazie al sostegno delle Ong" locali.

"I combattimenti sul terreno - prosegue il comunicato - hanno causato nuovi rischi per i civili, destabilizzando zone che erano state relativamente stabili e sicure. Questa nuova realtà ha costretto almeno 129mila civili a fuggire da Aleppo, Idlib e Hama". Secondo il Forum di Ong internazionali, "ci sono civili rimasti intrappolati nelle città di Aleppo e Homs. E numerose Ngo hanno dovuto sospendere le loro attività". Nei giorni scorsi, fonti mediche che lavorano nella zona di Aleppo avevano denunciato la presenza di almeno 70mila sfollati nella regione a sud della città. L'ufficio Onu per il coordinamento umanitario (OCHA) aveva affermato che 50mila civili erano in fuga dalla zona meridionale di Aleppo.