SPORT
Serie A, anticipo sesta giornata
La Juve cade ancora, festa Napoli al San Paolo
Fa scalpore la terza sconfitta in sei gare di campionato per gli uomini di Allegri, battuti 2-1 dai partenopei. Apre Insigne, raddoppia Higuain, accorcia Lemina. Alla, fine, però, risultato giusto.

Eclissi di Juve. Fa ‘rumore’ la terza sconfitta dei bianconeri in sei partite di campionato: il big match del San Paolo finisce nelle tasche del Napoli, che vince 2-1 e si rimette in cammino dopo lo sbiadito pareggio infrasettimanale in casa del neopromosso Carpi.
Formazioni. Sarri punta sul tridente Callejon-Higuain-Insigne e rilancia Jorginho in cabina di regia (contro gli emiliani aveva iniziato Valdifiori). Allegri schiera Dybala-Zaza come coppia d’attacco - in panchina Morata e Cuadrado, anche pensando all’impegno di Champions col Siviglia – e sceglie la difesa a quattro con Padoin esterno al posto di Lichtsteiner.
Primo tempo godibile, buoni i ritmi, anche se lo spettacolo non è proprio da stropicciarsi gli occhi. La prima chance è per la Juve (14’): Dybala innesca Zaza, diagonale velenoso e grande balzo di Reina. Napoli in vantaggio al minuto 26: Insigne scambia (troppo facilmente) dal limite con Higuain e fa partire un destro su cui Buffon non può arrivare. Dura poco la gioia dell’attaccante azzurro, che al 40’ deve alzare bandiera bianca per un problema al ginocchio destro. Nel recupero partenopei vicinissimi al raddoppio con Callejon e Mertens, che mancano lo specchio da posizione più che invitante.
Ripresa. Calma piatta fino al 62’, poi un passaggio errato di Hernanes accende gli special di Higuain che anticipa Padoin, penetra in area e timbra di sinistro. Palla al centro, l’azione si sviluppa sull’out sinistro, Dybala centra per Lemina che, appostato sul secondo palo, dimezza il passivo (63’). Ci prova Ghoulam dalla distanza: Buffon non si fa sorprendere. Entra Morata e lo spagnolo si mette subito in luce con una conclusione velenosa che sfila non lontano dal palo (73’). Fine delle emozioni. I conti di Allegri continuano a non tornare, quelli di Sarri invece iniziano a quadrare.
Formazioni. Sarri punta sul tridente Callejon-Higuain-Insigne e rilancia Jorginho in cabina di regia (contro gli emiliani aveva iniziato Valdifiori). Allegri schiera Dybala-Zaza come coppia d’attacco - in panchina Morata e Cuadrado, anche pensando all’impegno di Champions col Siviglia – e sceglie la difesa a quattro con Padoin esterno al posto di Lichtsteiner.
Primo tempo godibile, buoni i ritmi, anche se lo spettacolo non è proprio da stropicciarsi gli occhi. La prima chance è per la Juve (14’): Dybala innesca Zaza, diagonale velenoso e grande balzo di Reina. Napoli in vantaggio al minuto 26: Insigne scambia (troppo facilmente) dal limite con Higuain e fa partire un destro su cui Buffon non può arrivare. Dura poco la gioia dell’attaccante azzurro, che al 40’ deve alzare bandiera bianca per un problema al ginocchio destro. Nel recupero partenopei vicinissimi al raddoppio con Callejon e Mertens, che mancano lo specchio da posizione più che invitante.
Ripresa. Calma piatta fino al 62’, poi un passaggio errato di Hernanes accende gli special di Higuain che anticipa Padoin, penetra in area e timbra di sinistro. Palla al centro, l’azione si sviluppa sull’out sinistro, Dybala centra per Lemina che, appostato sul secondo palo, dimezza il passivo (63’). Ci prova Ghoulam dalla distanza: Buffon non si fa sorprendere. Entra Morata e lo spagnolo si mette subito in luce con una conclusione velenosa che sfila non lontano dal palo (73’). Fine delle emozioni. I conti di Allegri continuano a non tornare, quelli di Sarri invece iniziano a quadrare.