POLITICA
Il testo ora approda alla Camera
Dl Irperf, il governo ottiene la fiducia al Senato
159 voti a favore per la conversione in legge del decreto che assegna il bonus di 80 Euro ai lavoratori che guadagnano fino a 1.500 Euro al mese. E' stato il ministro Boschi a porre la questione di fiducia per il governo

Primo sì alla conversione in legge del dereto Irpef, il provvedimento che assicura 80 Euro di bonus fiscale ai lavoratori he guadagnano fino a 1.500 Euro al mese. A Palazzo Madama i sì alla questione di fiducia - sul provvedimento posta per il governo dal ministro per le Riforme Maria Elena Boschi - sono stati 159, a fronte di 112 no. Ora, il decreto passa alla Camera.
L'impianto del provvedimento è restato sostanzialmente uguale a quello definito dal governo. Il Nuovo Centrodestra ha premuto per l'allargamento della platea dei beneficiari, in base al quoziente familiare (reddito e numero di figli a carico). In questo senso, ha ottenuto un'indicazione che rinvia alla legge di stabilità per includere altri destinatari a partire dal prossimo anno. Si è discusso di un'estensione anche a favore dei pensionati, senza che però venissero aggiunti emendamenti in tal senso. Il Dl Irpef resta dunque un provvedimento di taglio al cuneo fiscale, e, cioè, al costo del lavoro, in favore dei dipendenti.
A Montecitorio, ora, l'approvazione definitiva dovrà essere votata entro il 23 giugno.
Le novità su Tasi e Rai
Altra novità molto preannunciata ma formalizzata solo all'ultimo è lo slittamento del termine per il pagamento della Tasi nei Comuni che non hanno deliberato le aliquote entro fine maggio: ci sarà tempo fino al 16 ottobre. Per i Comuni che saranno in ritardo anche alla scadenza del 10 settembre il versamento sarà in unica rata il 16 dicembre. Visto che il provvedimento sarà approvato dopo il 16 giugno (data ora
prevista per il versamento) il Governo varerà un Dl-ponte.
Un altro tema che ha agitato le acque durante l'esame a Palazzo Madama è stato quello dei tagli alla Rai, a parziale copertura del bonus di 80 Euro. La soluzione individuata alla fine è stata quella di escludere la Rai dagli ulteriori tagli ai costi operativi previsti per la generalità delle partecipate mentre è stato mantenuto il
taglio di 150 milioni previsto per l'azienda. Sono inoltre state fatte "salve" le sedi di informazione regionale. Viene infine specificata la cessione di una quota di Rai Way e non della sua totalità.
L'impianto del provvedimento è restato sostanzialmente uguale a quello definito dal governo. Il Nuovo Centrodestra ha premuto per l'allargamento della platea dei beneficiari, in base al quoziente familiare (reddito e numero di figli a carico). In questo senso, ha ottenuto un'indicazione che rinvia alla legge di stabilità per includere altri destinatari a partire dal prossimo anno. Si è discusso di un'estensione anche a favore dei pensionati, senza che però venissero aggiunti emendamenti in tal senso. Il Dl Irpef resta dunque un provvedimento di taglio al cuneo fiscale, e, cioè, al costo del lavoro, in favore dei dipendenti.
A Montecitorio, ora, l'approvazione definitiva dovrà essere votata entro il 23 giugno.
Le novità su Tasi e Rai
Altra novità molto preannunciata ma formalizzata solo all'ultimo è lo slittamento del termine per il pagamento della Tasi nei Comuni che non hanno deliberato le aliquote entro fine maggio: ci sarà tempo fino al 16 ottobre. Per i Comuni che saranno in ritardo anche alla scadenza del 10 settembre il versamento sarà in unica rata il 16 dicembre. Visto che il provvedimento sarà approvato dopo il 16 giugno (data ora
prevista per il versamento) il Governo varerà un Dl-ponte.
Un altro tema che ha agitato le acque durante l'esame a Palazzo Madama è stato quello dei tagli alla Rai, a parziale copertura del bonus di 80 Euro. La soluzione individuata alla fine è stata quella di escludere la Rai dagli ulteriori tagli ai costi operativi previsti per la generalità delle partecipate mentre è stato mantenuto il
taglio di 150 milioni previsto per l'azienda. Sono inoltre state fatte "salve" le sedi di informazione regionale. Viene infine specificata la cessione di una quota di Rai Way e non della sua totalità.