ITALIA
E' l'espulsione numero 66 dall'inizio del 2015
Terrorismo: espulso un egiziano che, in carcere, inneggiava all'Isis. Aveva numerosi precedenti
L'espulso era in carcere dallo scorso 8 settembre per rapina aggravata in concorso. Durante la detenzione aveva inneggiato all'Isis in occasione della strage di Parigi del 13 novembre. Ma l'uomo aveva collezionato in Italia diversi precedenti

Espulso dall'Italia un detenuto egiziano 32enne per avere inneggiato all'Isis e agli attentati di Parigi auspicando un'altra strage. Salgono così a 66 le espulsioni eseguite dall'inizio del 2015.
L'egiziano era in carcere dall'8 settembre di quest'anno perché sottoposto a fermo dai carabinieri di Rimini per rapina aggravata in concorso. Durante il periodo di detenzione in carcere lo straniero era stato sottoposto a monitoraggio, avendo manifestato importanti segnali di radicalizzazione islamista. Un episodio, in particolare, era stato rilevato dal personale della Digos, il 13 novembre l'egiziano, mentre trasmettevano la notizia della strage di Parigi, con rabbia e ad alta voce aveva urlato davanti agli altri detenuti "Li dobbiamo far fuori tutti, prima i francesi poi anche gli italiani", mimando il gesto della pistola.
L'uomo così è stato denunciato e questa mattina gli agenti della Questura di Rimini hanno eseguito l'espulsione con rimpatrio in Egitto. Il provvedimento è stato emesso dal prefetto riminese, Giuseppa Strano.
L'uomo risulta essere presente sul territorio italiano fin dal settembre 2004, data in cui è stato fotosegnalato dalla Questura di Ragusa perché richiedente asilo politico. E' stato titolare, dal 2007 al 2013, della Carta di Soggiorno perché nel 2007 si era sposato con un'italiana. Il titolo di soggiorno era stato poi revocato dal Questore di Rimini, nell'ottobre 2013, dopo aver considerato la personalità criminale del soggetto. Oltre alla rapina aggravata, nella fedina penale dell'egiziano risultano precedenti di Polizia per rissa, lesioni personali (ha colpito un cittadino pakistano alla testa con una cazzuola), estorsione continuata in concorso ai danni di due fratelli ristoratori, diversi episodi di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti; lesioni aggravate (ha ferito con coltello un cittadino italiano), violazione di domicilio.
Nei giorni scorsi l'espulso aveva beneficiato di un provvedimento di scarcerazione da parte del Gip presso il Tribunale di Rimini che ha sostituito la misura cautelare in carcere con quella dell'obbligo di dimora e la Polizia ha predisposto subito dopo la scarcerazione l'accompagnamento in Questura dell'egiziano. Il Questore di Rimini ha quindi proposto l'espulsione e contestuale trattenimento presso il Cie al prefetto di Rimini, che ne ha ordinato l'allontanamento dal territorio nazionale. Così l'egiziano è stato portato a Torino al Centro di identificazione ed espulsione dove è rimasto fino a questa mattina, quando con un volo di una compagnia aerea egiziana è stato rimpatriato, consegnandolo direttamente al personale della polizia egiziana.
"L'Italia è un Paese accogliente - ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano - ma è anche un Paese che sa fare rispettare le sue regole e le sue leggi. Chi è un nostro potenziale nemico, non ha possibilità di dimorarvi un minuto in più".
L'egiziano era in carcere dall'8 settembre di quest'anno perché sottoposto a fermo dai carabinieri di Rimini per rapina aggravata in concorso. Durante il periodo di detenzione in carcere lo straniero era stato sottoposto a monitoraggio, avendo manifestato importanti segnali di radicalizzazione islamista. Un episodio, in particolare, era stato rilevato dal personale della Digos, il 13 novembre l'egiziano, mentre trasmettevano la notizia della strage di Parigi, con rabbia e ad alta voce aveva urlato davanti agli altri detenuti "Li dobbiamo far fuori tutti, prima i francesi poi anche gli italiani", mimando il gesto della pistola.
L'uomo così è stato denunciato e questa mattina gli agenti della Questura di Rimini hanno eseguito l'espulsione con rimpatrio in Egitto. Il provvedimento è stato emesso dal prefetto riminese, Giuseppa Strano.
L'uomo risulta essere presente sul territorio italiano fin dal settembre 2004, data in cui è stato fotosegnalato dalla Questura di Ragusa perché richiedente asilo politico. E' stato titolare, dal 2007 al 2013, della Carta di Soggiorno perché nel 2007 si era sposato con un'italiana. Il titolo di soggiorno era stato poi revocato dal Questore di Rimini, nell'ottobre 2013, dopo aver considerato la personalità criminale del soggetto. Oltre alla rapina aggravata, nella fedina penale dell'egiziano risultano precedenti di Polizia per rissa, lesioni personali (ha colpito un cittadino pakistano alla testa con una cazzuola), estorsione continuata in concorso ai danni di due fratelli ristoratori, diversi episodi di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti; lesioni aggravate (ha ferito con coltello un cittadino italiano), violazione di domicilio.
Nei giorni scorsi l'espulso aveva beneficiato di un provvedimento di scarcerazione da parte del Gip presso il Tribunale di Rimini che ha sostituito la misura cautelare in carcere con quella dell'obbligo di dimora e la Polizia ha predisposto subito dopo la scarcerazione l'accompagnamento in Questura dell'egiziano. Il Questore di Rimini ha quindi proposto l'espulsione e contestuale trattenimento presso il Cie al prefetto di Rimini, che ne ha ordinato l'allontanamento dal territorio nazionale. Così l'egiziano è stato portato a Torino al Centro di identificazione ed espulsione dove è rimasto fino a questa mattina, quando con un volo di una compagnia aerea egiziana è stato rimpatriato, consegnandolo direttamente al personale della polizia egiziana.
"L'Italia è un Paese accogliente - ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano - ma è anche un Paese che sa fare rispettare le sue regole e le sue leggi. Chi è un nostro potenziale nemico, non ha possibilità di dimorarvi un minuto in più".