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Formula Uno
Gp Bahrain: la Ferrari di Vettel vola e vince, Hamilton secondo
Dopo Melbourne, secondo trionfo stagionale del tedesco su una Rossa che si conferma velocissima e competitiva. Mercedes ancora battuta: piazza d'onore per Lewis, terzo Bottas, poi Raikkonen. Seb e il Cavallino in testa alle classifiche mondiali

Grandi notizie (e conferme) dal deserto: la Ferrari c’è, la Ferrari va forte. Dopo Melbourne, arriva nel giorno di Pasqua il secondo acuto di Sebastian Vettel che conquista il Gp del Bahrain lasciandosi alle spalle le due Mercedes di Hamilton e Bottas. Ottimo quarto Raikkonen, poi Ricciardo e Massa. Settimo Perez, seguito da Grosjean, Hulkenberg e Ocon. Tedesco ora leader solitario della classifica mondiale con 68 punti contro i 61 del britannico. Il Cavallino, dopo tanto troppo tempo, torna anche in vetta alla graduatoria Costruttori.
Sul caldissimo asfalto del Sakhir, cattiva e autoritaria la partenza del teutonico della Rossa che si beve Hamilton e va subito a caccia di Bottas. Meno efficace l’avvio di Raikkonen, che perde due posizioni (da 5° a 7°) ma ne recupera subito una, riscavalcando Massa. In testa, però, la Mercedes di Vallteri Bottas non è così veloce né riesce a scappare, facendo quasi da tappo agli inseguitori. All’11° giro Vettel sceglie così di fermarsi per il primo pit stop montando sempre le supersoft. Scelta azzeccata e… baciata dalla sorte, visto che un incidente fra Stroll e Sainz, con conseguente ingresso della safety-car (13° giro), favorisce il ferrarista che si ritrova al comando al momento della sua uscita. Perde intanto una monoposto la Red Bull, con Verstappen che va lungo subito dopo il cambio gomme e finisce (senza conseguenze) contro le barriere.
Con pista libera, Vettel scatena tutti i suoi cavalli e inizia ad allungare su Bottas (chiaramente più lento) ed Hamilton, che ci mette poco per incenerire il compagno di scuderia (27° giro) e gettarsi alla caccia del rivale. Continua intanto la risalita di Kimi Raikkonen - splendido il sorpasso su Ricciardo -, quarto a metà gara. I giudici di gara assegnano intanto 5” di penalità ad Hamilton per aver ostacolato proprio Ricciardo nella corsia box al momento dell’ingresso della safety.
Alla tornata n.34, Sebastian Vettel rientra per la seconda sosta ed Hamilton si ritrova in vetta ma con pneumatici usurati che l’inglese tenterà di portare a fine gara senza più fermarsi. Tra i due comincia un fantastico duello a distanza, con il vantaggio del campione del mondo che si riduce gradualmente e viene definitivamente annullato al momento di rientrare ai box per scontare i cinque secondi di penalità (42° giro). All’uscita della pit-lane, il britannico si ritrova addirittura terzo alle spalle di Bottas.
A -15 dalla fine, Vettel riprende così la testa e non la mollerà più fino alla bandiera a scacchi, inanellando giri velocissimi e vincendo con quasi 7” di vantaggio su Hamilton, che riduce un po’ il gap, passa Bottas al 47° giro ma non riesce ad avvicinarsi alla Rossa. Per Seb è il 44° trionfo in carriera, per la Ferrari è la vittoria numero 226 della storia. Prossimo appuntamento il 30 aprile a Sochi, in Russia.
Sul caldissimo asfalto del Sakhir, cattiva e autoritaria la partenza del teutonico della Rossa che si beve Hamilton e va subito a caccia di Bottas. Meno efficace l’avvio di Raikkonen, che perde due posizioni (da 5° a 7°) ma ne recupera subito una, riscavalcando Massa. In testa, però, la Mercedes di Vallteri Bottas non è così veloce né riesce a scappare, facendo quasi da tappo agli inseguitori. All’11° giro Vettel sceglie così di fermarsi per il primo pit stop montando sempre le supersoft. Scelta azzeccata e… baciata dalla sorte, visto che un incidente fra Stroll e Sainz, con conseguente ingresso della safety-car (13° giro), favorisce il ferrarista che si ritrova al comando al momento della sua uscita. Perde intanto una monoposto la Red Bull, con Verstappen che va lungo subito dopo il cambio gomme e finisce (senza conseguenze) contro le barriere.
Con pista libera, Vettel scatena tutti i suoi cavalli e inizia ad allungare su Bottas (chiaramente più lento) ed Hamilton, che ci mette poco per incenerire il compagno di scuderia (27° giro) e gettarsi alla caccia del rivale. Continua intanto la risalita di Kimi Raikkonen - splendido il sorpasso su Ricciardo -, quarto a metà gara. I giudici di gara assegnano intanto 5” di penalità ad Hamilton per aver ostacolato proprio Ricciardo nella corsia box al momento dell’ingresso della safety.
Alla tornata n.34, Sebastian Vettel rientra per la seconda sosta ed Hamilton si ritrova in vetta ma con pneumatici usurati che l’inglese tenterà di portare a fine gara senza più fermarsi. Tra i due comincia un fantastico duello a distanza, con il vantaggio del campione del mondo che si riduce gradualmente e viene definitivamente annullato al momento di rientrare ai box per scontare i cinque secondi di penalità (42° giro). All’uscita della pit-lane, il britannico si ritrova addirittura terzo alle spalle di Bottas.
A -15 dalla fine, Vettel riprende così la testa e non la mollerà più fino alla bandiera a scacchi, inanellando giri velocissimi e vincendo con quasi 7” di vantaggio su Hamilton, che riduce un po’ il gap, passa Bottas al 47° giro ma non riesce ad avvicinarsi alla Rossa. Per Seb è il 44° trionfo in carriera, per la Ferrari è la vittoria numero 226 della storia. Prossimo appuntamento il 30 aprile a Sochi, in Russia.