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SPORT

Champions League, semifinale al 'José Alvalade' di Lisbona

Lione travolto 3-0, il Bayern raggiunge in finale il Paris St.Germain

Una doppietta di Gnabry nel primo tempo e un gol del capocannoniere Lewandowski allo scadere regalano ai bavaresi la loro undicesima finale. Domenica altro avversario francese. Finisce il sogno di Rudi Garcia, dopo le eliminazioni di Juventus e Manchester City

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di Nicola Iannello
Il Bayern Monaco entra da favorito nella finale di Champions League. Contro il Lione pronostico rispettato. Allo Stadio José Alvalade di Lisbona, nella seconda semifinale Lione domato 3-0. Rudi Garcia non ripete il miracolo riuscito contro Juventus e Manchester City. La sua squadra, nonostante un buon avvio, ha il torto di non realizzare due chiare occasioni e cede alla distanza. La corazzata bavarese vola alla sua undicesima finale, con cinque trionfi, l’ultimo nel 2013 a Wembely contro il Borussia Dortmund.
 
Gli allenatori confermano gli undici di partenza dei quarti di finale vinti rispettivamente contro Manchester City e Barcellona. Garcia con il 3-5-2: Lopes; Denayer, Marcelo, Marçal; Dubois, Caqueret, Guimarães, Aouar, Cornet; Depay, Ekambi (Dembélé parte dalla panchina). Flick schiera il 4-2-3-1: Neuer; Kimmich, Boateng, Alaba, Davies; Goretzka, Thiago Alcantara; Gnabry, Müller, Perišić; Lewandowski. Arbitra lo spagnolo Mateu Lahoz.
 
Il Bayern occupa il campo, ma al 4’ trema su contropiede di Depay dopo palla persa da Thiago, l’attaccante del Lione arriva davanti a Neuer che è bravo a chiudergli lo specchio della porta e a costringerlo a tirare a lato di poco. All’11’ bavaresi pericolosi con un tocco di Goretzka su cui Lopes deve faticare non poco per il tocco in angolo. Ma i francesi continuano a rendersi pericolosi. Al 13’ Boateng in scivolata intercetta il passaggio di Cornet che avrebbe consentito a Ekambi di tirare in porta da tre metri. Al 17’ assolo di Ekambi che colpisce il palo. Lo scampato pericolo sembra svegliare di colpo i tedeschi che al 18’ vanno in vantaggio: Gnabry inventa il gol: parte da destra, si accentra e, dopo aver evitato un paio di avversari, dal limite scarica un sinistro all’incrocio dei pali su cui Lopes non può arrivare. Al 25’ va meglio al portiere del Lione, che arriva a deviare una conclusione dell’attaccante dei campioni di Germania. Gli uomini di Garcia sembrano sulle gambe. Al 33’ arriva il raddoppio del Bayern con la doppietta di Gnabry: Perišić crossa basso da sinistro, Lewandowski si mangia il gol da due passi, sulla respinta di Lopes l’attaccante tedesco non può sbagliare. Al 38’ ancora Lewandowski fallisce la rete, arrivando in ritardo di un soffio su un traversone di Kimmich.
 
Il Lione rientra dagli spogliatoi con Mendes al posto di Guimarães; nel Bayern Süle per Boateng. Al 51’ Perišić messo da Davies a tu per tu con Lopes si fa ipnotizzare dal portiere dei francesi. Al 56’ su corner Marcelo di testa chiama Neuer alla presa. Al 58’ Garcia gioca la carta Dembélé, autore di una doppietta contro il City, che rileva Depay. Non passa un minuto e Neuer nega il gol a Ekambi ben servito da Aouar. Al 63’ Flick richiama l’ex interista Perišić per inserire l’ex juventino Coman. Al 67’ doppia sostituzione nel Lione: Reine-Adélaïde per Ekambi e Tete per Dubois. Si gioca su ritmi più bassi rispetto al primo tempo. Al 73’ Garcia inserisce il 17enne Cherki al posto di Marçal. Al 75’ Flick concede la passerella a Gnabry, avvicendato dall’ex interista Coutinho, che al 79’ si vede negare un gol per fuorigioco. All’82’ ultimi due cambi per il Bayern: Tolisso (ex Lione) per Thiago e Pavard per Goretzka. La partita scivola via, ma prima della fine arriva puntuale il gol di Lewandowski: colpo di testa su punizione di Coutinho all’88’: per il bomber polacco, 15° gol in questa Champions. Nel recupero, Tolisso spreca da pochi passi.