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MONDO

La morte del 'Comandante'

L'omaggio di Cuba alle ceneri di Fidel Castro. I Repubblicani avvertono Obama: Non vada ai funerali

L'Avana si prepara all'omaggio popolare al Lider Maximo nel maestoso scenario di Plaza de la Revolucion.  La figlia del dissidente Oswaldo Paya':  "Ora un plebiscito per la democrazia"

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I cubani si preparano a un omaggio di massa a Fidel Castro nello scenario simbolico di Plaza de la Revolucion a L'Avana, dando il via a una settimana di celebrazioni della controversa figura del Lider Maximo. Dopo un fine settimana sottotono per la morte di Fidel, centinaia di migliaia di persone sono attese nella piazza dove spesso il Comandante arringava i cubani nei suoi leggendari discorsi-fiume contro gli "yankees" e "l'impero" degli Stati Uniti.

 "Vedrete come è davvero il popolo di Cuba. Vedrete quanto sta soffrendo, come si sente per una persona che ama", ha sottolineato Jorge Guilarte, 50enne e conducente di una bici-taxi.

Castro, leader della rivoluzione che nel 1959 rovesciò la dittatura con la promessa di portare giustizia e uguaglianza nell'isola caraibica, è stata una delle principali figure del ventesimo secolo. Alcuni lo considerano un eroe del socialismo che ha portato nel suo Paese istruzione e assistenza sanitaria gratuita, altri lo bollano come un "dittatore" che ha provocato disagio economico nella sua gente e ha provocato un esodo di cubani verso la Florida in cerca di una vita migliore. A Plaza de la Revolucion, famosa per l'edificio governativo adornato con il voto di Ernesto "Che" Guevara, gli organizzatori hanno allestito un maxiposter di Fidel Castro che imbraccia un fucile durante la rivoluzione alla Biblioteca nazionale.

Le autorità devono ancora confermare se un'urna con le sue ceneri sarà posizionata su una piattaforma in modo che i cubani possano mettersi in fila per rendergli omaggio. Dopo due giorni di commemorazioni nella capitale, le ceneri di Castro gireranno l'isola per una processione di quattro giorni, prima di essere seppellite il 4 dicembre a Santiago de Cuba. La seconda città del Paese fu teatro del primo, fallito tentativo di rivoluzione di Castro nel 1953, sei anni prima della deposizione del dittatore Fulgencio Batista, sostenuto dagli Stati Uniti.

La figlia del dissidente:  "Ora plebiscito per la democrazia"
Un plebiscito per consentire al popolo di Cuba di decidere la forma di governo: e' questa la proposta rilanciata dalla figlia e dalla vedova di Oswaldo Paya', il dissidente cubano morto nel 2012 in un incidente stradale dai contorni poco chiari. "L'epoca delle ipocrisie e' finita", ha dichiarato la figlia di Paya', Rosa, in un'intervista alla Stampa rilasciata insieme alla madre Ofelia Acevedo, "tutti i governi democratici che rispettano la Dichiarazione universale dei diritti umani devono essere coerenti, e chiedere che L'Avana faccia altrettanto".     Madre e figlia, che dopo la morte di Paya' si sono trasferite a Miami, sono convinte che con la morte di Fidel Castro si apra "una grande opportunita'". "Non dobbiamo piu' parlare di lui", ha detto la vedova, Ofelia, non dobbiamo piu' parlare di lui ma di come favorire la riconciliazione, evitare la violenza e garantire a Cuba una transizione pacifica verso la democrazia".

Repubblicani  USA attaccano: "Obama non vada a funerali"
"Per nessun motivo il presidente Obama, il vice presidente Biden o il segretario di stato Kerry devono andare a Cuba per i funerali di Castro. Era un tiranno".




Con questo tweet a firma di Newt Gingrich, ex speaker della Camera e tra i sostenitori della prima ora di Donald Trump, parte la battaglia dei repubblicani per influenzare - ed eventualmente modificare - la posizione degli Stati Uniti nei confronti di Cuba al passaggio di consegne tra Barack Obama, che ha voluto iniziare un nuovo capitolo nella storia delle relazioni tra i due paesi, e Donald Trump, la cui linea non e' tuttavia ancora chiara.

Interpellata sull'argomento la manager della campagna di trump Kellyanne Conway non ha rivelato alcun dettaglio sulle intenzioni del tycoon una volta insediatosi alla casa bianca, ma ha sottolineato che "nulla e' definito, parlera' con i suoi consiglieri". Qualche spunto in piu' lo concede Rience Priebus, designato chief of staff alla casa bianca del prossimo presidente, rimanendo tuttavia sibillino (o volutamente vago in mancanza di indicazioni certe) nello specificare che per continuare sulla strada delle relazioni diplomatiche tra gli Stati Uniti e Cuba Donald Trump vorra' vedere dei movimenti nella "giusta direzione" da parte del governo all'Avana. Facendo intendere insomma che il prossimo presidente potra' decidere di revocare le decisioni esecutive prese da Barack Obama se non vedra' dei cambiamenti a Cuba, citando la liberta' di religione come esempio.            

Tre giorni di lutto in Corea del Nord
La Corea del Nord ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale per la morte di Fidel Castro, che ha sempre avuto uno stretto rapporto con il leader Kim Jong Un ed era considerato un "amico intimo" del popolo nordcoreano. L'agenzia di informazione nazionale ha riferito che la decisione è stata presa dal Partito dei lavoratori insieme al Parlamento e che il lutto inizierà oggi e terminerà mercoledì. Inoltre, ci saranno bandiere a amezz'asta in tutti i luoghi istituzionali. La morte di Castro, dice il regime di Pyongyang "è una perdita per i due Paesi in lotta per la rivoluzione".  

Secondo Kim il 'Lider Maximo' "onoro' la sovranita' e la dignita' di Cuba" definendolo un "eccezionale attivista politico" che realizzò "un grande contributo" al socialismo". Kim Jong Un ha sottolineato che Castro "ha onorato la sovranità e la dignità" di Cuba e che "si è distinto per la sua dedizione al popolo cubano e per la volontà di raggiungere la prosperità nazionale e la felicità della gente". In una lettera inviata a Raul Castro, il leader nordcoreano si è detto rattristato dalla morte dell'ex presidente cubano che descrive come "attivista politico di primo piano", che ha dato un "contributo eccezionale" al socialismo.