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SALUTE

Dal 7 al 10 maggio

A Bologna il primo Festival della Scienza medica

A Bologna, sotto i portici del centro storico e attraverso i Palazzi della Città, la prima edizione del Festival della Scienza Medica. “L’intento è di ideare e realizzare non soltanto una rete di manifestazioni, ma un percorso culturale, innovativo e diffuso capace di illustrare in modo consapevole e originale la città per profili artistici, culturali e scientifici che hanno avuto una valenza indiscutibile, di grande rilievo nazionale ed europeo”, promette Fabio Roversi Monaco, direttore dell’iniziativa

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Dall’Università alle Accademie, ai Collegi, ai Musei Civici all’Ospedale Sant’Orsola: edifici che formano un reticolo di mille manifestazioni per illustrare la Scienza Medica, nella Città che ha ospitato l’Università più antica, ed i cui ricercatori hanno dato e continuano ad offrire un contributo eccezionale, alla ricerca scientifica in medicina e nell’assistenza dei malati. Si parlerà di medicina rigenerativa, del sogno dell’immunità e del controllo sul cancro, la medicina del dolore e del placebo, la medicina dei trapianti, le nuove tecnologie dell’imaging, della comunicazione a distanza e della telemedicina, le frontiere delle biotecnologie, le tecniche di fecondazione assistita, la nutraceutica e la nuova geroscienza.

Ma al Festival della Scienza Medica protagonisti saranno anche i bambini, con la visita al Teatro Anatomico per le classi primarie e l’animazione del corpo umano: i ragazzi più grandi saranno coinvolti con il gioco della storia, riservato alle classi superiori, che si confronteranno attorno al tavolo di Pandemic”, un gioco da tavolo tipo Monopoli, ma con straordinarie implicazioni didattiche e di conoscenza. I più grandi ancora troveranno spazio a Palazzo Re Enzo, per seguire la “visita in corsia”, con veri letti, finti malati, antiche e nuove malattie e la tradizionale guida del “primario”. Sempre negli spazi di Palazzo Re Enzo ci sarà un “Social Box” dove raccogliere le invenzioni linguistiche di tutti coloro che vorranno costruire un allegro spazio di condivisione alla scoperta di “nuove malattie”: un gioco che rimbalzerà sui social network, sono certi gli organizzatori.

Tre le mostre da non perdere: una selezione del “The Burns Archive”, che ha fornito la consulenza per la serie televisiva “The Knick”, nel cortile dell’Archiginnasio; “Curare e Guarire”, presso la Sala degli Atti di Palazzo Re Enzo; il Museo delle Cere e la nuova sala settoria presso l’Istituto di Anatomia. Durante le giornate del Festival rimarrà aperto anche il Museo di Palazzo Poggi, insieme alle strutture di Santa Maria della Vita e di San Colombano. Ovviamente un appuntamento dedicato alla Medicina non poteva trascurare i malati veri e propri: ci saranno installazioni anche nelle sale d’aspetto dell’Ospedale Maggiore, del Sant’Orsola, del Rizzoli, del Bellaria, dell’Hospice Bentivoglio Fondazione Seragnoli, dove si terranno anche concerti da camera e la lettura di brani della letteratura italiana, per i lungo-degenti, i piccoli pazienti, i familiari, il personale.
Infine, una fascia serale per gli spettacoli: la grande letteratura dei medici scrittori, Čechov, Cronin, Bulgakov, Celine, Sacks, con testi recitati da Massimo Popolizio; le figure di medici nel Melodramma; il grande Cinema in un blob a cura della Cineteca di Bologna.