MONDO
Betlemme
Street artist napoletano arrestato dalla polizia israeliana
Lo scrive sul suo profilo Facebook Jorit Agoch

"Siamo stati arrestati a Betlemme dall'esercito israeliano. Chi può aiutarci per favore lo faccia".
Lo scrive sul suo profilo Facebook lo street artist napoletano Jorit Agoch. Jorit ha dipinto sul muro che separa Israele dalla Cisgiordania l'immagine, alta quattro metri, di Ahed Tamimi, diventata il simbolo della resistenza palestinese all'occupazione israeliana. Il muro che separa la Cisgiordania da Israele è ricoperto di graffiti che sostengono la causa palestinese. Accanto all'immagine di Ahed, c'è il volto di un'altra donna, la giovane dottoressa con il velo rosso uccisa a giugno dall'esercito israeliano durante gli ultimi giorni di proteste della Marcia del ritorno.
Tamimi, 17 anni, è diventata il simbolo della protesta anti-israeliana dei palestinesi quando a dicembre era stata filmata dalla madre mentre prendeva a calci e pugni, insieme a sua cugina, due soldati israeliani per allontanarli dalla sua abitazione. Il video era diventato virale. Tamimi era stata arrestata il 19 dicembre 2017 e condannata a otto mesi di reclusione da una Corte militare israeliana. Per il suo rilascio, si sono battute associazioni e difensori dei diritti umani. La ragazza, secondo quanto dichiarato dal padre all'agenzia di stampa turca Anadolu, potrebbe uscire dal carcere domenica 29 luglio, nonostante la data prevista di scarcerazione sia il 19 agosto. "Le autorità israeliane non informano il detenuto o la sua famiglia sulla data del rilascio ma penso che sarà presa una decisione" per ridurre la detenzione di 21 giorni, ha detto il padre Bassem Tamimi.
La Farnesina segue il caso
Il Consolato generale a Gerusalemme e l'ambasciata a Tel Aviv, in stretto raccordo con la Farnesina, seguono con la massima attenzione il caso dei due italiani fermati a Betlemme, ai quali stanno fin d'ora prestando ogni possibile assistenza, in contatto con le autorità locali e le
famiglie. Con lo street artist napoletano, Jorit Agoch, è stato fermato a Betlemme un altro italiano.
Lo scrive sul suo profilo Facebook lo street artist napoletano Jorit Agoch. Jorit ha dipinto sul muro che separa Israele dalla Cisgiordania l'immagine, alta quattro metri, di Ahed Tamimi, diventata il simbolo della resistenza palestinese all'occupazione israeliana. Il muro che separa la Cisgiordania da Israele è ricoperto di graffiti che sostengono la causa palestinese. Accanto all'immagine di Ahed, c'è il volto di un'altra donna, la giovane dottoressa con il velo rosso uccisa a giugno dall'esercito israeliano durante gli ultimi giorni di proteste della Marcia del ritorno.
Tamimi, 17 anni, è diventata il simbolo della protesta anti-israeliana dei palestinesi quando a dicembre era stata filmata dalla madre mentre prendeva a calci e pugni, insieme a sua cugina, due soldati israeliani per allontanarli dalla sua abitazione. Il video era diventato virale. Tamimi era stata arrestata il 19 dicembre 2017 e condannata a otto mesi di reclusione da una Corte militare israeliana. Per il suo rilascio, si sono battute associazioni e difensori dei diritti umani. La ragazza, secondo quanto dichiarato dal padre all'agenzia di stampa turca Anadolu, potrebbe uscire dal carcere domenica 29 luglio, nonostante la data prevista di scarcerazione sia il 19 agosto. "Le autorità israeliane non informano il detenuto o la sua famiglia sulla data del rilascio ma penso che sarà presa una decisione" per ridurre la detenzione di 21 giorni, ha detto il padre Bassem Tamimi.
La Farnesina segue il caso
Il Consolato generale a Gerusalemme e l'ambasciata a Tel Aviv, in stretto raccordo con la Farnesina, seguono con la massima attenzione il caso dei due italiani fermati a Betlemme, ai quali stanno fin d'ora prestando ogni possibile assistenza, in contatto con le autorità locali e le
famiglie. Con lo street artist napoletano, Jorit Agoch, è stato fermato a Betlemme un altro italiano.