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MONDO

Autore di almeno 300 omicidi

Colombia, dopo 22 anni torna libero "Popeye", sicario al soldo di Escobar

John Jairo Velasquez Vasquez, detto "Popeye", è stato il più efferato ed efficiente killer di Pablo Escobar con 3000 omicidi pianificati e 300 eseguiti di persona tra gli anni '80 e gli anni '90

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John Jairo Velasquez Vasquez (da facebook)
E' stato liberato dopo 22 anni di carcere "Popeye", il sicario al soldo di Pablo Escobar, signore della droga colombiana, capo del cartello di Medellin.

Con tremila omicidi pianificati e 300 eseguiti di persona, tra gli anni '80 e '90, John Jairo Velasquez Vasquez, questo il nome di battesimo di "Popeye", è stato il più efferato killer di Escobar e la sua scarcerazione ha suscitato numerose polemiche a Bogotà.  
 
Nonostante amasse vantarsi, anche nelle interviste rilasciate dal carcere, di aver ucciso 300 persone con le proprie mani, tra cui sua moglie, Vasquez è stato condannato per un unico omicidio, quello del candidato alla presidenza Luis Carlos Galan.

"Popeye" è stato rilasciato con 8 anni di anticipo rispetto alla condanna a 30 anni di reclusione. Questo in virtù della collaborazione con la giustizia proprio sull'omicidio del candidato alla presidenza Galan, avvenuto nel 1989, che ha portato all'arresto dell'ex ministro della Giustizia, Alberto Santofimio, condannato per averlo commissionato.    

Il 52enne "Popeye" ha lasciato il carcere di massima sicurezza Combita scortato da numerose auto della polizia, e trascorrerà i prossimi 4 anni in libertà vigilata. Si tratta di una "liberazione condizionale per un periodo di prova di 52 mesi e 22 giorni", si legge nell'ordinanza del giudice.
 
Velasquez, in alcune interviste rilasciate alla vigilia della liberazione, ha rivelato di temere ora per la sua vita. “Ho capito di avere circa un 80 per cento di possibilità di essere ucciso da ex rivali dopo il rilascio”. Per questo, ha spiegato, starebbe pensando di lasciare il paese sudamericano e, tra i suoi progetti, ci sarebbe quello di vendere ad Hollywood i diritti di un'autobiografia che ha scritto sulla sua vita accanto a Escobar.