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POLITICA

Monica Maggioni intervista il candidato alle primarie del Pd

Civati, serve un pd della produzione

Serve una nuova classe dirigente. Pippo Civati a una settimana dalle primarie parla di rinnovamento e di un 'Pd della produzione'-  che si occupi di lavoro e che torni a parlare ai cittadini 

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"Serve una nuova classe dirigente". Pippo Civati a una settimana dalle primarie parla di rinnovamento e di un 'Pd della produzione'-  che si occupi di lavoro e che parli ai cittadini e che non sia sterile - al microfono del direttore di Rainews Monica Maggioni.

Un partito degli elettori da consultare sempre sulle questioni centrali, anche con referendum on line. Un partito che non abbia né banche né fondazioni - l'idea di Civati - ma solo idee chiare e valori ben definiti. Il Pd deve stare più a sinistra e parlare di diritto e lavoro, i temi centrali. E dice questo spazio da occupare c'è. "Sembrerà strano ma il Pd può invertire la tendenza e tornare ad essere votati dai giovani". Quei giovani, precisa Civati che alle scorse elezioni hanno votato Grillo. Fondamentale riuscire quindi a prendere i voti dei disillusi.

Gli investimenti prioritari per il candidato alle primarie sono la scuola e garantire il reddito minimo. Le risorse ci sono, devono essere prese dalla lotta all’evasione, dal taglio degli stipendi alti e delle pensioni d’oro. 

Legge elettorale
"Dobbiamo tornare al mattarellum e poi votare ad Aprile". I numeri alla camera ci sono, il Pd deve insistere per cambiare il porcellum, "fino ad ora non è stato fatta perché non è convenuto a nessuno". Per Civati Berlusconi non è un alleato stabile e proprio per la fedeltà nei confronti degli elettori è necessario tornare alle urne. 

Governo e Primarie. "Non mi riconosco nello schema voluto da Napolitano". E ritiene giusto che Letta aspetti il Congresso del Pd per fare cambiamenti perchè sono gli elettori che devono esprimersi. Civati è stato il candidato più polemico sulle larghe intese messe in atto da Letta, "il Pd deve tornare a poter esprimere la propria autonomia, penso al caso Kazako alla vicenda del Ministro Cancellieri."  E a chi sostiene che così fa un assist di Berlusconi risponde "non sto facendo nessu favore a Berlusconi, semmai lo fanno Cuperlo ed i suoi da 20 anni.Noi dobbiamo combatterlo con la politica".

Cuperlo vecchio e Renzi appesantito dalle correnti, non più il rottamatore libero della Leopolda. Civati non risparmia critiche agli avversari.

Grillo. Parole dure anche per Beppe Grillo che va rispettato perchè ha preso tanti voti e ha saputo affronatare un disagio sociale profondo ma i suoi toni sono ormai noir e stanchi. Era più utile fare una discussione seria sul cambiamento dopo le scorse elezioni e non arrivare a questo continui attacchi - dice - che non servono a nessuno. "La sua strategia è sbagliata, lo abbiamo visto in Parlamento. Non ha senso dire che siamo tutti uguali":

Infine parla di Europa " dobbiamo stare con i socialisti europei". Nessuna spaccatura, l'Europa deve essere cambiata ma partendo dalla coalizione della sinistra europea.