SPORT
A Prato proposta per intitolargli lo stadio
Paolo Rossi. Funerali a Vicenza, dove giocò giovanissimo
Fra poco nel duomo di Vicenza i funerali di Paolo Rossi. Per ricordare il campione in tutte le partite di serie A un minuto di silenzio e giocatori con il lutto al braccio

Da Siena è arrivata a Vicenza la salma di Paolo Rossi, calciatore simbolo della vittoria dell'Italia ai Mondiali dell'82 morto la notte del 9 dicembre dopo essere stato ricoverato al policlinico universitario delle Scotte. Rossi, giovanissimo, rivelò le sue doti di giocatore al grande pubblico del calcio militando nel Lanerossi Vicenza e trascinando la squadra in serie A fino a sfiorare il tricolore, e proprio nello stadio Menti di Vicenza è allestita la camera ardente, mentre i funerali si svolgeranno sabato nella cattedrale, come il campione desiderava.
Saranno ammessi solo gli invitati della famiglia, ma la celebrazione sarà trasmessa in diretta tv a cura di Rai Sport a partire dalle 10.30 su Rai Due. La telecronaca sarà di Alberto Rimedio, Enrico Varriale e Antonio Di Gennaro, che di Rossi è stato compagno di squadra in Nazionale, nel 1986, al Mondiale messicano, e nel Verona, nella stagione 1986-87, l'ultima della straordinaria carriera di Pablito. Il Comune di Vicenza, che lo scorso 18 febbraio ha conferito a Paolo Rossi la cittadinanza onoraria, ha proclamato il lutto cittadino con le bandiere a mezz'asta in segno di rispetto.
Decine di cartelli e striscioni con la scritta "ROSSI GOL" sono stati esposti alle finestre e sui terrazzi della città. L'iniziativa è stata lanciata attraverso i social da alcuni tifosi biancorossi ed è legata al ricordo di un vecchio striscione che comparve allo stadio 'Menti' già dalla stagione 1976-1977, in serie B, quando Rossi, allora quasi sconosciuto,iniziò a segnare a ripetizione, garantendo al termine di quell'anno la promozione in A. I cartelli sono esposti nelle vetrine dei negozi, sui davanzali delle case, appesi agli alberi.
Il calciatore sarà cremato e le ceneri saranno tumulate a Bucine (Arezzo), dove Rossi viveva con la famiglia.
La camera ardente
"Ciao Paolo", è la grande scritta, che compare alla base delle gradinate dello stadio Menti di Vicenza che 'circonda' il feretro del calciatore posto sul tappeto erboso di quello stadio che lo vide muovere i primi passi da professionista nel '76, anno del suo arrivo alla Lanerossi Vicenza, e che da lì lo vide arrivare fino ai Campionati del mondo dell'82, vinti grazie ai suoi goal, sconfiggendo la Germania. E tutti i compagni di quella gloriosa partita domani saranno in duomo a Vicenza per l'ultimo saluto al numero 10 azzurro.
Centinaia di persone sono già in coda da diverse ore per visitare la camera ardente di Paolo Rossi. Tra i tanti tifosi, anche il primo cittadino di Vicenza Francesco Rucco che, commosso ha voluto anche lui dare l'ultimo saluto al calciatore, ricordando come suo padre, che quando aveva solo 8 anni lo portava allo stadio a vedere appunto le partite del glorioso Lanerossi in cui Paolo aveva debuttato nel 1976.
"Per noi Rossi non era solo un ex calciatore, ma un amico e il vicino di casa sempre sorridente e disponibile. Ha dimostrato il suo legame sposando il progetto della Lanerossi Vicenza di Renzo Rosso, lo ricorderemo con qualcosa di concreto nei prossimo mesi", ha detto il sindaco Francesco Rucco. Sulla possibilità di intitolare a Paolo Rossi il viale dinanzi allo stadio di Vicenza, il primo cittadino ha aggiunto: "Le proposte sono tante, stiamo cercando di fare una cernita. Lo faremo con razionalità dopo le emozioni che stiamo vivendo in queste ore. E' giusto che lo decida la città. Intitolare una strada o una piazza è una cosa dovuta, poi lavoreremo anche su iniziative di carattere sociale". "Gli avevamo donato la cittadinanza onoraria pochi mesi fa, purtroppo non ha fatto in tempo a godersela. Ma lo ricorderemo anche in questo senso, i vicentini gli vogliono bene e lo stanno dimostrando", ha concluso.
Prima dell'apertura della camera ardente ai tifosi, alle 15, la moglie Federica, assieme ai due figli, si è intrattenuta qualche minuto davanti alla bara di legno chiaro coperta dalla grande corona di rose bianche e sulla quale è stata posta la maglia biancorossa con il numero 9 e la scritta 'Ciao Paolo. Per sempre con noi...'.
Il ricordo di Roberto Baggio
Agli anni trascorsi da Paolo Rossi a Vicenza sono legati anche i ricordi di Roberto Baggio che affida alla Gazzetta dello Sport il racconto di quando, bambino, con l'adorato papà Fiorindo, scomparso solo qualche mese fa, percorreva quasi 12 chilometri, "in due su una bicicletta, per arrivare a Vicenza partendo da Caldogno" e "andare allo stadio a vedere il grande Paolo Rossi".
"Erano gli anni in cui cullavo i miei sogni - ricorda Baggio-. Pensavo che un giorno anche io avrei giocato in quello stadio, che avrei indossato quella maglia bellissima con la grande R sul petto. Imitando Paolo Rossi avrei potuto realizzare quanto lui è riuscito a realizzare. Vincere un campionato del mondo in finale contro il Brasile. Come Paolo Rossi ha fatto contro la Germania. Vincere il Pallone d'Oro. Come Paolo Rossi. Vincere in un mondo che ha sempre più bisogno del sorriso di Paolo Rossi". "Oggi Paolo è volato in cielo lasciandosi tutto quello che il calcio di buono sa offrire. Paolo ha regalato un sogno a milioni di italiani, cosa che a me non è riuscita", prosegue Baggio concludendo: "Ciao Paolo, chissà se infilerai le tue scarpette da calcio quando sarai in cielo. Spero di sì, spero che il tuo sorriso arrivi anche lì. Noi qui lo ricorderemo a lungo".
L'omaggio di Prato
La città toscana dove Rossi è nato il 23 settembre 1956 si prepara a omaggiare il grande campione e pensa a intitolargli lo stadio Lungobisenzio. "Invito tutti i pratesi a ricordare Paolo Rossi mettendo sui propri balconi e alle proprie finestre una bandiera italiana, esattamente come in quella splendida estate", ha proposto il sindaco di Prato Matteo Biffoni, che ha proclamato per domani, giorno dei funerali del campione del mondo di Spagna '82, lutto cittadino.
L'omaggio della Serie A
La Lega Serie A e tutte le società ricorderanno e renderanno omaggio a Paolo Rossi, scomparso nella notte di giovedì a 64 anni, attraverso una serie di iniziative in occasione del prossimo turno di campionato. I calciatori scenderanno in campo con il lutto al braccio e prima del calcio d'inizio di ogni partita sarà osservato un minuto di raccoglimento, al termine del quale sarà diffuso un audio storico che ricorderà le gesta dell'ex attaccante al Mondiale del 1982. Sui maxischermi degli impianti sarà proiettata un'immagine commemorativa di Rossi e, infine, verrà realizzata una virtualizzazione del cerchio di centrocampo che riporterà un'immagine del campione.
Saranno ammessi solo gli invitati della famiglia, ma la celebrazione sarà trasmessa in diretta tv a cura di Rai Sport a partire dalle 10.30 su Rai Due. La telecronaca sarà di Alberto Rimedio, Enrico Varriale e Antonio Di Gennaro, che di Rossi è stato compagno di squadra in Nazionale, nel 1986, al Mondiale messicano, e nel Verona, nella stagione 1986-87, l'ultima della straordinaria carriera di Pablito. Il Comune di Vicenza, che lo scorso 18 febbraio ha conferito a Paolo Rossi la cittadinanza onoraria, ha proclamato il lutto cittadino con le bandiere a mezz'asta in segno di rispetto.
Decine di cartelli e striscioni con la scritta "ROSSI GOL" sono stati esposti alle finestre e sui terrazzi della città. L'iniziativa è stata lanciata attraverso i social da alcuni tifosi biancorossi ed è legata al ricordo di un vecchio striscione che comparve allo stadio 'Menti' già dalla stagione 1976-1977, in serie B, quando Rossi, allora quasi sconosciuto,iniziò a segnare a ripetizione, garantendo al termine di quell'anno la promozione in A. I cartelli sono esposti nelle vetrine dei negozi, sui davanzali delle case, appesi agli alberi.
Il calciatore sarà cremato e le ceneri saranno tumulate a Bucine (Arezzo), dove Rossi viveva con la famiglia.
La camera ardente
"Ciao Paolo", è la grande scritta, che compare alla base delle gradinate dello stadio Menti di Vicenza che 'circonda' il feretro del calciatore posto sul tappeto erboso di quello stadio che lo vide muovere i primi passi da professionista nel '76, anno del suo arrivo alla Lanerossi Vicenza, e che da lì lo vide arrivare fino ai Campionati del mondo dell'82, vinti grazie ai suoi goal, sconfiggendo la Germania. E tutti i compagni di quella gloriosa partita domani saranno in duomo a Vicenza per l'ultimo saluto al numero 10 azzurro.
Centinaia di persone sono già in coda da diverse ore per visitare la camera ardente di Paolo Rossi. Tra i tanti tifosi, anche il primo cittadino di Vicenza Francesco Rucco che, commosso ha voluto anche lui dare l'ultimo saluto al calciatore, ricordando come suo padre, che quando aveva solo 8 anni lo portava allo stadio a vedere appunto le partite del glorioso Lanerossi in cui Paolo aveva debuttato nel 1976.
"Per noi Rossi non era solo un ex calciatore, ma un amico e il vicino di casa sempre sorridente e disponibile. Ha dimostrato il suo legame sposando il progetto della Lanerossi Vicenza di Renzo Rosso, lo ricorderemo con qualcosa di concreto nei prossimo mesi", ha detto il sindaco Francesco Rucco. Sulla possibilità di intitolare a Paolo Rossi il viale dinanzi allo stadio di Vicenza, il primo cittadino ha aggiunto: "Le proposte sono tante, stiamo cercando di fare una cernita. Lo faremo con razionalità dopo le emozioni che stiamo vivendo in queste ore. E' giusto che lo decida la città. Intitolare una strada o una piazza è una cosa dovuta, poi lavoreremo anche su iniziative di carattere sociale". "Gli avevamo donato la cittadinanza onoraria pochi mesi fa, purtroppo non ha fatto in tempo a godersela. Ma lo ricorderemo anche in questo senso, i vicentini gli vogliono bene e lo stanno dimostrando", ha concluso.
Prima dell'apertura della camera ardente ai tifosi, alle 15, la moglie Federica, assieme ai due figli, si è intrattenuta qualche minuto davanti alla bara di legno chiaro coperta dalla grande corona di rose bianche e sulla quale è stata posta la maglia biancorossa con il numero 9 e la scritta 'Ciao Paolo. Per sempre con noi...'.
Il ricordo di Roberto Baggio
Agli anni trascorsi da Paolo Rossi a Vicenza sono legati anche i ricordi di Roberto Baggio che affida alla Gazzetta dello Sport il racconto di quando, bambino, con l'adorato papà Fiorindo, scomparso solo qualche mese fa, percorreva quasi 12 chilometri, "in due su una bicicletta, per arrivare a Vicenza partendo da Caldogno" e "andare allo stadio a vedere il grande Paolo Rossi".
"Erano gli anni in cui cullavo i miei sogni - ricorda Baggio-. Pensavo che un giorno anche io avrei giocato in quello stadio, che avrei indossato quella maglia bellissima con la grande R sul petto. Imitando Paolo Rossi avrei potuto realizzare quanto lui è riuscito a realizzare. Vincere un campionato del mondo in finale contro il Brasile. Come Paolo Rossi ha fatto contro la Germania. Vincere il Pallone d'Oro. Come Paolo Rossi. Vincere in un mondo che ha sempre più bisogno del sorriso di Paolo Rossi". "Oggi Paolo è volato in cielo lasciandosi tutto quello che il calcio di buono sa offrire. Paolo ha regalato un sogno a milioni di italiani, cosa che a me non è riuscita", prosegue Baggio concludendo: "Ciao Paolo, chissà se infilerai le tue scarpette da calcio quando sarai in cielo. Spero di sì, spero che il tuo sorriso arrivi anche lì. Noi qui lo ricorderemo a lungo".
L'omaggio di Prato
La città toscana dove Rossi è nato il 23 settembre 1956 si prepara a omaggiare il grande campione e pensa a intitolargli lo stadio Lungobisenzio. "Invito tutti i pratesi a ricordare Paolo Rossi mettendo sui propri balconi e alle proprie finestre una bandiera italiana, esattamente come in quella splendida estate", ha proposto il sindaco di Prato Matteo Biffoni, che ha proclamato per domani, giorno dei funerali del campione del mondo di Spagna '82, lutto cittadino.
L'omaggio della Serie A
La Lega Serie A e tutte le società ricorderanno e renderanno omaggio a Paolo Rossi, scomparso nella notte di giovedì a 64 anni, attraverso una serie di iniziative in occasione del prossimo turno di campionato. I calciatori scenderanno in campo con il lutto al braccio e prima del calcio d'inizio di ogni partita sarà osservato un minuto di raccoglimento, al termine del quale sarà diffuso un audio storico che ricorderà le gesta dell'ex attaccante al Mondiale del 1982. Sui maxischermi degli impianti sarà proiettata un'immagine commemorativa di Rossi e, infine, verrà realizzata una virtualizzazione del cerchio di centrocampo che riporterà un'immagine del campione.