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Buffon non giocherà contro Olanda: se sono vissuto come un problema in Nazionale tolgo il disturbo

"L'unico motivo per cui non voglio fare la partita d'addio in Nazionale contro l'Olanda è perché sono sempre stato un valore aggiunto delle squadre in cui ho giocato e mi sono sempre percepito così. In Nazionale mi sembra di essere diventato un problema non delle ultime partite, ma negli ultimi due anni e io, per mio orgoglio e per la stima che ho in me stesso, ho deciso di togliere dall'imbarazzo tutti. Nelle situazioni di disagio non ci sto bene. E non c'entrano nulla i commissari tecnici".
Gianluigi Buffon torna così, ai microfoni di Sky Sport, sulla decisione di non accettare l'invito a salutare la Nazionale nell'amichevole di giugno a Torino. L'ormai ex portiere della Juventus ha partecipato ieri alla partita d'addio al calcio di Andrea Pirlo a San Siro. "Il Psg? Ho bisogno di prendermi una settimana per stare sereno e a bocce ferme analizzare tutte le cose del caso. A 40 anni devo prendere le decisioni più giuste con razionalità".
Così Gigi Buffon ha commentato le indiscrezioni riguardanti un suo possibile approdo al Psg dopo la fine della lunga avventura con la Juventus. "Se parlo francese? No...", ha risposto sorridendo il portiere ai microfoni di Sky. Poi, tornando alle emozioni dell'ultima gara in bianconero: "Per me sabato è stata la giornata del raccolto di quello che ho seminato. Gli aspetti più belli sono stati l'amore della gente, il rapporto con la società e i compagni con cui si è creato un grande rapporto". Il presidente Agnelli "mi è stato di grande aiuto. Con la Juve non c'era modo migliore di chiudere per uno sportivo di 40 anni". Infine, sulla scelta di chiudere con la Nazionale: "Non vado perché come ho detto sono sempre stato percepito come un valore aggiunto. Siccome è sembrato che sono diventato un problema, per l'orgoglio che ho levo tutti dall'imbarazzo".
Gianluigi Buffon torna così, ai microfoni di Sky Sport, sulla decisione di non accettare l'invito a salutare la Nazionale nell'amichevole di giugno a Torino. L'ormai ex portiere della Juventus ha partecipato ieri alla partita d'addio al calcio di Andrea Pirlo a San Siro. "Il Psg? Ho bisogno di prendermi una settimana per stare sereno e a bocce ferme analizzare tutte le cose del caso. A 40 anni devo prendere le decisioni più giuste con razionalità".
Così Gigi Buffon ha commentato le indiscrezioni riguardanti un suo possibile approdo al Psg dopo la fine della lunga avventura con la Juventus. "Se parlo francese? No...", ha risposto sorridendo il portiere ai microfoni di Sky. Poi, tornando alle emozioni dell'ultima gara in bianconero: "Per me sabato è stata la giornata del raccolto di quello che ho seminato. Gli aspetti più belli sono stati l'amore della gente, il rapporto con la società e i compagni con cui si è creato un grande rapporto". Il presidente Agnelli "mi è stato di grande aiuto. Con la Juve non c'era modo migliore di chiudere per uno sportivo di 40 anni". Infine, sulla scelta di chiudere con la Nazionale: "Non vado perché come ho detto sono sempre stato percepito come un valore aggiunto. Siccome è sembrato che sono diventato un problema, per l'orgoglio che ho levo tutti dall'imbarazzo".