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ECONOMIA

L'intervista a Il Messaggero

Padoan: "Piano privatizzazioni da 10 miliardi, subito una quota Enel"

Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan preannuncia il piano di "valorizzazione" del patrimonio dello Stato. Oltre che del colosso dell'energia elettrica, saranno cedute anche quote di Enav, Poste ed Fs. "Grande soddisfazione per il collocamento di Rai Way"

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"Il debito crescerà anche nel 2015". Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan - in un'intervista a Il Messaggero - chiarisce subito lo scenario in cui ci muoviamo. L'anno alle porte - però - sarà "l'anno per le privatizzazioni del governo". "Collocheremo subito un'altra quota di Enel, poi procederemo con Poste, Enav e probabilmente Fs" chiarisce il ministro.
Il piano di privatizzazioni era stato redatto già dal governo Letta, ma - come specifica Padoan - "nel 2014 ha subito uno stop, perché il mercato non è stato favorevole. Ad ogni modo abbiamo portato in borsa Fincantieri e Rai Way, una quotazione, quest'ultima, che ci ha dato grande soddisfazione" argomenta il titolare dell'Ecomomia.

Secondo Padoan, "c'è una scuola di pensiero secondo la quale un petrolio stabilizzato attorno ai 60 dollari produrrebbe una crescita dello 0,5% del nostro Pil". E' noto, infatti, che il costo dell'energia per le imprese in Italia sia di gran lunga superiore rispetto a quello nei partner europei.

Per quanto riguarda i nostri conti, Padoan afferma che "solo nel 2016 la curva del debito comincerà a scendere in modo significativo. Basterebbe una crescita dell'1% e un'inflazione vicina al 2% per ridurre il problema debito entro i limiti di assoluta tranquillità. Sono obiettivi raggiungibili - assicura il responsabile del Mef - soprattutto in relazione a quanto il governo sta facendo per rilanciare la crescita".

Privatizzazioni: Piano da 10 miliardi
La crescita non è il solo strumento per abbattere il debito - che ha toccato 2.150 miliardi e che come afferma il ministro "crescerà anche nel 2015". "La valorizzazione del patrimonio dello stato" è un modo per generare risorse. Non solo quotazioni in Borsa - sostiene il titolare di Via XX Settembre - ma anche "mettere a reddito i cespiti più appetibili, collaborare con i Comuni per cambiare la destinazione d'uso degli immobili del demanio militare". Al piano, collaborerà la Cassa Depositi e Prestiti. 

Quanto alle privatizzazioni, "abbiamo in mente di collocare un'altra quota di Enel, ma il timing lo decideremo in base all'andamento della Borsa". Poi, continua il ministro, "collocheremo il 40% di Poste, il 39% di Enav (ente nazionale di assistenza al volo) e una partecipazione non lontana dal 40% di Ferrovie dello Stato". L'obiettivo è di ottenere "10 miliardi di Euro, ma bisognerà fare i conti col mercato", sottolinea Padoan.

L'Italia del 2015: cittadini con più soldi in tasca e meno tasse per le imprese
Il ministro Padoan, infine, per il 2015 prevede "un'Italia più semplice, più efficiente, nella quale circoleranno cittadini con più soldi in tasca e le imprese pagheranno meno tasse".