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MONDO

Lituania: per contrastare l’ondata degli immigrati dalla Bielorussia manca il filo spinato

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Nel solo mese di luglio le guardie di frontiera lituane hanno bloccato 100 volte di più degli immigrati rispetto allo scorso gennaio. Attualmente gli immigrati, per lo più cittadini dell’Iraq, Congo e Camerun, illegalmente entrati in Lituania, sono 2070, mentre nel mese di gennaio erano solo 20. Le autorità lituane accusano Alkeksandr Lukascenko di rappresaglia per le sanzioni imposte alla Bielorussia e per aver dato l’ospitalità agli oppositori bielorussi, Svetlana Tikhanovskaya in primis. La frontiera tra Lituania e Bielorussia è una struttura residuale dell’epoca sovietica e per questo le autorità lituane hanno iniziato a potenziarla con il filo spinato e hanno proclamato il 2 luglio lo stato di massima allerta lungo la frontiera bielorussa. La frontiera lituano-bielorussa è lunga 680 chilometri, e il filo spinato è bastato alle guardie di frontiera lituane per la copertura di soli 4,5 chilometri. Il governo estone ha promesso di inviare il suo stock di filo spinato per altri 100 chilometri. Il filo spinato usato alla frontiera è del tipo militare e il suo acquisto richiede una procedura particolare e il processo è molto lungo. Ora il governo lituano sta trattando l’acquisto del filo spinato con i governi di Danimarca e Slovenia. L’Unione Europea ha rigettato la richiesta lituana per la fornitura del filo spinato, promettendo invece 10 milioni di euro come aiuti per la gestione dei profughi ospitati sul territorio lituano. Intanto il presidente lituano Gitanas Nausėda ha firmato la legge che vieta agli immigrati clandestini provenienti dalla Bielorussia di contestare le decisioni giudiziarie sul rifiuto del diritto d’asilo e contro l’espulsione. Secondo il presidente lituano, la legge appena approvata è imperfetta per quanto riguarda la tutela dei diritti e delle libertà degli immigrati in Lituania. Tuttavia, secondo il capo dello stato lituano, sullo sfondo dell’ondata di profughi, il suo paese è costretto ad adottare le misure restrittive di questo genere nei confronti degli stranieri.