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Serie A
Sassuolo battuto, Napoli a -3 dalla Roma. L'Inter espugna il sant'Elia: 2-1 al Cagliari
Per la squadra di Benitez il secondo posto varrebbe l'accesso diretto alla Champions, senza passare per il playoff di agosto. Partenopei non brillantissimi, comunque mai messi in difficoltà. In serata terza vittoria consecutiva dell'Inter di Mancini che in trasferta ha battuto 2-1 il Cagliari

Cagliari-Inter 1-2
Terzo successo consecutivo per l'Inter (non accadeva da due campionati, in panchina sedeva Stramaccioni) che nel posticipo serale passa 2-1 al 'Sant'Elia' di Cagliari e comincia a guardare alla 'zona europea' della classifica con una certa ambizione. I sardi, passivi nel primo tempo, imprecisi nella ripresa, restano al terz'ultimo posto a tre punti dall'Atalanta. Urge un cambio di marcia per agganciare la salvezza.
A sorpresa Mancini sceglie Podolski e lascia in panchina Shaqiri. L'ex Arsenal fa coppia con Icardi di punta. A sostegno Kovacic e Brozovic, Guarin e Medel a fare da filtro. Zola perde Ekdal e Sau nelle ultime ore prima della gara. Cossu, M'Poku e Cop costituiscono la linea offensiva. L'Inter non fatica a prendere il comando delle operazioni. Podolski, servito da un'intuizione geniale di Icardi, dribbla un paio di difensori e il portiere, poi però si trova spalle alla porta e deve servire Brozovic (tiro fuori). Ancora il tedesco non impatta bene di testa l'ennesimo cross di Santon. L'occasione più nitida capita al 29': Santon semina il panico sulla sinistra e centra per Brozovic, Brkic respinge, Icardi va a botta sicura, Crisetig ci mette la gamba. La risposta del Cagliari è in un'iniziativa di M'Poku che serve Cop, bravo Carrizo a chiudere. Il portiere, in campo per la squalifica di Handanovic, si riscatta così da una precedente uscita a vuoto su corner che poteva costare cara.
Con queste premesse, il secondo tempo si apre naturalmente con l'ennesimo affondo dell'Inter. Solo che questa volta (47') Kovacic fa centro finalizzando un'azione da lui stesso magistralmente avviata e proseguita da Icardi e Podolski. I nerazzurri controllano facilmente il match per una decina di minuti. Poi, improvvisamente, il match cambia volto. Cossu si ritrova a tu per tu con Carrizo e calcia incredibilmente alto. L'Inter, anziché rinfrancarsi per lo scampato pericolo, va in crisi e sbaglia tantissimo. M'Poku si libera di Juan Jesus e chiama Carrizo all'intervento. Longo (appena entrato) si ritrova anche lui a tu per tu con Carrizo e sbaglia. Juan Jesus risolve con interventi all'ultimo respiro un paio di situazioni 'scabrose'. A togliere le castagne dal fuoco ci pensa Icardi (68', 14° centro in campionato), con un gran sinistro a giro all'incrocio. L'azione era nata da un erroraccio in disimpegno dei sardi. Partita apparentemente in ghiaccio, la riscalda al 74' Longo (subentrato a Cop): diagonale fulminante, palo, schiena di Carrizo e autogol. L'Inter torna a vedere le streghe. Tuttavia l'unico sussulto lo fornisce M'Poku con un tiro da da fuori a lato di un soffio. L'ultima emozione la regala il neoentrato Hernanes che colpisce la traversa con un siluro dalla distanza proprio all'ultimo secondo di recupero.
Napoli-Sassuolo 2-0
Nel pomeriggio il Napoli ha superato 2-0 il Sassuolo in uno dei (tanti) posticipi del 24° turno e si porta a tre soli punti dalla Roma seconda in classifica. Il piazzamento varrebbe l'accesso diretto alla Champions, senza passare per il playoff di agosto. Partenopei non brillantissimi, comunque mai messi in difficoltà. Basta un buon secondo tempo per aggiudicarsi la piena posta dell'incontro.
Senza Higuain, squalificato, Benitez schiera Zapata con Gabbiadini, Hamsik e Callejon trequartisti. Il tris di punte di Di Francesco è composto da Berardi, Zaza e Floro Flores. Al di là degli interpreti, i partenopei non sembrano in grado di imprimere accelerazioni al gioco, assente sulle fasce. I neroverdi, invece, controllano agevolmente ma ripartono con idee confuse e scarsa pericolosità. Anche perché, in 22' il Sassuolo è costretto a due cambi (Antei e Cannavaro) per infortunio: difesa rivoluzionata con Bianco centrale e Biondini nell'insolito ruolo di esterno basso. La prima vera occasione capita agli ospiti con un'iniziativa di Berardi il cui tiro a giro termina di un soffio fuori. Il Napoli timbra il cartellino solo nel finale di frazione, con un paio di giocate di Hamsik (una deviata in extremis da Magnanelli) e un tiro al volo di Callejon. Il primo tempo finisce senza che i portieri si siano sporcati i guanti.
Ripresa senza dubbio più divertente. Si comincia con Zapata che arriva di testa sul cross di Maggio e quasi supera un allibito Consigli. Risponde Berardi che manda di pochissimo fuori un tiro a giro dopo la protezione di palla di Floro Flores. Al 61' equilibrio rotto, con caparbietà, da Zapata: riceve da Hamsik, ne ha quattro attorno, è fortunato sul primo rimpallo, poi tocca in rete col sinistro. Il colombiano è protagonista anche del raddoppio al 70': riceve nel cuore dell'area e protegge per servire l'accorrente Hamsik che batte Consigli con una parabola velenosa. A complicare la vita al Napoli, ormai in controllo, ci pensa una follia di Mertens (entrato da 5'). Il belga entra malamente da dietro su Missiroli e si becca il rosso diretto al 71'. Il Sassuolo non ne approfitta. I neroverdi appaiono confusionari e imprecisi. Andujar è comunque bravissimo a non dare chance alle velleità degli ospiti deviando con un'autentica prodezza il tiro dal limite di Magnanelli. Si chiude con Callejon che sbaglia il diagonale del possibile tris.
Terzo successo consecutivo per l'Inter (non accadeva da due campionati, in panchina sedeva Stramaccioni) che nel posticipo serale passa 2-1 al 'Sant'Elia' di Cagliari e comincia a guardare alla 'zona europea' della classifica con una certa ambizione. I sardi, passivi nel primo tempo, imprecisi nella ripresa, restano al terz'ultimo posto a tre punti dall'Atalanta. Urge un cambio di marcia per agganciare la salvezza.
A sorpresa Mancini sceglie Podolski e lascia in panchina Shaqiri. L'ex Arsenal fa coppia con Icardi di punta. A sostegno Kovacic e Brozovic, Guarin e Medel a fare da filtro. Zola perde Ekdal e Sau nelle ultime ore prima della gara. Cossu, M'Poku e Cop costituiscono la linea offensiva. L'Inter non fatica a prendere il comando delle operazioni. Podolski, servito da un'intuizione geniale di Icardi, dribbla un paio di difensori e il portiere, poi però si trova spalle alla porta e deve servire Brozovic (tiro fuori). Ancora il tedesco non impatta bene di testa l'ennesimo cross di Santon. L'occasione più nitida capita al 29': Santon semina il panico sulla sinistra e centra per Brozovic, Brkic respinge, Icardi va a botta sicura, Crisetig ci mette la gamba. La risposta del Cagliari è in un'iniziativa di M'Poku che serve Cop, bravo Carrizo a chiudere. Il portiere, in campo per la squalifica di Handanovic, si riscatta così da una precedente uscita a vuoto su corner che poteva costare cara.
Con queste premesse, il secondo tempo si apre naturalmente con l'ennesimo affondo dell'Inter. Solo che questa volta (47') Kovacic fa centro finalizzando un'azione da lui stesso magistralmente avviata e proseguita da Icardi e Podolski. I nerazzurri controllano facilmente il match per una decina di minuti. Poi, improvvisamente, il match cambia volto. Cossu si ritrova a tu per tu con Carrizo e calcia incredibilmente alto. L'Inter, anziché rinfrancarsi per lo scampato pericolo, va in crisi e sbaglia tantissimo. M'Poku si libera di Juan Jesus e chiama Carrizo all'intervento. Longo (appena entrato) si ritrova anche lui a tu per tu con Carrizo e sbaglia. Juan Jesus risolve con interventi all'ultimo respiro un paio di situazioni 'scabrose'. A togliere le castagne dal fuoco ci pensa Icardi (68', 14° centro in campionato), con un gran sinistro a giro all'incrocio. L'azione era nata da un erroraccio in disimpegno dei sardi. Partita apparentemente in ghiaccio, la riscalda al 74' Longo (subentrato a Cop): diagonale fulminante, palo, schiena di Carrizo e autogol. L'Inter torna a vedere le streghe. Tuttavia l'unico sussulto lo fornisce M'Poku con un tiro da da fuori a lato di un soffio. L'ultima emozione la regala il neoentrato Hernanes che colpisce la traversa con un siluro dalla distanza proprio all'ultimo secondo di recupero.
Napoli-Sassuolo 2-0
Nel pomeriggio il Napoli ha superato 2-0 il Sassuolo in uno dei (tanti) posticipi del 24° turno e si porta a tre soli punti dalla Roma seconda in classifica. Il piazzamento varrebbe l'accesso diretto alla Champions, senza passare per il playoff di agosto. Partenopei non brillantissimi, comunque mai messi in difficoltà. Basta un buon secondo tempo per aggiudicarsi la piena posta dell'incontro.
Senza Higuain, squalificato, Benitez schiera Zapata con Gabbiadini, Hamsik e Callejon trequartisti. Il tris di punte di Di Francesco è composto da Berardi, Zaza e Floro Flores. Al di là degli interpreti, i partenopei non sembrano in grado di imprimere accelerazioni al gioco, assente sulle fasce. I neroverdi, invece, controllano agevolmente ma ripartono con idee confuse e scarsa pericolosità. Anche perché, in 22' il Sassuolo è costretto a due cambi (Antei e Cannavaro) per infortunio: difesa rivoluzionata con Bianco centrale e Biondini nell'insolito ruolo di esterno basso. La prima vera occasione capita agli ospiti con un'iniziativa di Berardi il cui tiro a giro termina di un soffio fuori. Il Napoli timbra il cartellino solo nel finale di frazione, con un paio di giocate di Hamsik (una deviata in extremis da Magnanelli) e un tiro al volo di Callejon. Il primo tempo finisce senza che i portieri si siano sporcati i guanti.
Ripresa senza dubbio più divertente. Si comincia con Zapata che arriva di testa sul cross di Maggio e quasi supera un allibito Consigli. Risponde Berardi che manda di pochissimo fuori un tiro a giro dopo la protezione di palla di Floro Flores. Al 61' equilibrio rotto, con caparbietà, da Zapata: riceve da Hamsik, ne ha quattro attorno, è fortunato sul primo rimpallo, poi tocca in rete col sinistro. Il colombiano è protagonista anche del raddoppio al 70': riceve nel cuore dell'area e protegge per servire l'accorrente Hamsik che batte Consigli con una parabola velenosa. A complicare la vita al Napoli, ormai in controllo, ci pensa una follia di Mertens (entrato da 5'). Il belga entra malamente da dietro su Missiroli e si becca il rosso diretto al 71'. Il Sassuolo non ne approfitta. I neroverdi appaiono confusionari e imprecisi. Andujar è comunque bravissimo a non dare chance alle velleità degli ospiti deviando con un'autentica prodezza il tiro dal limite di Magnanelli. Si chiude con Callejon che sbaglia il diagonale del possibile tris.